CORPI

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TITOLO: PROMESSE E SEGRETI

Il sole calava lentamente, tuffandosi tra i canali di Venezia, mentre il profumo salmastro dell'acqua si mescolava all'aria carica di promesse e segreti. Alice si trovava sul set, il corpo avvolto in un abito attillato che sottolineava le curve generose della sua figura. Il trucco scintillava sul suo viso, esaltando il brio dei suoi occhi verdi, ma l'emozione che le pulsava dentro non era solo quella di un'attrice pronta a recitare una scena. Era l'elettricità di un destino da affrontare.

Dall'altra parte del canaletto, Vitaliano la osservava, il suo sguardo penetrante e carico di una possessività che le dava brividi. Era da sempre l'idolo delle folle, con il suo sorriso sfrontato e un fascino che trascinava le persone nel suo mondo turbolento. Ma Alice sapeva, più di chiunque altro, che dietro quegli occhi scuri si celava un uomo che desiderava avere tutto sotto controllo, da lei stessa a ogni singolo battito del suo cuore.

«Alice, prepara il tuo cuore per il nostro bacio», disse Vitaliano, avvicinandosi con un passo deciso, lasciando dietro di sé una scia di desiderio ardente. La sua voce era un miscele di comando e seduzione, e l’attrice si sentì surriscaldare, come se le sue stesse parole avessero acceso una fiamma.

«Sei sicuro di volerlo davvero?» chiese lei, cercando di mantenere un tono di sfida, ma la verità era che la sua pelle bramava il contatto, si risvegliava al richiamo di quel maschio dominatore.

Lui si avvicinò ulteriormente, riducendo la distanza tra loro, il suo alito caldo sfiorava il suo viso. «Non c’è nulla di cui tu debba preoccuparti, Alice. Sarai solo tu e io. E quel bacio sarà solo l’inizio.»

Le parole risuonarono come un’intimazione, un richiamo che prometteva qualcosa di più intenso di una semplice scena. Sentì il battito del suo cuore accelerare, mescolandosi all'emozione che si stagliava tra loro, una tensione palpabile. «E se non volessi essere l’oggetto del tuo desiderio?» gli chiese, lo sguardo ribelle.

Vitaliano sorrise, un ghigno che tradiva la sua intenzione. «Non ci sarà scelta, piccola attrice. Ti sottometterò, e mentre lo farò, scoprirai quanto può essere dolce la resa. Venezia non è solo un luogo, è un palcoscenico, e noi siamo gli attori di questa storia che nessuno potrà dimenticare.»

Le parole di lui si insinuarono nella sua mente, come un veleno dolce che la tratteneva, costringendola a una danza che non sapeva se desiderava davvero. Ma in quel momento, sul set di quella città magica, il confine tra recitazione e realtà cominciava a sfumare, e il richiamo della passione diveniva impossibile da ignorare.

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GIORGIO VIALI

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TITOLO: CONFESSIONE D'AMORE

LUI era di una bellezza che toglieva il fiato, i capelli scuri e mossi incorniciavano un volto scolpito, caratterizzato da lineamenti forti e occhi magnetici che brillavano come il mare di fronte alla laguna. Camminava con una grazia innaturale, come se ogni suo passo fosse carico di un mistero che invitava a essere svelato.

Isabella si trova seduta su una delle panche di legno consumato della Chiesa di Santa Maria dei Miracoli, il profumo dell'incenso avvolge l'aria e il silenzio è rotto solo dal lieve sussurro delle preghiere. Aveva sempre cercato rifugio in quel luogo, lontano dalla frenesia di Venezia, dove l'acqua e le ombre si intrecciavano come i segreti delle persone. Oggi, però, il suo cuore batteva in modo diverso, come se presagisse un incontro che avrebbe sciolto la serenità del suo spirito.

Mentre gli occhi di Isabella si spostavano sull’altare, la porta si aprì lentamente, rivelando una figura che sembrava provenire da un sogno. Lui era di una bellezza che toglieva il fiato, i capelli scuri e mossi incorniciavano un volto scolpito, caratterizzato da lineamenti forti e occhi magnetici che brillavano come il mare di fronte alla laguna. Camminava con una grazia innaturale, come se ogni suo passo fosse carico di un mistero che invitava a essere svelato.

L’uomo si avvicinò al confessionale, e Isabella, catturata dalla sua aura, sentì una scarica elettrica attraversarle la schiena. Non era solo la sua bellezza a incantarla: c’era qualcosa di sfuggente, di inquietante eppure irresistibile. In quel momento, Isabella decise che, qualunque cosa stesse per accadere, avrebbe affrontato il suo destino con il cuore aperto.