HANDSHAKE

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TITOLO: HANDSHAKE di GIORGIO VIALI

AUTORE: GIORGIO VIALI

DATA: 04 AGOSTO 2024

CONTATTI: giorgioviali@gmail.com

Il film è ambientato in un futuro distopico. La protagonista è una giovane donna che ha una vita normale e un lavoro normale. In questa società del futuro, gli esseri umani vivono da tempo indefinito in totale isolamento, senza alcun contatto fisico diretto. Ognuno ha un proprio mondo, e le relazioni interpersonali dirette sono state eliminate, per motivi di igiene, di sicurezza e salute. La mancanza di interazioni ha portato le persone a dimenticare come gestire la presenza altrui, a non riconoscere più gli odori e a perdere ogni abilità legata al contatto umano.

Questo isolamento ha determinato inavvertitamente un aumento drammatico dei suicidi. I governi, rendendosi conto che la solitudine è alla base di questa tragedia, hanno deciso di avviare programmi di rieducazione alla socialità.

Il film inizia con un comunicato trasmesso sui device personali di tutti gli esseri umani, in cui si annuncia la partenza di questo progetto e si informa la popolazione che ci sarà una selezione di persone che inizieranno questo progetto.

Il programma prevede delle fasi. Si inizia con un semplice esercizio: trascorrere alcuni minuti in una stanza con un altro individuo, senza alcun contatto fisico. Man mano che si progredisce, si introduce la presenza di più persone e si passa a esercizi di comunicazione, dall’ascolto al dialogo, fino a confrontarsi con un pubblico. Infine, verrà affrontata la fase del contatto fisico.

Tuttavia, affrontare queste esperienze non è semplice.

La protagonista riceve la notifica di essere stata selezionata. Inizia così il suo percorso di rieducazione, ma già al secondo giorno ha una reazione inaspettata e intensa alla rieducazione. Dopo un momento di smarrimento, trova la forza per continuare, ma il cammino è lungo e complesso. Il film si conclude senza che la protagonista abbia ancora terminato il suo viaggio di reintegrazione, lasciando aperta la speranza di un futuro migliore.

The film is set in a dystopian future. The protagonist is a young woman who has a normal life and a normal job. In this future society, humans have lived in total isolation for an indefinite period of time, without any direct physical contact. Everyone has their own world, and direct interpersonal relationships have been eliminated, for reasons of hygiene, safety and health. The lack of interaction has led people to forget how to manage the presence of others, to no longer recognize smells and to lose all ability related to human contact.

This isolation has inadvertently led to a dramatic increase in suicides. Governments, realizing that loneliness is at the root of this tragedy, have decided to start programs to re-educate people to sociality.

The film begins with a statement broadcast on the personal devices of all humans, announcing the start of this project and informing the population that there will be a selection of people who will begin this project.

The program includes phases. It begins with a simple exercise: spending a few minutes in a room with another individual, without any physical contact. As the process progresses, the presence of more people is introduced and communication exercises are carried out, from listening to dialogue, to dealing with an audience. Finally, the phase of physical contact will be addressed.

However, dealing with these experiences is not easy.

The protagonist receives the notification that she has been selected. Thus begins her re-education journey, but already on the second day she has an unexpected and intense reaction to the re-education. After a moment of confusion, she finds the strength to continue, but the journey is long and complex. The film ends without the protagonist having yet completed her journey of reintegration, leaving open the hope of a better future.

SCENEGGIATURA BOZZA PRIMA

Comunicazione Iniziale INT. CAMERA DI GIULIA - MATTINA

La camera è sterile e minimalista. Un grande OLOGRAMMA, collegato ad un dispositivo personale, proietta un video. GIULIA (25), una giovane donna con un’espressione neutra, guarda il video con attenzione.

VIDEO (VOCE NARRANTE) “Benvenuti nel Progetto di Rieducazione alla Socialità. In risposta ai drammatici tassi di suicidio causati da solitudine persistente, abbiamo creato un programma volto a ristabilire la connessione interpersonale. È tempo di ricominciare a interagire.”

GIULIA sembra colpita dalla notizia, ma anche un po’ scettica. La telecamera si avvicina al suo viso pensieroso.

Selezione e Avvio INT. UFFICIO DEL PROGETTO - GIORNO

Una sala bianca e sterile. GIULIA entra con altri partecipanti. Sguardi incerti e nervosi. Un INSTRUTTORE, vestito in bianco, si presenta. C'è un'atmosfera di ansia.

INSTRUTTORE “Benvenuti. Oggi iniziamo con il primo esercizio: stare insieme, ma senza toccarvi.”

I partecipanti si siedono in cerchio. GIULIA guarda gli altri cercando di sentirsi a proprio agio. Sussurri preoccupati si diffondono.

La Prima Sessione INT. STANZA DI ESERCIZIO - GIORNO

GIULIA si ritrova in una stanza con un'altra persona, EMMA (30). L’atmosfera è tesa. Non possono toccarsi.

EMMA “Tutto questo è strano, vero?”

GIULIA (Sincera) Sì, mai pensato di farlo…

Le due iniziano a parlare, ma l'ansia è palpabile. Dopo alcuni istanti di silenzio imbarazzato, GIULIA tenta di rompere il ghiaccio.

GIULIA (CONT'D) “Ascolta, io… ho paura di non riuscire.”

EMMA annuisce, e per un momento sembra che ci sia una connessione.

Reazione Inaspettata INT. STANZA DI ESERCIZIO - GIORNO (SECONDO GIORNO)

Il gruppo è nuovamente riunito. Durante l'esercizio, GIULIA e gli altri vengono invitati a formare piccoli gruppi. Durante un'attività di ascolto, GIULIA sente un’ondata di emozioni.

Si concentra su un compagno che parla, ma le parole lo colpiscono pesantemente. SI RITIRA, la sua espressione cambia da curiosità a angoscia.

GIULIA (Frustrata, aiuto) Non posso... Questo è troppo.

Esce di corsa dalla stanza, il suo respiro accelera.

Momento di Riflessione INT. CAMERA DI GIULIA - NOTTE

GIULIA è sdraiata nel letto, i pensieri la turbano. Preoccupazione e solitudine l'accompagnano. Decisiva, accende un dispositivo e ripensa alla giornata.

Si osserva nel riflesso dello schermo. Parole di incoraggiamento dall'INSTRUTTORE riecheggiano nella sua mente. Pensa ai suicidi che ha sentito nominare nei comunicati di stato.

Ripresa e Determinazione EXT. PARCO VIRTUALE - GIORNO

Il giorno seguente, GIULIA torna al programma. Questa volta, sembra più determinata. Quando entra nella stanza, gli altri la guardano con TIMIDEZZA.

GIULIA (Sorridendo teneramente) Dai, facciamo questo insieme.

Le loro espressioni si ammorbidiscono e iniziano a interagire. Un momento di condivisione emerge, e Giulia sente una piccola scintilla di connessione.

Complicità e Progressi INT. STANZA DI ESERCIZIO - GIORNO (FASI AVANZATE)

Si vedono diversi esercizi in corso con un gruppo ampliato, includendo esercizi di ascolto e comunicazione. GIULIA guida un'attività.

GIULIA “Cosa ne pensate dei legami che abbiamo dimenticato? Possiamo costruirli di nuovo.”

I partecipanti iniziano a condividere le loro storie, emozionati per la ritrovata umanità. GIULIA sorride, riempita di speranza.

La Fase Finale INT. STANZA DI ESERCIZIO - GIORNO (ULTIMO GIORNO)

Il gruppo si prepara alla fase del contatto fisico. Attimi di grande tensione.

INSTRUTTORE “Ricordate: il contatto fisico è un atto di fiducia e di accettazione.”

GIULIA esita. Quando arriva finalmente il momento, volge lo sguardo verso EMMA, creando un legame. Entrambe avvicinano le mani, ma l’ansia è palpabile. Si guardano e si sorridono.

VOICEOVER GIULIA “Il contatto non è solo fisico. È una connessione che va oltre il corpo.”

EXT. CITTÀ VIRTUALE - CREPUSCOLO

GIULIA esce dal programma. Il mondo esterno è cambiato, non solo per lei, ma per tutti. La vita sembra pressoché normale, ma è percorsa da un senso di speranza.

La telecamera si allontana da GIULIA mentre cammina solenne verso il tramonto, lasciando intravedere centinaia di altre persone che si avvicinano.

VOICEOVER GIULIA “Non è la fine, ma un nuovo inizio. Siamo più forti insieme, e la strada è lunga, ma ho fede nel futuro.”

FADE OUT.

FINE

TITOLO: HANDSHAKE di GIORGIO VIALI

GIORGIO VIALI

AUTORE, FOTOGRAFO, FILMMAKER, VIDEOMAKER, SCENEGGIATORE - ROMANZO, DRAMMA, PSICODRAMMA, RACCONTO, FOTORACCONTO, FOTOROMANZO, MELODRAMMA - TESTI IBRIDI, IBRIDAZIONI - FOTORITRATTO, FOTOSERVIZIO, VIDEAZIONI - CINEMA, TEATRO, PERFORMANCE, SOCIAL MEDIA.

INDIPENDENTE PRECARIO - VICENZA

CONTATTI: GIORGIOVIALI@GMAIL.COM

INSTAGRAM: GIORGIOVIALI

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LIETO FINE

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Ambientato in un futuro distopico, "Obiettivo Libero" racconta la storia di Emma, una giovane fotografa appassionata che vive in una società controllata da un regime politico autoritario. In questo mondo, le immagini sono rigidamente controllate e la politica visiva è utilizzata per manipolare le masse e mantenere il regime al potere.

Emma, invece, sogna di un mondo in cui le persone siano libere di esprimere se stesse attraverso le immagini e di vedere il mondo attraverso il loro obiettivo. Attraverso il suo lavoro fotografico clandestino, Emma documenta i soprusi e le ingiustizie perpetrate dal regime, cercando di diffondere la verità e ispirare gli altri a ribellarsi.

Un giorno, Emma entra in contatto con un gruppo di attivisti che condivide il suo stesso desiderio di autodeterminazione nel consumo di immagini. Guidati da Max, un carismatico leader, il gruppo trama un piano per sabotare i server centrali del sistema di controllo visivo del regime, liberando milioni di immagini negate al pubblico.

Con il sostegno di altri fotografi clandestini, hacker e cittadini desiderosi di una realtà senza censure, Emma e il suo gruppo si infiltrano nel centro del potere del regime. Mentre combattono per la loro libertà di espressione, incontrano sfide inaspettate, come la sorveglianza costante, i pericoli fisici e il tradimento tra le loro stesse fila.

Attraverso agili missioni di hacking e audaci incursioni in luoghi proibiti, il gruppo di Emma riesce a raggiungere i server centrali e sovraccaricarli, diffondendo un'onda di immagini libere e autentiche in tutto il mondo. Mentre il regime cerca di reprimere il movimento, la popolazione si risveglia al potere delle immagini e si unisce alla lotta per la liberazione e l'autodeterminazione.

La tensione raggiunge il culmine quando Emma viene catturata dal regime, che cerca disperatamente di fermare la diffusione di immagini libere. Ma Emma sa che non può arrendersi. Con coraggio e determinazione, riesce a scappare e a continuare la sua missione di diffondere la verità.

Il film culmina con una rivoluzione popolare che rovescia il regime politico visivo e apre la strada a una società in cui le immagini sono strumenti di libertà e autodeterminazione. Emma diventa un simbolo di speranza e resilienza per tutti coloro che lottano contro la manipolazione visiva e la privazione della propria voce.

"Obiettivo Libero" è un film che esplora temi come il potere delle immagini, la manipolazione mediatica, la lotta per la libertà di espressione e l'importanza dell'autodeterminazione nel consumo di immagini. Incita il pubblico a riflettere sul valore della verità e sulla necessità di garantire uno sguardo autentico sul mondo, spingendoci a non dare mai per scontata la nostra libertà visiva.

GIORGIO VIALI

AUTORE, FOTOGRAFO, FILMMAKER, VIDEOMAKER, SCENEGGIATORE - ROMANZO, DRAMMA, PSICODRAMMA, RACCONTO, FOTORACCONTO, FOTOROMANZO, MELODRAMMA - TESTI IBRIDI, IBRIDAZIONI - FOTORITRATTO, FOTOSERVIZIO, VIDEAZIONI - CINEMA, TEATRO, PERFORMANCE, SOCIAL MEDIA.

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GIORGIO VIALI

GIORGIO VIALI

Giorgio Viali, Filmmaker, Fotografo, Sceneggiatore - Vicenza

Uno dei più interessanti registi e videomaker indipendenti nel panorama del cinema urbano underground è sicuramente Giorgio Viali. Filmmaker precario, data la mancanza di un supporto finanziario stabile o di uno studio cinematografico, ma è proprio questa situazione che gli permette di esprimere la sua creatività in maniera autentica e senza vincoli. Giorgio Viali, con un budget limitato, si avventura nelle strade della città e ambienta scene e visioni in parcheggi sotterranei, sottopassaggi e zone urbane dimenticate o anonime. Questi luoghi, spesso trascurati, diventano il set perfetto per i suoi film che si immergono nella realtà più grezza e autentica delle metropoli.

Ciò che più colpisce nei lavori di Giorgio Viali è la sua attenzione alle protagoniste femminili. Scritte e interpretate con cura, queste figure sono donne dalla personalità complessa e profonda, che affrontano i loro demoni interiori e le sfide della vita in una società frenetica e spesso alienante. Sono donne forti e allo stesso tempo sensibili e deboli, capaci di trasformare ambienti banali in spazi di libertà e di rinascita.

Le sceneggiature di Giorgio Viali sono spesso caratterizzate da dialoghi minimalisti e situazioni che sfuggono agli schemi tradizionali del cinema. Il suo approccio sperimentale si manifesta nella struttura narrativa non lineare, nell'uso audace della fotografia e nella colonna sonora. Il risultato finale sono film viscerali e coinvolgenti, capaci di toccare le corde più profonde dell'anima dello spettatore.

Giorgio Viali ha guadagnato una certa fama nella comunità underground, con alcune delle sue opere presentate in piccoli cinema d'arte. La sua dedizione alla sua arte è palpabile in ogni suo film, e la sua maestria nel creare atmosfere uniche e coinvolgenti è sempre più riconosciuta e apprezzata.

Con il suo cinema urbano underground, riesce a comunicare sensazioni profonde e ad esplorare tematiche sociali importanti, mettendo al centro protagoniste femminili coraggiose. Il suo talento nel raccontare storie "al confine" e il suo stile sperimentale si confrontano quotidianamente con le sfide e gli ostacoli che la Società odierna presenta.

GIORGIO VIALI

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