PECCATO

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PECCATO

TESTO IBRIDO: GIORGIO VIALI

Le tue note offrono un'interessante riflessione sull'arte della recitazione e sulla dinamica tra attore, regista e pubblico. A partire da queste considerazioni, possiamo esplorare alcune questioni filosofiche e di filosofia estetica che emergono dalla tua analisi.

La figura dell'attrice, secondo la tua descrizione, è quella di un'esploratrice che si avventura in un abisso psicologico, non solo del regista, ma anche della condizione umana. Questo ci porta a riflettere sul concetto heideggeriano di "essere-nel-mondo", dove l'esperienza dell'attore diventa un modo per confrontarsi con la complessità e l'oscurità dell'esistenza. L’attrice, nel suo lavoro, diventa una sorta di "testimone" di queste verità inafferrabili, portando alla luce le perversioni e le ossessioni umane. In questo senso, l'arte della recitazione non è semplicemente un atto di esibizione, ma un profondo atto di ricerca e comprensione.

L'Atto di Vedere

Il concetto di "vedere" assume una valenza centrale. L'attrice, come tu sottolinei, non si limita a mostrarsi, ma è, prima di tutto, un'osservatrice. Questo rimanda alla filosofia estetica di Merleau-Ponty, dove l'atto di vedere diventa un'esperienza incarnata e intersoggettiva. L'attrice non solo osserva il regista, ma entra in una dialettica di sguardi, in cui il suo atto di vedere è complementare a quello di chi la guarda. Questo crea un circuito di empatia e comprensione, dove la performance diventa un modo per "far vedere" ciò che altrimenti rimarrebbe nascosto.

L’Interazione Creativa

Il regista, come hai descritto, non è solo un creatore ma anche un ricercatore di sguardi. Questo rimanda all'idea di Roland Barthes di "autore" e "lettore", dove il regista attende una risposta e una riflessione dal pubblico. L’atto di "guardare" diventa quindi una forma di scambio, dove il regista spera di essere confermato nella sua visione attraverso il feedback dell’attrice e, infine, del pubblico. Qui, l’arte si presenta come un dialogo continuo, un processo vitale in cui l’atto creativo è in costante evoluzione e interazione.

L'Incommensurabilità del Peccato

L'idea del "peccato incommensurabile" che l'attrice porta con sé è un richiamo a una dimensione etica dell'arte. La performance, in questo contesto, può essere vista come un atto di espiazione o di rivelazione, dove l’attrice si confronta con il lato oscuro della creatività umana. Questo solleva questioni sul valore e sul prezzo dell’arte: fino a che punto siamo disposti a spingerci per scoprire e rappresentare la verità umana? C'è una sorta di sacralità nell'atto di guardare e nel farsi guardare, che pone l'arte in una posizione di responsabilità etica.

Conclusione

In sintesi, la tua analisi invita a una riflessione profonda sulla natura del lavoro dell'attore e del regista, nonché sulla complessità della relazione tra arte e vita. La performance diventa un atto di esplorazione dell'abisso umano, un dialogo di sguardi e una ricerca di verità che, pur nella sua bellezza, porta con sé il peso della sofferenza e della rivelazione. L'arte, quindi, non è solo un riflesso della realtà, ma un mezzo per confrontarci con le nostre paure, le nostre aspirazioni e la nostra essenza più profonda.

MIRROR

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MIRROR

TESTO IBRIDO: GIORGIO VIALI

Logline: Un'attrice tormentata e un regista ossessionato si confrontano in un processo creativo spietato, dove l'arte diventa un terreno di battaglia per l'esplorazione delle loro più profonde paure e desideri.

Personaggi:

  • CELESTE MALFATTA (40 anni): Attrice di talento, segnata da esperienze traumatiche. Bellezza eterea e sguardo penetrante.
  • FABIO INNOCENZI (50 anni): Regista visionario e manipolatore, con una profonda insicurezza nascosta dietro un'apparente sicurezza.
  • MARCO (30 anni): Fotografo, osserva il processo con distacco e curiosità.

Scene:

Scena 1:

Interno, Studio di Fabio - Notte.

Fabio, in una stanza oscura illuminata solo da una luce soffusa su un tavolo da lavoro ingombro di foto, aspetta Celeste. Sul tavolo ci sono foto di donne, alcune belle, altre disturbanti. Celeste entra, vestita di nero, il viso pallido. C'è tensione nell'aria.

FABIO: (calmo, quasi sussurrando) Benvenuta, Celeste. Sono felice che tu sia qui. Questo ruolo… è diverso da tutto ciò che hai fatto prima.

CELESTE: (voce roca) Lo so. E non so se sono pronta.

FABIO: Pronta per cosa? Per vedere l'abisso? Per guardare dentro di me?

Celeste lo osserva attentamente, quasi con repulsione. Marco, il fotografo, entra silenziosamente, inizia a scattare foto in bianco e nero, catturando l'atmosfera tesa.

Scena 2:

Interno, Teatro di prove - Giorno.

Le prove sono intense, faticose. Fabio spinge Celeste oltre i suoi limiti, insistendo su dettagli inquietanti, emozioni crude. La guida con una precisione quasi chirurgica, esplorando le sue vulnerabilità. Marco continua a fotografare, immortalando i momenti di tensione, di fragilità, di forza.

FABIO: Più dolore, Celeste! Devi sentire il dolore, respirarlo, vomitarlo! Solo allora sarà autentico.

Celeste si lascia andare a un pianto disperato. Marco scatta una foto.

Scena 3:

Interno, Caffè - Notte.

Celeste e Marco si incontrano. Celeste confida le sue difficoltà, il peso psicologico del lavoro con Fabio.

CELESTE: Mi sta usando, Marco. Sta usando il mio dolore, la mia vulnerabilità… come se fossi un contenitore vuoto da riempire con le sue ossessioni.

MARCO: Ma tu sei un'artista, Celeste. Stai contribuendo a creare qualcosa di… potente.

CELESTE: A quale costo?

Scena 4:

Interno, Studio di Fabio - Notte.

Ultima prova. Celeste è esausta ma determinata. La scena è intensa, ricca di simbolismi oscuri, riflessi di inquietudine. Fabio la osserva, un’ombra di soddisfazione nel suo sguardo. Marco riprende la scena da diverse angolazioni.

Scena 5:

Interno, Teatro - Prima dello spettacolo.

Fabio è nervoso. Celeste lo guarda con freddezza. C'è un'intesa non detta tra di loro, una sorta di complicità malata.

FABIO: (sussurra) Stasera vedranno l'abisso, Celeste. Lo vedranno attraverso di te.

CELESTE: (senza guardarlo) E io cosa vedrò?

Scena 6:

Interno, Teatro - Dopo lo spettacolo.

Silenzio. Applausi deboli. Fabio e Celeste sono soli nel teatro vuoto. Si scambiano uno sguardo profondo, complesso, carico di emozioni contrastanti.

FABIO: (voce bassa) Grazie, Celeste.

Celeste lo lascia senza una parola. Marco le scatta una foto mentre esce, il suo volto una maschera indecifrabile.

Conclusione:

Il film si conclude con la successiva mostra fotografica di Marco. Le foto, in bianco e nero, catturano l'essenza del processo creativo, un viaggio nell'abisso della mente umana, rivelando la complessità del rapporto tra l'attrice, il regista e l'arte stessa. Rimane l'ambiguità: chi ha davvero utilizzato chi? Chi ha guardato più profondamente nell'abisso? La risposta è lasciata allo spettatore.

PRIMA BOZZA

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BOZZA

ATTRICE E REGISTA

TESTO IBRIDO: GIORGIO VIALI


Scena 1: Introduzione all'Abisso

Location: Un teatro abbandonato, con luci soffuse che filtrano attraverso le finestre rotte. L'eco dei passi di Celeste risuona nel vuoto.

NARRATORE (V.O.)
L'arte della recitazione non è solo un'esibizione. È un viaggio. Un viaggio nell'abisso dell'animo umano. Qui, dove la realtà si mescola con la finzione, Celeste Malfatta si prepara a scoprire le profondità di Fabio Innocenzi, il suo regista.

Celeste, un'attrice sulla trentina, entra nel teatro e si ferma al centro del palcoscenico. Il suo sguardo è penetrante, ma trasmette vulnerabilità.


Scena 2: Il Primo Incontro

Location: Sala di prova, luci calde, un tavolo con script e note. Fabio, un uomo di mezza età con un volto segnato, osserva Celeste con curiosità.

FABIO
(guardando le note)
Sei pronta a perderti, Celeste?

CELESTE
(prendendo fiato)
Pronta a perdermi in te, Fabio. Ma non voglio essere solo un corpo da osservare.

Fabio si avvicina, i loro sguardi si incrociano.

FABIO
Hai ragione. L'arte è uno specchio. E io ho bisogno di te per vedere ciò che non posso affrontare.


Scena 3: L'Abisso della Mente Umana

Location: backstage del teatro. Celeste osserva Fabio mentre scrive freneticamente. La tensione cresce.

CELESTE
(alzando la voce)
Fabio, non posso recitare un personaggio che non comprendo profondamente. Devi farmi vedere il tuo abisso.

Fabio la guarda, il suo sguardo si fa intenso.

FABIO
Ogni parola che scrivo è un pezzo di me. E ogni pezzo è un peccato da espiare. Vuoi davvero sapere cosa si nasconde dentro di me?


Scena 4: Il Dialogo Profondo

Location: un caffè affollato. Celeste e Fabio siedono a un tavolo, circondati da rumori e voci.

CELESTE
(guardando il suo caffè)
Non ho paura di affrontare il tuo lato oscuro. Ma tu hai paura di mostrarmelo.

FABIO
(sorridendo amaramente)
Ho paura che tu possa vedere quanto sia vulnerabile. È più facile nascondersi dietro le mie storie.

Celeste lo fissa, la curiosità e la determinazione brillano nei suoi occhi.


Scena 5: La Lotta per la Comprensione

Location: un appartamento di Fabio, pieno di schizzi e bozzetti. La stanza è immersa nel caos creativo.

CELESTE
(passeggiando nervosamente)
Se non mi mostri le tue ossessioni, non potrò offrirti nulla di autentico. Non posso riflettere un’ombra che non vedo.

Fabio si ferma, il suo viso si fa serio.

FABIO
(con voce tremante)
E se l'ombra fosse troppo scura? Cosa se non riuscissi a risalire dall'abisso?


Scena 6: L'Atto di Guardare

Location: un set cinematografico. Celeste è in mezzo a una scena, ma il suo sguardo è concentrato su Fabio.

CELESTE
(con passione)
Guarda! Non sono solo un volto. Io sono la tua verità. La tua vulnerabilità che si riflette in me.

Fabio la osserva, il suo sguardo si fa più profondo e consapevole.

FABIO
(sempre più intenso)
E tu sei il mio specchio, Celeste. La tua recitazione rivela ciò che ho sempre temuto di vedere.


Scena 7: La Rivelazione Finale

Location: un palco illuminato. Celeste e Fabio sono sul set, pronti a girare l’ultima scena.

CELESTE
(con determinazione)
Oggi non recitiamo. Oggi ci confrontiamo con le nostre verità.

Fabio annuisce, l’ansia si trasforma in accettazione.

FABIO
Allora, preparati. L’arte non è solo una rappresentazione. È un viaggio nell'abisso, e oggi lo attraverseremo insieme.

La telecamera si allontana, catturando l’intensità del loro sguardo mentre la scena si dissolve nel buio.


Conclusione:

Location: le luci del teatro si spengono lentamente.

NARRATORE (V.O.)
L'arte, in questo viaggio condiviso, diventa un atto di sopravvivenza. Una lotta contro l'ignoto, una ricerca di autenticità in un mondo che cela più di quanto riveli.

La scena finale mostra Celeste e Fabio, spalle contro spalle, pronti a esplorare l'ignoto.

FINE.

DIALOGO

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DIALOGO

TESTO IBRIDO: GIORGIO VIALI

Personaggi:

  • Celeste Malfatta: Attrice, profonda e sensibile, con una forte intelligenza emotiva.
  • Fabio Innocenzi: Regista, visionario e inquieto, alla ricerca di verità nascoste.

Scena: Un palco spoglio, illuminato da una luce soffusa. Celeste è seduta su una sedia, con un copione in mano. Fabio si aggira per il palco, riflettendo ad alta voce.


Fabio: (camminando avanti e indietro) Sai, Celeste, spesso mi chiedo cosa significhi veramente essere un regista. Non è solo dirigere, è come... tuffarsi in un abisso, un abisso che è la mia mente, il mio mondo.

Celeste: (alzando lo sguardo dal copione) E per me, Fabio, è come essere la tua esploratrice. Non è semplice. La tua visione, le tue paure, le tue ossessioni... io le devo affrontare, e non sempre è facile.

Fabio: (fermando il passo) È vero. Spesso penso che tu sia il mio specchio. Ma, a volte, hai paura di ciò che vedi riflesso, non è così? L’attrice deve affrontare il caos della mia mente, le mie vulnerabilità.

Celeste: (sospirando) Sì, e in questo processo, mi sento come se stessi portando il peso del mondo. È come se dovessi scavare in profondità, affrontare l'osceno, il sacrilego, e poi risalire con una nuova consapevolezza. È una lotta continua.

Fabio: (con intensità) Ma è proprio in questa lotta che si trova la bellezza. Tu guardi dentro di me, leggi ciò che io stesso faticherei a esprimere. Sei una finestra, Celeste. Attraverso di te, il pubblico può vedere l’invisibile.

Celeste: (pensierosa) E tu? Cosa cerchi quando mi scegli? Perché questa ricerca di uno sguardo che ti convalida?

Fabio: (fermandosi di fronte a lei) Perché ho bisogno di sapere che ciò che creo non è vano. Ogni scelta, ogni parola, ogni gesto... voglio che risuonino. Cerca in me, e io cercherò in te. È un dialogo, un’interazione.

Celeste: (sorridendo tristemente) Eppure, in questo viaggio, entrambi ci perdiamo. Io nel tuo abisso, tu nel mio sguardo. È un atto di sopravvivenza, Fabio. Non è solo arte; è vita.

Fabio: (annuendo) E questa vita è fatta di vulnerabilità. Come un fotografo che cerca la verità nei volti, noi cerchiamo la nostra verità in questo scambio. Non possiamo permetterci di essere prevedibili.

Celeste: (con passione) Esatto! Se non mettiamo in gioco le nostre anime, cosa resta? Solo un’apparenza, una maschera. E noi non possiamo essere solo maschere, non su questo palco.

Fabio: (avvicinandosi a lei) Allora, cosa facciamo? Come affrontiamo questo abisso?

Celeste: (guardandolo intensamente) Dobbiamo continuare a osservare e a esplorare. Ogni prova, ogni incontro, è un passo verso la verità. E, forse, nel nostro viaggio, scopriremo non solo chi siamo, ma anche chi possiamo diventare.

Fabio: (sorridendo) Sì, e insieme possiamo affrontare ogni oscurità. Perché, in fondo, l’arte è il nostro modo di sopravvivere, di resistere a ciò che l’ignoto ci riserva.

Celeste: (chiudendo il copione) Allora andiamo. Insieme nell'abisso, ma anche verso la luce.

Fabio: (prendendo la mano di Celeste) Verso la luce, sì.

(Le luci si affievoliscono, mentre i due si allontanano, seguiti da un silenzio carico di possibilità.)

Fine.

DIALOGHI

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DIALOGHI

AUTORE IBRIDO: GIORGIO VIALI

PROLOGO - INCONTRO

Descrizione: Celeste si trova in un parco, nervosa, mentre chiama l'amica Clarissa per condividere la sua decisione di andare a vivere con Fabio. L'atmosfera è tesa, riflettendo le insicurezze di Celeste e le preoccupazioni di Clarissa.

Dialoghi: - CELESTE: (ansiosa) "Clarissa, ho deciso. Inizierò a vivere con Fabio. Non posso più aspettare." - CLARISSA: (preoccupata) "Sei sicura? Non lo conosci nemmeno bene. Potresti pentirtene..." - CELESTE: (decisa) "No, questa è la mia scelta. Ho bisogno di questo cambiamento!" - CLARISSA: "Va bene, ma fai attenzione. Non voglio che ti faccia del male."


CAPITOLO PRIMO – CELESTE E FABIO

Descrizione: Celeste è visibilmente nervosa in attesa di Fabio, che arriva in ritardo. La serata al locale con gli amici di Fabio mette in luce le differenze tra i due gruppi, creando tensione.

Dialoghi: - CELESTE: (frustrata) "Dove sei stato? Avevamo un piano!" - FABIO: (sorridendo) "Scusa, ho avuto un imprevisto. Ma siamo qui ora, no?" - CLARISSA: (sottovoce a un’amica) "Non mi piace come la tratta. È troppo superficiale." - AMICA DI FABIO: (ridendo) "Dai, non essere così seria! La vita è una festa!" - CELESTE: (in bagno, nervosa) "Fabio, voglio… voglio fare sesso."


CAPITOLO SECONDO – LA VITA CON FABIO

Descrizione: La vita di Celeste con Fabio inizia a scorrere serenamente, ma le sue insicurezze emergono quando Fabio deve partire per lavoro. Clarissa esprime preoccupazione per Celeste.

Dialoghi: - FABIO: (felice) "Guarda, ho portato i biglietti per il cinema! Sarà una serata fantastica." - CELESTE: (sorridendo) "Non vedo l'ora! Ma… quando torni?" - CLARISSA: (seria) "Fabio non deve trattarti male, Celeste. Sei fragile." - CELESTE: (preoccupata) "Non capisco perché mi dici questo. Lui è… è diverso." - FABIO: (in procinto di partire) "Non ti preoccupare, tornerò presto."


CAPITOLO TERZO – LA VITA DA SOLA

Descrizione: Celeste si sente sempre più sola e in colpa per i suoi sentimenti. Inizia a colpevolizzarsi per il dolore e l'assenza di Fabio. La sua vita quotidiana diventa un ciclo di autocommiserazione.

Dialoghi: - CELESTE: (parlando da sola) "Perché devo sentirmi male? Non posso essere così egoista…" - CELESTE: "Prometto di essere buona. Aspetterò il suo ritorno." - CLARISSA: "Celeste, devi affrontare ciò che senti. Non farlo solo per lui." - CELESTE: (in lacrime) "Non posso! Ho bisogno di lui! Voglio riaverlo a casa."


CAPITOLO QUARTO – LE DIFFICOLTA' DI FABIO

Descrizione: Le ansie di Celeste aumentano mentre Fabio affronta la crisi lavorativa. La preoccupazione di Clarissa cresce, temendo che Celeste possa cadere di nuovo in depressione.

Dialoghi: - DOTT. LARS: "Celeste, non si tratta di una malattia. Devi imparare a pensare a te stessa." - FABIO: (frustrato) "Non posso credere che La Piattaforma chiuda. Cosa farò adesso?" - CLARISSA: "Non lasciare che la situazione ti schiacci, Fabio. Devi trovare una soluzione." - CELESTE: (in ansia) "Fabio, ti prego, stai attento. Non voglio perderti."


CAPITOLO QUINTO – IL DUBBIO

Descrizione: Celeste è combattuta tra il desiderio di aiutare Fabio e la paura di perdere se stessa. Decide di provare a lavorare come sex performer per lui, ma le cose non vanno come previsto.

Dialoghi: - CELESTE: (decisa) "Proverò a lavorare come performer, Fabio. Forse questo ti aiuterà." - FABIO: (scettico) "Sei sicura? Non voglio che tu faccia qualcosa che ti fa stare male." - CELESTE: (mentendo) "Ho già fatto una performance… è andata bene." - FABIO: (in lacrime) "Non mentirmi. Ho bisogno di te vera, non di una bugia."


CAPITOLO SESTO – LA FEDE

Descrizione: Celeste si lascia travolgere dalle richieste di Fabio, mentre Clarissa cerca di salvarla dall’auto-sabotaggio. La sua identità si frantuma sotto le pressioni esterne.

Dialoghi: - CLARISSA: "Non puoi pensare di salvarlo con il tuo corpo. Devi tornare a essere te stessa." - FABIO: "Se mi ami, prova a lavorare con altri. Dimostrami che sei dalla mia parte." - CELESTE: (confusa) "Ma io… voglio aiutarti. È tutto quello che voglio." - FABIO: "Non puoi salvare un'anima perduta con sacrifici. Devi vivere per te stessa."


CAPITOLO SETTIMO – IL SACRIFICIO DI CELESTE

Descrizione: Celeste inizia la sua vita da performer. La pressione e la disperazione aumentano, portandola a un tragico epilogo. Le sue scelte la allontanano sempre di più dalla realtà.

Dialoghi: - CELESTE: (in preda al panico) "Non posso farlo! Non posso…" - DIRETTRICE: "Devi farcela, Celeste. È solo un'esibizione." - AMICO: "Sei diventata una puttana, Celeste. Non ci posso credere." - CELESTE: (piangendo) "Non capite! Lo faccio per Fabio. Lo faccio per amore!"


EPILOGO – IL FUNERALE

Descrizione: Il funerale di Celeste si svolge in un’atmosfera di silenzio e tristezza. Clarissa si ribella a chi giudica Celeste, cercando giustizia per la sua amica.

Dialoghi: - CLARISSA: "Non avete il diritto di condannarla! Celeste era pura, non merita questo trattamento!" - FABIO: (in lacrime) "Cosa ho fatto? Cosa abbiamo fatto?" - CLARISSA: (al mare) "Addio, Celeste. Ti porterò con me, sempre." - AMICO: "E ora? Cosa facciamo senza di lei?"

BOZZA - REMAKE

AUTORE: GIORGIO VIALI

REMAKE E RIVISITAZIONE

CELESTE MALFATTA E EURIDICE

La vicenda è ambientata in un presente distopico. Le scene si svolgono in città metropolitane anonime e simili.

PERSONAGGI:

CELESTE MALFATTA: giovane donna, labile, che lavora come Commessa in un Supermercato.

FABIO DINCENZI: un giovane Personal Trainer che lavora per una catena di Palestre che si chiamano "La Piattaforma"

CLARISSA: una amica di Celeste. Lavora come Infermiera in una struttura sanitaria privata.

ARISTEA, collega di Fabio. Giovane donna con un bel fisico e un bel viso.

DOTTORE LARS: Medico, di mezza età, che lavora con Clarissa.

DIRETTRICE: Donna, di mezza età, che dirige l'Agenzia di Performer

PROLOGO - INCONTRO

La giovane Celeste Malfatta chiama al cellulare la sua amica Clarissa e le comunica la decisione di iniziare a convivere con Fabio Dincenzi, un giovane che lavora come personal trainer in una Palestra che si chiama "La Piattaforma". Questa Palestra (La Piattaforma) è in un'altra città metropolitana lontana. Si sono conosciuti online. L'amica le consiglia di aspettare ad iniziare la convicenza. Celeste è decisa.

CAPITOLO PRIMO – CELESTE E FABIO

Celeste è nervosa e arrabbiata per il ritardo con cui arriva Fabio il giorno in cui iniziano la loro convivenza. Alla fine Fabio arriva e si fa scusare. Alla sera Celeste e Fabio incontrano in un locale alcuni amici. La rigidezza delle amiche di Celeste si contrappone all’estroversione degli amici di Fabio. Clarissa, amica di Celeste, legge un messaggio con il quale la ringrazia per averla accolta nella comunità nonostante la sua origine straniera. In bagno Celeste chiede a Fabio di fare sesso.

CAPITOLO SECONDO – LA VITA CON FABIO

La vita con Fabio scorre felice e tranquilla per Celeste, lei già un po’ alienata e incline a parlare da sola... Con lui scopre i piaceri del sesso, del cinema, dello svago e del divertimento… Ma ben presto per Celeste arriva il momento della difficoltà, con l’approssimarsi della ripartenza di Fabio per La Piattaforma. Clarissa invita Fabio, del quale non si fida, a non trattare male Celeste, donna labile e facilmente influenzabile Poco prima dell’arrivo del taxi che deve portare via Fabio, Celeste ha un attacco di panico. Fabio la tranquillizza. Ma, in procinto di partire di nuovo, Celeste batte colpo sul portellone, costringendo il marito a scendere e a tranquillizzarla nuovamente. Poi la separazione ha infine luogo.

CAPITOLO TERZO – LA VITA DA SOLA

Parlando nuovamente da sola, Celeste si colpevolizza per aver provato dolore durante la separazione da Fabio e si sente in colpa per il suo egoismo. Promette a se stessa di essere buona e di resistere alla solitudine. Ma la realtà si rivela dura, dolorosa, troppo per lei, lo stare lontano da Fabio. Continui attacchi isterici la colpiscono, isolandola ancora di più dalla comunità Eccola nuovamente autopunirsi e ripromettersi di saper aspettare i suoi ritorni. Ma vuole unicamente riaverlo a casa. Vuole riaverlo a casa. Fabio improvvisamente perde il lavoro alla Piattaforma, che chiude inaspettatamente per motivi finanziari. Nell’apprenderne la notizia, Celeste sviene. Fabio rimasto senza lavoro decide di iniziare a collaborare con Aristea, una ex collega della Piattaforma, che ha iniziato a lavorare come sex performer live. Fabio si trasforma. Il nuovo lavoro lo rende lontano, labile, sgretolato. Celeste si rimprovera al punto tale da addossarsi la responsabilità di quanto capitato a Fabio, e da ritenere l’accaduto una colpa che deve espiare.

CAPITOLO QUARTO – LE DIFFICOLTA' DI FABIO

Celeste peggiora sempre più, facendo preoccupare Clarissa che teme possa cadere in depressione come dopo la morte del fratello, anni prima. Allora era stata anche ricoverata. Il dottore Lars, non le prescrive pillole, ritenendo il suo un normale sfogo. Deve tuttavia lavorare sui sensi di colpa che prova Celeste, invitandola a pensare più spesso a se stessa anziché a Fabio… La vita scorre. Fabio continua a lavorare con Aristea, ma le sue condizioni economiche e psicologiche non migliorano… Si sente al cellulare raramente con Celeste. Fabio, abbattuto, tenta di suicidarsi, ma, non potendo muovere bene le braccia, non riesce a ingoiare le pillole di antidolorifici. Fabio chiede a Celeste aiuto. Chiede a Celeste che inizi anche lei a lavorare come sex perfomer live per condividere il senso di solitudine e alienazione che lui prova. Insiste affinché si trovi un collaboratore e le chiede poi di raccontargli le sue performance live. Tutto questo per consertirgli di continuare a vivere…

CAPITOLO QUINTO – IL DUBBIO

Celeste continua a non accettare l’idea di diventare sex performer per soddisfare la richiesta di Fabio… Fabio peggiora. Celeste decide di provare a fingere con Fabio. E racconta a Fabio di una sessione live che avrebbe avuto. Ma Fabio capisce che sta mentendo e piange. Celeste dopo il solito soliloquio a due voci, come prova d’amore, decide di provare a lavorare come sex performer. La prima volta si ubriaca e balla. E alla fine vomita. Si autocolpevolizza e si autoassolve dell’atto… Le condizioni psicologiche di Fabio sembrano migliorare e Celeste si convince che la sua decisione di assecondare Fabio sia stata effettivamente d’ausilio.

CAPITOLO SESTO – LA FEDE

Clarissa mette in guardia Celeste, invitandola a non seguire troppo alla lettera le richieste di Fabio e a non ritenere possibile il salvarlo con prestazioni come quelle cui si sta sottoponendo.

Le difficoltà che arrivano di nuovo rendono ancora più cattivo Fabio che, attaccando Celeste per il suo aspetto, la spinge a modificare il proprio abbigliamento e il proprio modo di parlare ed agire. Provami di amarmi lavorando con altri partner, le dice. Al colloquio è presente Clarissa, che, in bagno, schiaffeggia Celeste cercando di farla ragionare, ormai plagiata dalla depravazione di Fabio… Dopo l’ennesimo soliloquio a due voci, vestita in maniera provocante, Celeste si reca in un'agenzia Low Case. Lì incontra la direttrice. Fabio viene sottoposto all’ennesima terapia. Che non da risultati. Fabio le scrive il messaggio di lasciarlo morire poiché la sua mente è cattiva, ma lei rifiuta dichiarandogli ancora il proprio amore… Celeste è ormai palesemente non più a contatto con la realtà. Ha fede e sta amando Fabio, afferma.

CAPITOLO SETTIMO – IL SACRIFICIO DI CELESTE

Celeste inizia a lavorare per l'agenzia, si abbiglia come una sex performer e viene accettata nella comunità dei performer. In una sessione live deve fare sesso con un finto marinaio di fronte al capitano, ma inizia a piangere e ne nasce una colluttazione. Poi tutto si accomoda e Celeste si esibisce quotidianamente live. L’indomani, online, amici e amiche la insultano dicendole puttana e prendendola a parolacce. La madre le fa trovare la porta chiusa. Raggiunge l'agenzia, dove sviene all’esterno. Lì la rinviene la direttrice che, allontanati i curiosi, manda a chiamare Clarissa. La cognata l’informa della prossima morte di Fabio. Convinta di poterlo salvare con il proprio amore, eccola tornare ancora all'Agenzia. Accetta di lavorare in performance estreme. Un malore provoca la morte di Celeste che, fino all’ultimo, ha chiesto di Fabio. Nessuno si accorge della morte di Celeste. Unica a disperarsi per la sua morte è Clarissa

EPILOGO – IL FUNERALE

Celeste era una persona buona, di una bontà eccessiva… La sepoltura viene accordata, ma non la celebrazione di una messa in sua memoria. Alle esequie assiste Fabio, ora in grado di stare in piedi. Clarissa ruba la salma. Nessuno di voi ha il diritto di condannare Celeste all’inferno, dichiara Clarissa. Raggiunto il mare, Clarissa, dopo un ultimo saluto, con l’ausilio degli amici, getta il cadavere della donna in mare. All’alba, dal cielo, il suono di campane commuove i presenti. Lo spirito di Celeste li saluta.

INDICAZIONI

La tua sceneggiatura presenta un’idea interessante e provocatoria, centrata su temi di alienazione, dipendenza emotiva e la ricerca di identità in un contesto distopico.

Osservazioni:

  1. Profondità dei Personaggi: Mentre Celeste e Fabio sono al centro della storia, gli altri personaggi, come Clarissa e Aristea, potrebbero essere sviluppati di più. Dare loro delle storie personali o degli obiettivi distintivi potrebbe arricchire il racconto e offrire diverse prospettive sulle tematiche trattate.

  2. Motivazioni e Sviluppo Emotivo: La motivazione di Celeste nel diventare sex performer per "salvare" Fabio è potente, ma potrebbe essere approfondita. Potresti esplorare le sue emozioni e i suoi conflitti interiori in modo più dettagliato, mostrando come la sua decisione influenzi la sua autostima e identità.

  3. Dialoghi e Relazioni: Alcuni dialoghi possono risultare forzati o poco naturali. Potresti lavorare su una scrittura più fluida e realistica, che rifletta le dinamiche relazionali in modo più autentico. I conflitti tra Celeste e Fabio, così come quelli tra Celeste e Clarissa, potrebbero essere resi più palpabili attraverso dialoghi incisivi.

  4. Contesto Distopico: La tua ambientazione distopica è intrigante, ma potresti considerare di fornire più dettagli su come il contesto sociale e culturale influisce sui personaggi. Ad esempio, potresti esplorare le norme sociali che portano Celeste a sentirsi così profondamente insoddisfatta e alienata.

  5. Tono e Stile: Il tono della storia oscilla tra momenti drammatici e passaggi più leggeri. Potresti voler mantenere una certa coerenza nel tono per garantire che il pubblico sia sempre coinvolto emotivamente. Inoltre, fare attenzione a come si alternano le scene più intense con quelle più leggere potrebbe migliorare la fruibilità della storia.

Proposte:

  1. Flashback e Background: Considera l’uso di flashback per approfondire il passato di Celeste e Fabio, mostrando momenti chiave che hanno influenzato le loro scelte attuali e la loro relazione. Questo potrebbe aiutare il pubblico a comprendere meglio le loro azioni e reazioni.

  2. Riflessioni Interne: Potresti includere più monologhi interni di Celeste per mostrare il suo conflitto emotivo. Questi momenti di introspezione possono aiutare a chiarire le sue motivazioni e il suo stato d’animo mentre si confronta con le sfide.

  3. Conclusione Alternativa: La morte di Celeste è drammatica e toccante, ma potrebbe risultare anche pesante. Potresti considerare un finale alternativo che lasci una speranza di redenzione o crescita, sia per Celeste che per Fabio, magari esplorando le conseguenze delle loro azioni.

  4. Sviluppo della Relazione tra Clarissa e Celeste: Potresti approfondire il legame tra Clarissa e Celeste, mostrando momenti di sostegno reciproco e conflitto. Questo renderebbe il finale della storia, con la morte di Celeste, ancora più significativo.

  5. Simbolismo e Tematiche: Considera di integrare simbolismi o temi ricorrenti che possano legare insieme le varie sezioni della storia, come il concetto di libertà e schiavitù, sia fisica che emotiva. Questo potrebbe aggiungere una dimensione più profonda al tuo racconto.

GIORGIO VIALI

TESTO IBRIDO