ELEMENTI DI BASE

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SOTTOCOSTO

DI GIORGIO VIALI

Produco ELEMENTI DI BASE per lo sviluppo di CONTENUTI VISIVI. Produco CONTENITORI per questi ELEMENTI.

Prima di tutto IMMAGINO delle STORIE O SITUAZIONI. IMMAGINO PERSONAGGI e TRAMA. Poi PRODUCO dei CONTENITORI dove esporre questi ELEMENTI. Ed ELABORO VARIAZIONI. Questa PRODUZIONE è un SERVIZIO. PRODUCO STRUTTURE MEDIATICHE per forzare INTERAZIONI. O MICRO INTERAZIONI INTERAZIONI FOTOGRAFICHE, CINEMATOGRAFICE, DI PERFORMANCE.

LE STORIE E LE SITUAZIONI sono IBRIDATE Nel senso che lo sviluppo può essere realizzato con INTERAZIONI con l'INTELLIGENZA ARTIFICIALE

GIORGIO VIALI

AUTORE, FOTOGRAFO, VIDEOMAKER

PRECARIO - VICENZA

WWW.GIORGIOVIALI.LIVE

NORDEST #VENETO #CASTING #MOSTRADELCINEMA #VENEZIA82 #CINEMA #ONTOLOGIAVISIVA #SPERIMENTAZIONE #IBRIDAZIONI #CINEMASPERIMENTALE #ARTE #VIDEOARTE #VIDEO #PRODUZIONECINEMATOGRAFICA #ZEROBUDGET #CASTINGCINEMA #SCENEGGIATURA #SCENEGGIATORE #SCENEGGIATRICE #CONTROVISIONI #MONOTEATRO #ATTRICE #ATTORE #COMPARSE #VICENZA #VERONA #PADOVA #TREVISO #VENEZIA #MESTRE #DOCUMENTARIO #CINEMASOCIALE #SERVIZIOURBANO #EURIDICESTREAM #DRAMMA #MELODRAMMA #SOTTOCOSTO #USOIMPROPRIO #CORPO #CORPOSOCIALE #SOCIALMEDIA

MASCHIO

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MASCHIO

SINOSSI di "MASCHIO"

PROGETTO IBRIDO SOCIALE (FOTO E VIDEO)

AUTORE: GIORGIO VIALI

DATA: 03 SETTEMBRE 2024

CONTATTI: giorgioviali@gmail.com

In un presente distopico il machismo riemerge con forza, e un oscuro gruppo di uomini e donne si erge per proclamare un nuovo Vangelo maschilista, sotto l'egida di una ideologia che promette di preservare l'identità maschile e femminile da un presunto degrado devastante imminente. Con un messaggio provocatorio, sostengono che sia essenziale per entrambi i sessi intraprendere un percorso di intensa esplorazione dei propri istinti animali, altrimenti il rischio è di perdere totalmente l'identità sociale, politica e umana.

La protagonista, una giovane donna curiosa e appassionata, si imbatte in questo fenomeno online attraverso una serie estreme di performance che la affascinano e inquietano. Intrigata, discute con una sua amica, cercando di discernere la verità dietro questa nuova ideologia. È semplicemente un'eco di antichi ideali patriarcali o rappresenta invece una via di liberazione tanto per gli uomini quanto per le donne?

"Maschiatura" segue il viaggio della protagonista nel cuore di un dibattito complesso, portandola a interrogarsi sul significato di identità di genere, relazioni e potere. Con una narrazione avvincente ed emozionante, il film invita gli spettatori a riflettere su questioni di ego, desideri e l'urgente bisogno di una nuova intimità che possa superare i limiti della tradizione e dell'oppressione. In questo viaggio di scoperta, Laura dovrà affrontare le sue convinzioni e trovare un equilibrio tra le contraddizioni di un'ideologia tanto affascinante quanto minacciosa.

MASCHIATURA. Il Titolo del Progetto è un termine tecnico meccanico che indica la filettatura operata con strumenti che si chiamano Maschi che servono a intagliare filetti Femmina.

SINOSSI di "MASCHIATURA"

AUTORE: GIORGIO VIALI

DATA: 03 SETTEMBRE 2024

CONTATTI: giorgioviali@gmail.com

GIORGIO VIALI

AUTORE, FOTOGRAFO, FILMMAKER, VIDEOMAKER, SCENEGGIATORE - ROMANZO, DRAMMA, PSICODRAMMA, RACCONTO, FOTORACCONTO, FOTOROMANZO, MELODRAMMA - TESTI IBRIDI, IBRIDAZIONI - FOTORITRATTO, FOTOSERVIZIO, VIDEAZIONI - CINEMA, TEATRO, PERFORMANCE, SOCIAL MEDIA.

INDIPENDENTE PRECARIO - VICENZA

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CINEMA #CASTING #SERVIZIOURBANO #CINEMASOCIALE #LIETOFINE #GIORGIOVIALI #VENETOFILM #MEDIAMETROPOLI #VICENZA #PADOVA #VERONA #TREVISO #CONTROVISIONE #CORPOSOCIALE #USOIMPROPRIO #MONOTEATRO #MONOLOGO #FOTOGRAFIA #SOCIALMEDIA #SOTTOCOSTO #SOCIOLOGIA #TEATRO #EURIDICESTREAM #PERSEFONE #ORFEO #ANTISTATO

ATTI OSCENI

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ATTI OSCENI

SINOSSI di “ATTI OSCENI”

PROGETTO IBRIDO SOCIALE (FOTOGRAFIA E VIDEO)

AUTORE: GIORGIO VIALI

DATA: 03 SETTEMBRE 2024

CONTATTI: giorgioviali@gmail.com

Sinossi di "ATTI OSCENI"

In un universo dove le leggi soffocano l’espressione individuale, "ATTI OSCENI" esplora l’audace battaglia di un gruppo di attivisti contro un Codice Penale che condanna severamente gli atti osceni in pubblico. La protagonista, una giovane attivista carismatica e appassionata, si trova a dover affrontare non solo i limiti della legge, ma anche i confini della libertà di espressione e del corpo. La sua missione è quella di sensibilizzare l’opinione pubblica e ottenere la rimozione di una norma che considera antiquata e oppressiva.

Con dialoghi avvincenti e brainstorming creativo, il gruppo discute le modalità di un gesto eclatante in grado di scuotere le coscienze. Ogni membro deve confrontarsi con le proprie paure e le condizionamenti sociali mentre selezionano i performers perfetti per il loro atto provocatorio. Le prove si trasformano in un vero e proprio spettacolo, dove teatro e attivismo si intrecciano in un’avventura ricca di tensione e introspezione.

Mentre il progetto prende forma, le giovani idealiste esplorano i confini sfumati tra arte e ribellione, affrontando le conseguenze delle loro azioni. "ATTI OSCENI" diventa così non solo una sfida alla censura, ma anche un viaggio di crescita personale, dove ogni personaggio ridefinisce il significato di "osceno" e rivendica il corpo come potente strumento di protesta sociale.

In questo potente manifesto per l’arte come forma di ribellione, "ATTI OSCENI" invita il pubblico a riflettere su temi cruciali come la libertà personale, la censura e le molteplici arti del provocatorio, in una società che spesso fatica a trovare un equilibrio tra ordine e libertà. Una narrazione tesa, personaggi profondamente umani e la pulsante energia di un movimento in crescita caratterizzano questo film, proponendo un raro e audace inno al cambiamento sociale.

Art. 527 del Codice Penale

Chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti osceni è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 30.000. Si applica la pena della reclusione da quattro mesi a quattro anni e sei mesi se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano. La dottrina distingue tra atti assolutamente osceni, se l'oscenità è indubitabile, e atti relativamente osceni, che dipendono da condizioni o circostanze di fatto esterne.

SINOSSI di “ATTI OSCENI”

PROGETTO IBRIDO SOCIALE (FOTOGRAFIA E VIDEO)

AUTORE: GIORGIO VIALI

DATA: 03 SETTEMBRE 2024

CONTATTI: giorgioviali@gmail.com

GIORGIO VIALI

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MICRO FILM

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MICRO FILM

SOTTOCOSTO -LIETO FINE - GIORGIO VIALI

MICRO FILM CINEMA

Il panorama attuale del cinema sembra muoversi lungo un filo sottile tra la compressione e l'espansione della narrazione. Da un lato, la crescente popolarità di contenuti brevi, come quelli su piattaforme come TikTok e YouTube, segna una chiara preferenza del pubblico per la fruizione rapida e immediata, adattandosi così alle abitudini di vita moderne dove il tempo è un lusso raro. Questo fenomeno ha spinto i produttori a investire sempre di più nella realizzazione di cortometraggi, particolarmente nella fascia di mercato orientale, dove i brevi video riescono a catturare l'attenzione di un pubblico in movimento, trasformando la periferia della produzione cinematografica in un'area altamente redditizia.

Dall'altro lato, si assiste a un'inversione di tendenza, con film che si allungano sempre più, superando le tre ore di durata. Questo cambiamento potrebbe sembrare paradossale in un'epoca di contenuti rapidi, ma riflette una volontà di esplorazione narrativa più profonda e complessa. La domanda sorge spontanea: siamo di fronte a un tentativo di affermazione del cinema tradizionale di fronte alla concorrenza delle serie TV e dei formati brevi? O piuttosto a una nuova fase evolutiva del linguaggio cinematografico, in cui i registi cercano di sfruttare lunghe narrazioni per sviluppare trame intricate e personaggi sfaccettati?

La risposta potrebbe risiedere nel desiderio di alcuni autori di spingersi oltre i confini convenzionali, di utilizzare il tempo come un elemento narrativo potente e di ricercare maggiore libertà creativa. Le lunghe durate possono permettere una maggiore profondità di esplorazione tematica e caratteriale, assecondando così le ambizioni artistiche di chi lavora nel cinema. In questo contesto, diventa evidente che il cinema non sta semplicemente subendo l'influenza dei mezzi digitali e delle nuove preferenze del pubblico, ma sta anche cercando di ridefinire se stesso, confrontandosi con le nuove modalità di consumo e proponendo nuove esperienze di visione.

In definitiva, il cinema contemporaneo sembra trovarsi in un momento di trasformazione, intrappolato tra l'esigenza di adattarsi a un pubblico frenetico e il desiderio di abbracciare forme narrative sempre più ambiziose e articolate. L'evoluzione di questo settore sarà interessante da osservare, poiché determinerà come i film continueranno a dialogare con le nuove piattaforme e a rispondere alle mutanti aspettative degli spettatori.

Il fenomeno dei micro-film è un riflesso inquietante e affascinante di una società in continua evoluzione, in cui il tempo e l'attenzione si sono trasformati in risorse sempre più scarse. In un'epoca in cui la fruizione dei contenuti audiovisivi avviene principalmente attraverso dispositivi portatili e piattaforme social, i film si accorciano, si condensano, e si adattano come mai prima d'ora alle esigenze di una cultura del sollievo immediato. Essi si presentano come piccole pillole visive, brevi racconti che devono catturare l'attenzione in un batter d'occhio e mantenere l'interesse in una corsa contro il tempo e l'oversaturation di stimoli.

L'aumento della produzione di questi micro-film rivela una trasformazione nei paradigmi narrativi e comunicativi. Non più spazi scenici imponenti e trame articolate, ma narrazioni sinteticamente espressive, un compendio di emozioni e significati racchiusi in pochi secondi di celluloide virtuale. La semplificazione, apparentemente un atto di riduzionismo, si trasforma in una forma d'arte unica: è l'essenza dell'esperienza umana distillata, il ritratto della condizione contemporanea che, bloccata tra il desiderio di connessione e l'apatia del sovraccarico informativo, si adatta a questo nuovo modo di raccontare.

Questi micro-film, espressione di una fruizione istantanea e divorante, non possono però essere letti esclusivamente come una mera risposta al contesto tecnologico. Essi incarnano una riflessione profonda sui valori della società contemporanea, sull'importanza della velocità e della concisione, ma anche sull'ossessione del "like", del consenso immediato. La narrazione diventa così un interrogativo senza risposta: quale significato può emergere da un racconto che è già concluso prima ancora che possa essere compreso? I messaggi che si concentrano nell'istante, nel qui e ora, chiedono ai loro fruitori di abbracciare la superficialità, limitando il tempo di introspezione e sperimentazione.

D'altro canto, osservando l'altra estremità del cambiamento, assistiamo a un'interessante paradossalità: mentre si intensifica la produzione di micro-film, si assiste anche a un'espansione delle narrazioni tradizionali, lungometraggi e serie che si dedicano a sviluppare trame sempre più complesse. Questa dualità riflette una tensione intrinseca, un dialogo continuo tra il desiderio di consumi rapidi e una ricerca di contenuti significativi che sfidano il tempo. Le storie lunghe, elaborate e articolate offrono al pubblico un'esperienza riflessiva, la possibilità di immergersi in universi narrativi ampi e dettagliati, di esplorare con calma le sfumature dell'essere umano.

Si prospetta quindi la questione: quale futuro aspetta il cinema in questa polarità? Saranno i micro-film destinati a dominare il panorama, trasformando l'arte della narrazione in un frullato di attimi? O, al contrario, riuscirà l'arte cinematografica a preservare e valorizzare le forme lunghe e profonde di racconto, rimanendo un baluardo di autenticità in un'epoca di frammentazione?

La risposta non è semplice e, tuttavia, è in questo dilemma che risiede la ricchezza dell'esperienza cinematografica contemporanea. Come rifugiati di un tempo sospeso, i micro-film ci invitano a riflettere sulla natura del nostro tempo e sulla qualità del nostro sguardo. La scelta che abbiamo di fronte è quella di trovare un equilibrio tra la brevità e la complessità, tra la superficialità e la profondità, per esplorare le molteplici possibilità narrative che si presentano in questa era di rapide trasformazioni.

Da un lato, i film si fanno sempre più piccoli – brevi o brevissimi – per adattarsi ai nuovi contenitori: non più le sale cinematografiche tradizionali, ma neanche gli schermi domestici attraverso i quali si accede ai contenuti degli streamers, ma quelli che si definiscono i social: Instagram, ma ancor più TikTok e soprattutto YouTube, che recenti indagini di mercato segnalano come la piattaforma più frequentata dai giovani e dai consumatori di video di qualunque natura e durata.

La conferma proviene indirettamente anche dai racconti di un produttore cinese, incontrato in uno dei tanti utili viaggi esplorativi che si fanno ogni anno, dai quali si evince che i maggiori profitti delle case di produzione in attività fra Pechino e Hong Kong provengano ormai dalla realizzazioni di brevissimi cortometraggi (di durata limitata e budget ridotti), offerti su Internet per pochi centesimi alle moltitudini di persone che giornalmente trascorrono lunghi periodi di tempo negli spostamenti casa-lavoro con gli occhi incollati agli schermi dei cellulari. Se questi micro-film – che non si vedranno probabilmente mai in un festival di cinema – rappresentano la novità più significativa e insospettata dell’evoluzione della specie, all’altro capo della trasformazione assistiamo invece all’espansione della durata e delle convenzioni narrative tradizionali.

Di quest’ultima variazione morfologica avevamo già iniziato a prendere coscienza, perché non sfugge a nessuno che i film si stiano facendo sempre più lunghi, raggiungendo e talvolta superando le tre ore. Gli esempi di questa vera e propria escalation temporale sono sempre più numerosi, al punto da indurre a ritenere che non siamo più di fronte a semplici eccezioni (peraltro sempre esistite: si pensi a Via col vento e al Giorno più lungo, per fare solo due esempi), ma all’avvio di un processo destinato a imporre un nuovo parametro spettacolare. In questa sede non è tanto interessante discutere se tutto ciò sia la conseguenza dell’influenza stilistica e narrativa esercitata dalle serie televisive, massicciamente proposte dagli streamers e altrettanto massicciamente consumate dagli spettatori domestici, o di un tentativo da parte dei produttori cinematografici di contrastarne la concorrenza tentando un disperato ricorso alle stesse armi. Interessa invece rilevare come un numero crescente di autori cinematografici si lascino tentare – non tanto o non solo per ragioni economiche – dalle lusinghe che la sperimentazione di un nuovo formato offre alle loro possibilità creative.

GIORGIO VIALI

AUTORE, FOTOGRAFO, FILMMAKER, VIDEOMAKER, SCENEGGIATORE - ROMANZO, DRAMMA, PSICODRAMMA, RACCONTO, FOTORACCONTO, FOTOROMANZO, MELODRAMMA - TESTI IBRIDI, IBRIDAZIONI - FOTORITRATTO, FOTOSERVIZIO, VIDEAZIONI - CINEMA, TEATRO, PERFORMANCE, SOCIAL MEDIA.

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LOOP VISIVO

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LOOP VISIVO

SOTTOCOSTO - LIETO FINE - GIORGIO VIALI

La comparazione tra i loop degli anni settanta, in particolare quelli creati da Shaun Costello, e i reel su Instagram e i video verticali su TikTok, può essere approfondita sotto vari aspetti, come l'estetica, il formato, la fruizione e le implicazioni filosofiche.

Estetica Loop degli anni Settanta (Shaun Costello):

Formato e Stile: I loop, come quelli di Shaun Costello, erano caratterizzati da una produzione artigianale e da una forte componente di sperimentazione estetica. Spesso erano girati in pellicola e presentavano un'estetica visiva che rifletteva la cultura del tempo, con un uso di colori saturi e forme geometriche che richiamavano il movimento psichedelico e la cultura underground. Contenuti: Traevano ispirazione da film erotici e arte visiva; erano pensati per essere ripetuti, creando un effetto ipnotico. L’enfasi era sull’atto, la sensualità e la ripetizione, spesso con una narrazione minimale. Reel e TikTok:

Formato e Stile: Questi video sono creati principalmente per essere fruibili in un formato verticale su dispositivi mobili, il che favorisce una rapida successione di immagini e contenuti. L'estetica è generalmente molto più raffinata e curata rispetto agli anni settanta, con un’abbondanza di effetti visivi e filtri digitali. Contenuti: Si va da contenuti di intrattenimento a clip virali, tutorial e sketch comici. L'aspetto narrativo è spesso più centrale, e c'è una maggiore varietà di stili. I contenuti sono progettati per essere consumati in modo rapido e per attirare l'attenzione immediatamente. Filosofia della Fruiizone Loop degli anni Settanta:

Ritmo e Ripetizione: L’idea di ripetizione nei loop di Costello e di altri è collegata a una sorta di meditazione visiva. La ripetizione invita lo spettatore a immergersi nel momento, offrendo una riflessione sul desiderio e l'ossessione. Arte vs. Intrattenimento: Questi lavori erano spesso considerati un ponte tra arte e pornografia, dove l’atto di guardare diventa un’esperienza estetica e intellettuale più che semplicemente un consumo di intrattenimento. Reel e TikTok:

Instantaneità e Scarcity: La fruizione di reel e video TikTok è caratterizzata da un ritmo accelerato e dalla necessità di catturare l’attenzione in pochi secondi. Il consumatore è portato a navigare velocemente tra i contenuti, creando una sorta di cultura della superficialità. Community e Viralità: La creazione e la condivisione virale promuovono l’idea di comunità e di interazione, ma talvolta a scapito della profondità. La pressione per la produzione continua e il successo immediato può trasformare il creatore in un “performer” piuttosto che in un artista. Considerazioni Conclusive In sintesi, sebbene i loop degli anni settanta e i video su piattaforme moderne come Instagram e TikTok condividano alcune similitudini nella loro brevità e nella potenziale per l'espressione di contenuti sensuali, ci sono differenze significative nelle loro realizzazioni estetiche e nel loro impatto filosofico. I loop di Costello rappresentano un periodo in cui la pornografia e l'arte si mescolavano, invitando a una riflessione più profonda, mentre i video moderni tendono a privilegiare la velocità, la viralità e l'intrattenimento istantaneo, a volte a scapito della sostanza.

Questo confronto mette in evidenza come l'evoluzione dei media e delle pratiche di consumo riflette le mutevoli dinamiche culturali e sociali, rivelando la complessità della relazione tra arte, desiderio e tecnologia.

GIORGIO VIALI

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SOTTOCOSTO

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SOTTOCOSTO

LIETO FINE

GIORGIO VIALI

Scrivi un testo per convincere una produttrice cinematografica a produrre una serie televisiva in formato verticale, girato con i cellulari, a basso costo prendendo spunto dalle riflessioni di albero barbera riportate di seguito. La serie dovrebbe andare controcorrente, quindi non essere un micro film nè una serie d'autore con grandi budget. Una serie fatta di lunghe riprese che segua un personaggio anche nel suo vagabondare in una metropoli. La serie in oggetto dovrebbe avere una protagonista femminile. La protagonista sarà Irene. Il titolo della serie dovrebbe essere "servizio urbano" perchè rimanda ad un muoversi nella metropoli che diventa comunque un servizio alla comunità. La protagonista femminile è una scrittrice ed è appena uscita da una fase di scrittura in cui ha scritto una storia su una giovane donna che ha una doppia vita: da una parte imprenditrice di un'agenzia di sex performer, dall'altra attivista politica di estrema sinistra. Ecco le riflessioni di alberto barbera; i film si fanno sempre più piccoli – brevi o brevissimi – per adattarsi ai nuovi contenitori: non più le sale cinematografiche tradizionali, ma neanche gli schermi domestici attraverso i quali si accede ai contenuti degli streamers, ma quelli che si definiscono i social: Instagram, ma ancor più TikTok e soprattutto YouTube, che recenti indagini di mercato segnalano come la piattaforma più frequentata dai giovani e dai consumatori di video di qualunque natura e durata.

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Di quest’ultima variazione morfologica avevamo già iniziato a prendere coscienza, perché non sfugge a nessuno che i film si stiano facendo sempre più lunghi, raggiungendo e talvolta superando le tre ore. Gli esempi di questa vera e propria escalation temporale sono sempre più numerosi, al punto da indurre a ritenere che non siamo più di fronte a semplici eccezioni (peraltro sempre esistite: si pensi a Via col vento e al Giorno più lungo, per fare solo due esempi), ma all’avvio di un processo destinato a imporre un nuovo parametro spettacolare. In questa sede non è tanto interessante discutere se tutto ciò sia la conseguenza dell’influenza stilistica e narrativa esercitata dalle serie televisive, massicciamente proposte dagli streamers e altrettanto massicciamente consumate dagli spettatori domestici, o di un tentativo da parte dei produttori cinematografici di contrastarne la concorrenza tentando un disperato ricorso alle stesse armi. Interessa invece rilevare come un numero crescente di autori cinematografici si lascino tentare – non tanto o non solo per ragioni economiche – dalle lusinghe che la sperimentazione di un nuovo formato offre alle loro possibilità creative.

GIORGIO VIALI

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HANDSHAKE

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HAND SHAKE DI GIORGIO VIALI

TITOLO: HAND SHAKE

DI GIORGIO VIALI

SCENEGGIATURA

AUTORE: GIORGIO VIALI

DATA: 04/08/2024

Il film è ambientato nel futuro. La protagonista è una giovane donna che ha una vita normale e un lavoro normale. In questa società del futuro, gli esseri umani vivono da tempo indefinito in totale isolamento, senza alcun contatto fisico diretto. Ognuno ha un proprio mondo, e le relazioni interpersonali dirette sono state eliminate, per motivi di igiene, di sicurezza e salute. La mancanza di interazioni ha portato le persone a dimenticare come gestire la presenza altrui, a non riconoscere più gli odori e a perdere ogni abilità legata al contatto umano.

Questo isolamento ha determinato inavvertitamente un aumento drammatico dei suicidi. I governi, rendendosi conto che la solitudine è alla base di questa tragedia, hanno deciso di avviare programmi di rieducazione alla socialità.

Il film inizia con un comunicato trasmesso sui device personali di tutti gli esseri umani, in cui si annuncia la partenza di questo progetto e si informa la popolazione che ci sarà una selezione di persone che inizieranno questo progetto.

Il programma prevede delle fasi. Si inizia con un semplice esercizio: trascorrere alcuni minuti in una stanza con un altro individuo, senza alcun contatto fisico. Man mano che si progredisce, si introduce la presenza di più persone e si passa a esercizi di comunicazione, dall’ascolto al dialogo, fino a confrontarsi con un pubblico. Infine, verrà affrontata la fase del contatto fisico. Fino ad arrivare a saper gestire un rapporto sessuale completo.

La protagonista riceve la notifica di essere stata selezionata. Inizia così il suo percorso di rieducazione. Al secondo giorno ha una reazione inaspettata e intensa alla rieducazione. Il film segue le varie fasi di rieducazione e finisce con la protagonista che fà l'amore con un altro essere umano.

AMBIENTAZIONE: Futuro prossimo, in una società tecnologicamente avanzata ma socialmente impoverita.

SCENA 1: IL COMUNICATO

INT. APPARTAMENTO DI ALICE - GIORNO

La camera è disordinata, segno di una vita di routine e solitudine. ALICE (30 anni, capelli castani, occhi espressivi) è seduta alla sua scrivania, immersa nel lavoro su un dispositivo olografico.

Un BIP interrompe il silenzio. Lo schermo olografico lampeggia con un messaggio governativo. Il testo si ingrandisce e si legge:

"CITTADINI, A PARTIRE DA OGGI, LANCEREMO UN PROGRAMMA DI RIEDUCAZIONE ALLA SOCIALITÀ. SIETE STATI SELEZIONATI PER PARTECIPARE."

Le parole risuonano nella stanza, mentre la faccia di Alice si illumina e si oscura, un misto di curiosità e paura.

SCENA 2: LA SELEZIONE

INT. CENTRO DI RIEDUCAZIONE - GIORNO

Alice entra in un ambiente sterile, con pareti bianche e luci al neon. Un gruppo di TEDOFORI in tute bianche la accoglie, spiegando le fasi del programma. Alice è nervosa, stringendo forte il suo dispositivo.

TEDOFORO 1 (serio) Il primo esercizio sarà semplice. Dovrete trascorrere cinque minuti in una stanza con un altro partecipante. Non è previsto alcun contatto fisico.

Alice osserva gli altri partecipanti, ognuno visibilmente teso e ansioso. La situazione è estranea a tutti.

SCENA 3: IL PRIMO INCONTRO

INT. STANZA DELLA RIEDUCAZIONE - MOMENTI DOPO

Alice entra nella stanza e trova LORENZO (32 anni, barba curata, sguardo intenso). I due si osservano, imbarazzati.

ALICE (non sa cosa dire) Ciao…

Il silenzio è palpabile. L’atmosfera è surreale; entrambi si muovono come ombre.

LORENZO (ridacchiando nervosamente) Non mi aspettavo di dover stare in compagnia…

Il tempo scorre lentamente mentre cercano di parlare. Minuto dopo minuto, iniziano a condividere pensieri su come affrontano l’isolamento.

SCENA 4: LA REAZIONE IMPROVVISATA

INT. APPARTAMENTO DI ALICE - NOTTE

Alice torna a casa, le emozioni la sopraffanno. Ogni interazione, ogni risata, ogni parola con Lorenzo risuona nella sua testa. Comincia a piangere.

La voce del TEDOFORO riecheggia nella sua mente.

TEDOFORO La socialità è essenziale per l'equilibrio umano.

Sente un vuoto e qualcosa di nuovo, una connessione che non sperava di provare mai più.

SCENA 5: FASE 2 - IL GRUPPO

INT. STANZA DEL GRUPPO - GIORNO

Ora, Alice e Lorenzo sono in un gruppo di dieci persone. Ridono e giocano a un gioco di ruolo. Alice si sente incredibilmente viva. Le interazioni diventano più intense e profonde.

Ma, nel mezzo di una discussione, una partecipante, MIA (28 anni, capelli lunghi, energica), non riesce a gestire l’ansia e scoppia a piangere.

SCENA 6: L'INTENSITÀ DELLA CONNESSIONE

INT. STANZA DEL GRUPPO - GIORNO SUCCESSIVO

La dinamica del gruppo è cambiata. I partecipanti condividono esperienze di vita, raccontando storie personali. Alice e Lorenzo si avvicinano sempre di più.

L’atmosfera è intima, e Alice si sente a casa. Ma la paura di avvicinarsi la paralizza. Scruta Lorenzo.

ALICE (semplice) È strano… non so come vivere tutto questo.

LORENZO (sorridendo) Non siamo soli. Siamo qui insieme.

SCENA 7: FASE 3 - IL CONTATTO FISICO

INT. STANZA DELLA RIEDUCAZIONE - GIORNO

Dopo settimane, il TEDOFORO annuncia l'ultima fase del programma. L'esercizio è chiaro: contatto fisico.

Alice si ferma a riflettere, ma Lorenzo la prende per mano, in modo morbido.

LORENZO (dolcemente) Non è più solo paura.

Alice respira profondamente e chiude gli occhi. La sua anima grida di gioia mista a paura. I due si avvicinano, il cuore che batte all’unisono.

SCENA 8: L'AFFETTO TATTILE

INT. STANZA PRIVATA - SERA

La scena è intima. Lorenzo e Alice sono sdraiati l'uno accanto all'altra, e si abbracciano. È il primo contatto fisico in anni.

ALICE (quieta) È bello…

LORENZO (tenero) Non è finita. È solo l'inizio.

SCENA 9: L'ATTO FINALE

INT. APPARTAMENTO DI ALICE - NOTTE

Alice e Lorenzo sono a casa sua. La tensione è palpabile. Si guardano negli occhi, entrambi consapevoli di ciò che sta per accadere.

Si avvicinano.

Con cautela, iniziano ad esplorare il corpo dell'altro. La scena è dolce e profonda, captando ogni emozione. Si sovrappongono, come due anime finalmente unite.

SCENA 10: RINASCITA

INT. APPARTAMENTO DI ALICE - ALBA

Alice si sveglia avvolta nei bracci di Lorenzo. La luce dell'alba filtra attraverso la finestra. Sorride, un nuovo inizio.

VOICEOVER ALICE (serena) La solitudine non era l'unica realtà. Ho ritrovato il mondo che avevo dimenticato.

Il film si chiude con la visione di Alice e Lorenzo, che si alzano per affrontare una nuova vita insieme, mano nella mano.

TITOLO: HAND SHAKE

DI GIORGIO VIALI

SCENEGGIATURA: BOZZA DUE

AUTORE: GIORGIO VIALI

DATA: 04/08/2024

GIORGIO VIALI

AUTORE, FOTOGRAFO, FILMMAKER, VIDEOMAKER, SCENEGGIATORE - ROMANZO, DRAMMA, PSICODRAMMA, RACCONTO, FOTORACCONTO, FOTOROMANZO, MELODRAMMA - TESTI IBRIDI, IBRIDAZIONI - FOTORITRATTO, FOTOSERVIZIO, VIDEAZIONI - CINEMA, TEATRO, PERFORMANCE, SOCIAL MEDIA.

INDIPENDENTE PRECARIO - VICENZA

CONTATTI: GIORGIOVIALI@GMAIL.COM

INSTAGRAM: GIORGIOVIALI

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HANDSHAKE

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TITOLO: HANDSHAKE di GIORGIO VIALI

AUTORE: GIORGIO VIALI

DATA: 04 AGOSTO 2024

CONTATTI: giorgioviali@gmail.com

Il film è ambientato in un futuro distopico. La protagonista è una giovane donna che ha una vita normale e un lavoro normale. In questa società del futuro, gli esseri umani vivono da tempo indefinito in totale isolamento, senza alcun contatto fisico diretto. Ognuno ha un proprio mondo, e le relazioni interpersonali dirette sono state eliminate, per motivi di igiene, di sicurezza e salute. La mancanza di interazioni ha portato le persone a dimenticare come gestire la presenza altrui, a non riconoscere più gli odori e a perdere ogni abilità legata al contatto umano.

Questo isolamento ha determinato inavvertitamente un aumento drammatico dei suicidi. I governi, rendendosi conto che la solitudine è alla base di questa tragedia, hanno deciso di avviare programmi di rieducazione alla socialità.

Il film inizia con un comunicato trasmesso sui device personali di tutti gli esseri umani, in cui si annuncia la partenza di questo progetto e si informa la popolazione che ci sarà una selezione di persone che inizieranno questo progetto.

Il programma prevede delle fasi. Si inizia con un semplice esercizio: trascorrere alcuni minuti in una stanza con un altro individuo, senza alcun contatto fisico. Man mano che si progredisce, si introduce la presenza di più persone e si passa a esercizi di comunicazione, dall’ascolto al dialogo, fino a confrontarsi con un pubblico. Infine, verrà affrontata la fase del contatto fisico.

Tuttavia, affrontare queste esperienze non è semplice.

La protagonista riceve la notifica di essere stata selezionata. Inizia così il suo percorso di rieducazione, ma già al secondo giorno ha una reazione inaspettata e intensa alla rieducazione. Dopo un momento di smarrimento, trova la forza per continuare, ma il cammino è lungo e complesso. Il film si conclude senza che la protagonista abbia ancora terminato il suo viaggio di reintegrazione, lasciando aperta la speranza di un futuro migliore.

The film is set in a dystopian future. The protagonist is a young woman who has a normal life and a normal job. In this future society, humans have lived in total isolation for an indefinite period of time, without any direct physical contact. Everyone has their own world, and direct interpersonal relationships have been eliminated, for reasons of hygiene, safety and health. The lack of interaction has led people to forget how to manage the presence of others, to no longer recognize smells and to lose all ability related to human contact.

This isolation has inadvertently led to a dramatic increase in suicides. Governments, realizing that loneliness is at the root of this tragedy, have decided to start programs to re-educate people to sociality.

The film begins with a statement broadcast on the personal devices of all humans, announcing the start of this project and informing the population that there will be a selection of people who will begin this project.

The program includes phases. It begins with a simple exercise: spending a few minutes in a room with another individual, without any physical contact. As the process progresses, the presence of more people is introduced and communication exercises are carried out, from listening to dialogue, to dealing with an audience. Finally, the phase of physical contact will be addressed.

However, dealing with these experiences is not easy.

The protagonist receives the notification that she has been selected. Thus begins her re-education journey, but already on the second day she has an unexpected and intense reaction to the re-education. After a moment of confusion, she finds the strength to continue, but the journey is long and complex. The film ends without the protagonist having yet completed her journey of reintegration, leaving open the hope of a better future.

SCENEGGIATURA BOZZA PRIMA

Comunicazione Iniziale INT. CAMERA DI GIULIA - MATTINA

La camera è sterile e minimalista. Un grande OLOGRAMMA, collegato ad un dispositivo personale, proietta un video. GIULIA (25), una giovane donna con un’espressione neutra, guarda il video con attenzione.

VIDEO (VOCE NARRANTE) “Benvenuti nel Progetto di Rieducazione alla Socialità. In risposta ai drammatici tassi di suicidio causati da solitudine persistente, abbiamo creato un programma volto a ristabilire la connessione interpersonale. È tempo di ricominciare a interagire.”

GIULIA sembra colpita dalla notizia, ma anche un po’ scettica. La telecamera si avvicina al suo viso pensieroso.

Selezione e Avvio INT. UFFICIO DEL PROGETTO - GIORNO

Una sala bianca e sterile. GIULIA entra con altri partecipanti. Sguardi incerti e nervosi. Un INSTRUTTORE, vestito in bianco, si presenta. C'è un'atmosfera di ansia.

INSTRUTTORE “Benvenuti. Oggi iniziamo con il primo esercizio: stare insieme, ma senza toccarvi.”

I partecipanti si siedono in cerchio. GIULIA guarda gli altri cercando di sentirsi a proprio agio. Sussurri preoccupati si diffondono.

La Prima Sessione INT. STANZA DI ESERCIZIO - GIORNO

GIULIA si ritrova in una stanza con un'altra persona, EMMA (30). L’atmosfera è tesa. Non possono toccarsi.

EMMA “Tutto questo è strano, vero?”

GIULIA (Sincera) Sì, mai pensato di farlo…

Le due iniziano a parlare, ma l'ansia è palpabile. Dopo alcuni istanti di silenzio imbarazzato, GIULIA tenta di rompere il ghiaccio.

GIULIA (CONT'D) “Ascolta, io… ho paura di non riuscire.”

EMMA annuisce, e per un momento sembra che ci sia una connessione.

Reazione Inaspettata INT. STANZA DI ESERCIZIO - GIORNO (SECONDO GIORNO)

Il gruppo è nuovamente riunito. Durante l'esercizio, GIULIA e gli altri vengono invitati a formare piccoli gruppi. Durante un'attività di ascolto, GIULIA sente un’ondata di emozioni.

Si concentra su un compagno che parla, ma le parole lo colpiscono pesantemente. SI RITIRA, la sua espressione cambia da curiosità a angoscia.

GIULIA (Frustrata, aiuto) Non posso... Questo è troppo.

Esce di corsa dalla stanza, il suo respiro accelera.

Momento di Riflessione INT. CAMERA DI GIULIA - NOTTE

GIULIA è sdraiata nel letto, i pensieri la turbano. Preoccupazione e solitudine l'accompagnano. Decisiva, accende un dispositivo e ripensa alla giornata.

Si osserva nel riflesso dello schermo. Parole di incoraggiamento dall'INSTRUTTORE riecheggiano nella sua mente. Pensa ai suicidi che ha sentito nominare nei comunicati di stato.

Ripresa e Determinazione EXT. PARCO VIRTUALE - GIORNO

Il giorno seguente, GIULIA torna al programma. Questa volta, sembra più determinata. Quando entra nella stanza, gli altri la guardano con TIMIDEZZA.

GIULIA (Sorridendo teneramente) Dai, facciamo questo insieme.

Le loro espressioni si ammorbidiscono e iniziano a interagire. Un momento di condivisione emerge, e Giulia sente una piccola scintilla di connessione.

Complicità e Progressi INT. STANZA DI ESERCIZIO - GIORNO (FASI AVANZATE)

Si vedono diversi esercizi in corso con un gruppo ampliato, includendo esercizi di ascolto e comunicazione. GIULIA guida un'attività.

GIULIA “Cosa ne pensate dei legami che abbiamo dimenticato? Possiamo costruirli di nuovo.”

I partecipanti iniziano a condividere le loro storie, emozionati per la ritrovata umanità. GIULIA sorride, riempita di speranza.

La Fase Finale INT. STANZA DI ESERCIZIO - GIORNO (ULTIMO GIORNO)

Il gruppo si prepara alla fase del contatto fisico. Attimi di grande tensione.

INSTRUTTORE “Ricordate: il contatto fisico è un atto di fiducia e di accettazione.”

GIULIA esita. Quando arriva finalmente il momento, volge lo sguardo verso EMMA, creando un legame. Entrambe avvicinano le mani, ma l’ansia è palpabile. Si guardano e si sorridono.

VOICEOVER GIULIA “Il contatto non è solo fisico. È una connessione che va oltre il corpo.”

EXT. CITTÀ VIRTUALE - CREPUSCOLO

GIULIA esce dal programma. Il mondo esterno è cambiato, non solo per lei, ma per tutti. La vita sembra pressoché normale, ma è percorsa da un senso di speranza.

La telecamera si allontana da GIULIA mentre cammina solenne verso il tramonto, lasciando intravedere centinaia di altre persone che si avvicinano.

VOICEOVER GIULIA “Non è la fine, ma un nuovo inizio. Siamo più forti insieme, e la strada è lunga, ma ho fede nel futuro.”

FADE OUT.

FINE

TITOLO: HANDSHAKE di GIORGIO VIALI

GIORGIO VIALI

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MICRO POTERE

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MICRO POTERE

SOTTOCOSTO - LIETO FINE - GIORGIO VIALI

MICRO POTERE - SPUNTI

IBRIDAZIONI – MATERIALI

Materiali per una Sceneggiatura

AUTORE: GIORGIO VIALI

DATA: 03/04/2024

GIORGIO VIALI

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TITOLO: MICRO POTERE

La storia segue Alice, una giovane donna che lavora per un'azienda, responsabile della sorveglianza delle sex workers che lavorano nelle chat live. Da casa, controlla i canali live dei sex workers, monitorando i loro movimenti e inviando avvertimenti in caso di inattività.

Dopo alcuni mesi di lavoro, Alice inizia a rendersi conto del potere che ha tra le mani. Decide di sfruttare la sua posizione per ricattare alcune sex workers che non rispettano le regole dell'azienda. Le minaccia di segnalazioni o di perdere il lavoro, a meno che non accettino le sue richieste.

Alice va oltre, creando una sua chat live segreta in cui alcune sex workers lavorano gratuitamente per evitare di perdere il lavoro sui loro canali principali. Inizia anche a pretendere delle performance live private da alcune di loro, minacciando di far trapelare informazioni sensibili sul loro conto.

La situazione si complica quando Alice inizia a coinvolgere direttamente se stessa nelle performance live, spingendo i limiti del ricatto e dell'abuso di potere. Si ritrova intrappolata in un circolo vizioso di manipolazioni e segreti, mettendo sempre più a rischio la sua stessa reputazione e la sua integrità.

Il film esplora il tema della manipolazione, del potere e dell'etica nel mondo del lavoro online, mettendo in luce le conseguenze devastanti di abusi di potere e ricatti. Alla fine, Alice dovrà affrontare le conseguenze delle sue azioni e decidere se vale davvero la pena sacrificare la sua moralità per il potere e il controllo.

VARIAZIONE

In un futuro non troppo lontano, la giovane Sydney è assunta da un'azienda che si occupa di sorvegliare le sex workers che lavorano nelle chat live. Sydney trascorre le sue giornate in solitudine dietro ai monitor, controllando attentamente i canali live e inviando avvertimenti ai sex workers che non rispettano le regole.

Dopo alcuni mesi di lavoro, Sydney si rende conto del potere che ha in mano e decide di sfruttarlo a proprio vantaggio. Inizia a ricattare alcune sex workers che non rispettano le regole, chiedendo loro delle performance in una chat live alternativa che lei ha creato.

Le sex workers, spaventate dalla possibilità di perdere il lavoro sul loro principale canale live, si piegano al ricatto di Sydney e iniziano a lavorare gratuitamente per lei. Ma Sydney non si accontenta e si spinge oltre, pretendendo delle performance live anche per sé stessa.

A poco a poco, Sydney inizia a perdere il controllo della situazione e si trova invischiata in una rete di ricatti, bugie e manipolazioni. Con il passare del tempo, la sua ossessione per il potere e la sua sete di dominio la spingono sempre più in profondità in una spirale di depravazione e pazzia.

Il film segue il percorso oscuro di Sydney, tra desiderio di controllo e auto-distruzione, mettendo in luce i pericoli del potere e dell'oppressione nella società moderna. Quanto lontano sei disposto a spingerti per raggiungere il successo e la gratificazione personale?

VARIAZIONE

INT. HOME OFFICE - DAY

We see our protagonist, LISA (30s), sitting in front of a series of monitors displaying live channels of various sex workers. She diligently monitors their activity, checking for any period of inactivity. When she detects one, she sends out a warning.

LISA (to herself) Another warning sent.

Over time, Lisa starts to feel a sense of power in her position. She begins to manipulate some of the sex workers by threatening to report them if they don't comply with her demands.

One day, Lisa decides to take it a step further. She blackmails a few sex workers into performing live shows in a chat room she created. They comply out of fear of losing their jobs on their main channel.

As Lisa's control grows, she forms her own live chat where some sex workers work for free to avoid being reported. She enjoys the thrill of being in control and starts demanding live performances for herself from the sex workers she manages to manipulate.

Things take a dark turn when Lisa crosses a line and demands more than just performances from the sex workers. One night, she convinces a sex worker, EMMA, to meet her in person for a private session.

INT. HOTEL ROOM - NIGHT

Lisa and Emma are in a private hotel room, with a camera recording their every move. Lisa's power trip has gone too far, and she has put both their lives in danger.

As the night unfolds, Lisa's actions come back to haunt her. She realizes the extent of her manipulation and the harm she has caused to the sex workers she was supposed to be monitoring.

In a moment of clarity, Lisa decides to make things right. She shuts down her live chat and reports herself to the authorities. She faces the consequences of her actions, but in doing so, she learns the true meaning of power and responsibility.

IBRIDAZIONI – MATERIALI

Materiali per una Sceneggiatura

AUTORE: GIORGIO VIALI

DATA: 03/04/2024

LIETO FINE

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IMMAGINE PER LIETO FINE

GIORGIO VIALI

LIETO FINE

TESTI, SCENEGGIATURE, SPUNTI

di GIORGIO VIALI

LIETO FINE DI GIORGIO VIALI - 2024

GIORGIO VIALI

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