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GIORGIO VIALI

Logline: Una sensitiva con un passato oscuro, immune ai virus visivi grazie ad un trauma infantile, è la chiave per combattere una nuova pandemia digitale creata da corporazioni senza scrupoli, ma il prezzo della sua immunità potrebbe essere la sua stessa umanità.

Sinossi:

Il mondo è invaso da "Nuovi Virus Visivi" (NVV): brevi clip video infette, create organicamente o in laboratorio da potenti aziende per scopi commerciali e politici. Questi virus, visti anche per pochi secondi, possono causare danni psichici irreversibili, inducendo blackout neurologici, depressione e follia. Le grandi case farmaceutiche producono vaccini, ma questi, pur neutralizzando i virus, erodono l'emotività del soggetto, lasciando un vuoto emotivo devastante.

Celeste, nota online come SubCeleste, è una terapeuta specializzata in disturbi sessuali avanzati, ma la sua vera identità è quella di una sensitiva visiva. A causa di un traumatico binge-watching di materiale pornografico da adolescente, ha sviluppato una resistenza agli NVV e un'incredibile capacità di percepirne la natura, l'origine (organica o artificiale) e l'efficacia dei vaccini. La sua vita privata è un mistero gelosamente custodito; online si presentano solo informazioni vaghe e depersonalizzate.

Il film inizia con una sequenza scioccante: una rapida successione di centinaia di brevi clip video, alcune innocue, altre altamente infette da NVV, selezionate e montate casualmente da "sentinelle visive" non formate. Questa è la base del test: una somministrazione caotica e potenzialmente letale. Subito dopo, Celeste riceve l'iniezione di un prototipo di vaccino omeopatico. La procedura è dolorosa e mette a dura prova la sua resistenza.

La pellicola alterna tra:

Le sessioni di test: Celeste sottoposta alla somministrazione di virus e vaccini, mostrando i suoi blackout, i suoi momenti di lucidità e la sua capacità di analizzare gli effetti. Flashback: frammenti della sua infanzia, il trauma del binge-watching e la graduale scoperta delle sue capacità. Momenti di vita quotidiana: i suoi incontri con i pazienti, la sua riservatezza, il suo lavoro con pochi enti di ricerca etici, mostrando il contrasto tra la sua vita pubblica e la sua realtà segreta. Le trame delle corporazioni: si intravede l'intrigo dietro la creazione e la diffusione degli NVV, il loro impatto sulla società e il ruolo delle case farmaceutiche. La tensione cresce man mano che Celeste scopre che alcuni NVV sono progettati per manipolare le emozioni su larga scala, al servizio di interessi politici o economici. Si confronta con il dilemma morale: continuare a collaborare alla ricerca di un vaccino sicuro, o denunciare le attività illegali delle corporazioni, rischiando la sua stessa vita?

Il climax si raggiunge con l'apparizione di un nuovo, potente NVV, impossibile da contrastare con i vaccini esistenti. Celeste, spinta al limite, deve utilizzare le sue capacità al massimo per trovare una soluzione, confrontandosi con il suo passato e con la consapevolezza che la sua immunità ha un prezzo: un'insensibilità emotiva sempre più crescente. Il film si conclude con un finale aperto, lasciando il pubblico a interrogarsi sul futuro di Celeste e dell'umanità di fronte alla nuova minaccia digitale.

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GIORGIO VIALI - AUTORE, SCENEGGIATORE, FOTOGRAFO, FILMMAKER - SCENEGGIATURA, DRAMMATURGIA, DRAMMATURGO - TESTI IBRIDI, IBRIDAZIONI, INTELLIGENZA ARTIFICIALE - CINEMA, TEATRO, SOCIAL MEDIA - STREAMER, PERFORMANCE, PERFORMER.

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The Emergence of Novel Visual Viruses: A Threat to Psychological Well-Being

The modern era has witnessed the alarming proliferation of a new class of hazardous agents: the Novel Visual Viruses (NVVs). These potent pathogens, capable of insidiously infiltrating the human psyche, pose a grave threat to the emotional and psychological well-being of individuals worldwide.

NVVs are characterized by their ability to spread rapidly through visual media, often manifesting in the form of brief, seemingly innocuous video clips. These clips, uploaded and assembled haphazardly on the instructions of untrained "visual sentinels," may conceal the presence of these insidious agents. Some NVVs have developed organically, while others have been engineered in advanced visual genetics laboratories, commissioned by large corporations for commercial and, more rarely, socio-political purposes.

Upon exposure to these infected clips, the administration of experimental visual vaccines often follows. The vaccination process may not be painless, even for individuals like Celeste, who serves as the "Perfect Guinea Pig." In some cases, the ineffectiveness of these visual vaccines can lead to temporary neurological blackouts lasting minutes, hours, or even longer. While Celeste's resilience allows her to withstand these interventions, others may face permanent psychological damage, even with successful vaccination.

The visual vaccines that Celeste aids in selecting follow a methodical, procedural, and systemic homeopathic approach. This involves the injection of micro-doses of infected visual content, allowing the organism to recognize and neutralize the infected elements without lasting damage to the individual's visual emotional faculties. In contrast, mass-produced visual vaccines from pharmaceutical companies, while rendering the visual virus harmless, often destroy a significant portion of the person's organic visual emotional capacity.

Celeste's role as a sensitive in the field of visual pathology, marketing, and socio-political dynamics has made her a valuable asset in the development and testing of these visual vaccines. Her unique abilities, honed through a traumatic binge-watching episode in her youth, allow her to perceive the presence of a virus, its potency, and whether it was created in a laboratory (of human origin) or developed organically and by chance. Celeste can also discern if a vaccine can effectively counter specific viruses and whether it is pure or designed to include side effects, as is the case with commercial visual vaccines.

As the proliferation of visual viruses and influences has escalated, particularly with the advancement of visual AI capable of generating perfectly analogous visual content, the need for individuals like Celeste, who can serve as passive, sensitive elements in the identification and neutralization of these threats, has become increasingly crucial. Through her discreet collaborations with select research entities and private organizations, Celeste contributes to the ongoing battle against the insidious spread of Novel Visual Viruses, safeguarding the emotional and psychological well-being of those exposed to these emerging visual pathogens.

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Il mondo è invaso da "Nuovi Virus Visivi" (NVV): brevi clip video infette, create organicamente o in laboratorio da potenti aziende per scopi commerciali e politici. Questi virus, visti anche per pochi secondi, possono causare danni psichici irreversibili, inducendo blackout neurologici, depressione e follia. Le grandi case farmaceutiche producono vaccini, ma questi, pur neutralizzando i virus, erodono l'emotività del soggetto, lasciando un vuoto emotivo devastante.

Celeste, nota online come SubCeleste, è una terapeuta specializzata in disturbi sessuali avanzati, ma la sua vera identità è quella di una sensitiva visiva. A causa di un traumatico binge-watching di materiale pornografico da adolescente, ha sviluppato una resistenza agli NVV e un'incredibile capacità di percepirne la natura, l'origine (organica o artificiale) e l'efficacia dei vaccini. La sua vita privata è un mistero gelosamente custodito; online si presentano solo informazioni vaghe e depersonalizzate.

Il film inizia con una sequenza scioccante: una rapida successione di centinaia di brevi clip video, alcune innocue, altre altamente infette da NVV, selezionate e montate casualmente da "sentinelle visive" non formate. Questa è la base del test: una somministrazione caotica e potenzialmente letale. Subito dopo, Celeste riceve l'iniezione di un prototipo di vaccino omeopatico. La procedura è dolorosa e mette a dura prova la sua resistenza.

La pellicola alterna tra:

Le sessioni di test: Celeste sottoposta alla somministrazione di virus e vaccini, mostrando i suoi blackout, i suoi momenti di lucidità e la sua capacità di analizzare gli effetti. Flashback: frammenti della sua infanzia, il trauma del binge-watching e la graduale scoperta delle sue capacità. Momenti di vita quotidiana: i suoi incontri con i pazienti, la sua riservatezza, il suo lavoro con pochi enti di ricerca etici, mostrando il contrasto tra la sua vita pubblica e la sua realtà segreta. Le trame delle corporazioni: si intravede l'intrigo dietro la creazione e la diffusione degli NVV, il loro impatto sulla società e il ruolo delle case farmaceutiche. La tensione cresce man mano che Celeste scopre che alcuni NVV sono progettati per manipolare le emozioni su larga scala, al servizio di interessi politici o economici. Si confronta con il dilemma morale: continuare a collaborare alla ricerca di un vaccino sicuro, o denunciare le attività illegali delle corporazioni, rischiando la sua stessa vita?

Il climax si raggiunge con l'apparizione di un nuovo, potente NVV, impossibile da contrastare con i vaccini esistenti. Celeste, spinta al limite, deve utilizzare le sue capacità al massimo per trovare una soluzione, confrontandosi con il suo passato e con la consapevolezza che la sua immunità ha un prezzo: un'insensibilità emotiva sempre più crescente. Il film si conclude con un finale aperto, lasciando il pubblico a interrogarsi sul futuro di Celeste e dell'umanità di fronte alla nuova minaccia digitale.

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ANALISI

Nuovi Virus Visivi: Classificazione e Pericolosità

La recente proliferazione di "Nuovi Virus Visivi" (NVV) richiede una classificazione rigorosa e un'analisi approfondita della loro pericolosità. La modalità di trasmissione, caratterizzata da una somministrazione forzata di centinaia di brevi clip video potenzialmente infette (protocollo "Somministrazione Multi-Clip - SMC"), rappresenta una sfida inedita nella patologia visiva. L'SMC, orchestrata da "sentinelle visive non formate", aumenta l'imprevedibilità e la pericolosità del contagio.

Classificazione degli NVV:

Proponiamo una classificazione binaria basata sull'eziologia:

NVV-O (Organici): Virus sviluppatisi spontaneamente, probabilmente a causa dell'incremento esponenziale di contenuti video digitali e dell'avvento di IA capaci di generare contenuti visivi altamente emotivamente persuasivi. Questi virus presentano una variabilità genetica elevata e spesso imprevedibile. La loro capacità patogena sembra correlata alla capacità del contenuto di sfruttare vulnerabilità individuali preesistenti, amplificando traumi o predisposizioni psicologiche.

NVV-A (Artificiali): Virus creati in laboratori di genetica visiva, su commissione di grandi corporazioni per finalità commerciali o, in casi più rari, socio-politiche. Questi virus presentano una maggiore omogeneità genetica e un'azione patogena spesso mirata a specifici target demografici o psicologici. La loro progettualità introduce un elemento di malizia e premeditazione che aggrava la pericolosità.

Pericolosità degli NVV:

La pericolosità degli NVV è multifattoriale:

Danno Psichico: L'esposizione ad NVV può provocare, anche in seguito a vaccinazione, danni psichici permanenti, variabili in gravità a seconda del soggetto e del virus. Si osservano sintomi che vanno da lievi disturbi dell'umore a blackout neurologici prolungati, fino a psicosi.

Effetti Collaterali dei Vaccini: I vaccini tradizionali, pur neutralizzando il virus, possono causare la compromissione dell'emotività visiva organica. Al contrario, l'approccio omeopatico sperimentato su soggetti come Celeste, sebbene promettente, richiede ulteriori ricerche per garantirne la sicurezza ed efficacia a lungo termine.

Invisibilità e Diffusione: La natura digitale degli NVV ne rende difficile il rilevamento e il tracciamento. La facilità di creazione e diffusione di contenuti video, anche infetti, potenzia il rischio di epidemie su larga scala.

Mancanza di Formazione: L'utilizzo di sentinelle visive non formate nell'SMC aumenta significativamente la probabilità di esposizione accidentale e non controllata agli NVV.

Celeste: Il Caso Studio:

Il caso di Celeste, definita "Cavia Perfetta", evidenzia la complessità del problema. Le sue capacità di sensitiva le permettono di rilevare e caratterizzare gli NVV e valutare l'efficacia dei vaccini, rendendola un elemento chiave nella ricerca. Tuttavia, la sua stessa sensibilità la rende vulnerabile agli effetti devastanti dei virus. La sua storia sottolinea l'importanza di una comprensione approfondita della neurobiologia della percezione visiva e della sua interazione con il mondo digitale.

In conclusione, la minaccia rappresentata dagli NVV richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga esperti di genetica, psicologia, neuroscienze e informatica. La creazione di protocolli di sicurezza più efficaci, la formazione di personale specializzato e lo sviluppo di vaccini più sicuri e mirati sono urgenti per contrastare questo nuovo tipo di minaccia.

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PATOGENIA

A Novel Classification of Visual Viruses and the Case of Subject Celeste

The proliferation of visual viruses, accelerated by the advent of AI-generated visual content, poses a significant threat to psychological well-being. This paper describes a novel classification system for these pathogens and presents the case of Subject Celeste, a unique individual with heightened visual sensitivity, used in experimental vaccination trials.

Visual Virus Classification:

Visual viruses are defined as infectious visual stimuli, either organically occurring or artificially synthesized, capable of inducing negative psychological effects ranging from temporary cognitive impairment to permanent psychiatric damage. We propose a two-tiered classification system:

Tier 1: Origin:

Organic (O): Viruses arising spontaneously from naturally occurring patterns in visual data, possibly amplified through social media algorithms. Synthetic (S): Viruses deliberately created in advanced visual genetics laboratories, often commissioned by corporations for commercial or socio-political objectives. Tier 2: Pathogenicity: This tier is assessed based on the severity and duration of neurological and psychological effects induced, measured on a five-point scale:

Level 1: Mild transient discomfort, easily mitigated. Level 2: Moderate transient cognitive impairment, resolving within 24 hours. Level 3: Severe transient cognitive impairment, resolving within 72 hours. Level 4: Long-term neurological or psychological impairment requiring specialized treatment. Level 5: Permanent and debilitating psychiatric damage. Methodology:

Experimental vaccine trials utilized a three-minute exposure to hundreds of short, potentially infected video clips, randomly selected and sequenced. The subject's subsequent exposure to a series of experimental vaccines allowed for evaluation of efficacy and identification of potential side effects.

Case Study: Subject Celeste

Subject Celeste exhibits exceptional sensitivity to visual viruses, attributed to an adolescent incident involving prolonged exposure to explicit visual content, resulting in a week-long psychological coma. This experience appears to have heightened her sensory perception, allowing her to identify the origin and pathogenicity of visual viruses, and evaluate the efficacy and purity of vaccines. Her abilities surpass current scientific understanding and fall within the realm of what might be described as 'visual prescience'.

Celeste's unique capabilities make her a vital component in research efforts. Her online persona, "SubCeleste," maintains a degree of anonymity while providing limited professional information, primarily focused on her work in the rehabilitation of sex workers suffering from relationship or sexual dysfunction resulting from extended online activity. This, however, serves as a deliberate cover for her true, highly sensitive role in visual virus research.

The methodology employed is homoeopathic in nature. The vaccines inject micro-doses of the visual viruses to trigger immunity without causing significant emotional damage. In contrast, commercially produced vaccines, while neutralizing the virus, often cause varying degrees of damage to the individual's emotional landscape.

Conclusion:

The rise of visual viruses presents a novel and complex challenge. Subject Celeste's unique capabilities offer invaluable insights into their detection, classification, and treatment. A comprehensive understanding of the classification system presented here and the continued study of individuals like Celeste is crucial for developing effective preventative measures and therapeutic interventions. The ethical considerations surrounding the use of such subjects, however, demand stringent protocols to ensure their safety and well-being. Further research is imperative to develop standardized diagnostic tools and therapeutic approaches to combat the growing threat of visual viruses.

"Labile Maiuscolo" by Giorgio Viali - Hybrid Project - GIORGIO VIALI

GIORGIO VIALI - AUTHOR, SCREENWRITER, PHOTOGRAPHER, FILMMAKER - SCREENPLAY, DRAMATURGY, DRAMATURG - HYBRID TEXTS, HYBRIDIZATIONS, ARTIFICIAL INTELLIGENCE - CINEMA, THEATER, SOCIAL MEDIA - STREAMER, PERFORMANCE, PERFORMER.

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Synopsis In a world where visual reality is subject to manipulations and visual viruses – short video sequences capable of altering emotions and moods – Celeste, a young therapist specializing in the rehabilitation of sex workers, discovers she has extraordinary abilities in perceiving and analyzing these visual infections. After a traumatic event during her adolescence, in which a binge-watching session of pornographic content leads her to a psychological coma, Celeste becomes a sort of "perfect guinea pig" for an industry seeking to develop visual vaccines to counter these new forms of virus. Her task is to select and test non-commercial vaccines to ensure the safety of those unaware.

The story unfolds through Celeste's experiences as she navigates her personal and professional life. When a dark corporation begins to exploit her abilities for commercially and politically questionable purposes, Celeste must confront her ethics and privacy. The development of new visual viruses and vaccines becomes the focal point of the plot, leading Celeste through a series of tense events at the intersection of science, capitalism, and the human experience of visual emotion.

Characters Celeste - The protagonist of the novel. A young woman of about 28, with ethereal beauty, long black hair, and penetrating eyes that reveal a depth of lived emotions. She wears comfortable yet elegant clothing: oversized sweaters and wide pants, preferring neutral colors to avoid drawing attention. She feels a strong need for privacy and protects herself behind a facade of normality while internally battling between her mission and the moral dilemmas she faces.

Marco - A visual geneticist and expert in visual viruses who collaborates with Celeste. He is about 35 years old, with a charismatic yet unsettling appearance, always dressed in immaculate white lab coats. His passion for science leads him to experiment unscrupulously in pursuit of perfection in vaccines. He exhibits ambiguous behavior, oscillating between being an ally and an antagonist.

Elena - A sex worker that Celeste has rehabilitated. Around 25 years old, Elena has a vibrant and colorful appearance, with tattoos that tell stories of her life. She dresses in eccentric and contrasting outfits. She is a positive character representing hope and resilience, also showing signs of vulnerability, making her a touching and significant figure in Celeste's life.

Visual Sentinels - A mysterious network of individuals who upload and select visual content, operating outside of legality and ethics. They mix various lifestyles, from provocative to nostalgic, each dressed uniquely reflecting their background and personality. Their shadowy existence remains a persistent threat in Celeste's life.

Locations Advanced Visual Lab - A futuristic, cold environment with glass walls and screens projecting visual clips on loop. Metallic and white tones contribute to a sterile atmosphere. Here, Celeste works on selecting vaccines and analyzing infected clips.

Celeste’s Studio - A warm and welcoming space, decorated with artistic photographs and plants. Here, she receives her patients and sex workers in rehabilitation. The contrast with the professional lab highlights her desire for humanity and emotional connection.

Cyber Café - A meeting spot for young people and professionals engaged in a virtual world. The decor is modern, with high tables and screens hosting various types of content. The electronic music and buzz of conversations create a vibrant and frenetic atmosphere.

Retrospective Cinema - An independent theater that screens auteur films. A crucial episode of the story takes place here, where Celeste's latest blackout will lead her to further understand and establish boundaries around her testing.

Costumes Celeste: Soft, flowing fabrics in neutral tones - grays, beiges, and pale blues. Comfortable shoes such as ankle boots or sneakers reflect her practical approach to everyday life.

Marco: Immaculate white lab coats, occasionally paired with eccentric ties. His shirts display visual symbols suggesting themes of manipulation and control.

Elena: Color-rich clothing, often layered, mixing vintage and modern styles, such as black leggings paired with flared blouses. Each tattoo is exhibited as a statement of freedom and uniqueness.

Visual Sentinels: A mix of extravagant styles, all equipped with futuristic glasses and technological accessories. Some wear black outfits to conceal their identity, while others use vibrant colors to express their rebellion.

Conclusion The novel and film "Visual Viruses" will explore issues of ethics, identity, and the fragile nature of human emotion in an era dominated by technology and visual manipulation, with Celeste at the center of a narrative rich in tension and introspection.

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DI GIORGIO VIALI

Trama del Film:

In un futuro distopico, l’umanità è diventata dipendente da contenuti visivi generati da intelligenze artificiali, ma con tale progresso è emersa una nuova minaccia: i virus visivi. Celeste, una giovane terapeuta con un talento unico per percepire e neutralizzare queste contaminazioni visive, è devota a una causa: trovare un modo per vaccinare l'umanità contro questi virus senza perdere l'emotività intrinseca di ciascuno. La sua vita tranquilla e riservata viene sconvolta quando un’industria farmaceutica malevola scopre il suo potenziale e inizia a corteggiarla per sfruttare le sue abilità in un progetto di ricerca all’avanguardia.

All'inizio, Celeste è riluttante a unirsi a loro, temendo di diventare solo un’altra cavia in un esperimento immortale. Ma quando il virus visivo inizia a diffondersi in modo incontrollabile, minacciando di cancellare le emozioni e i ricordi della popolazione, Celeste si trova costretta a prendere decisioni ardue. Mentre lavora al fianco di un gruppo di scienziati idealisti, tra cui il carismatico e inquietante dr. Vagn, Celeste scopre verità sconvolgenti sulla sua giovinezza e sull’origine dei virus, rivelando una connessione personale con le forze in gioco.

L'epico conflitto tra l'individuo e il sistema culmina in una battaglia psicologica che trascende il mondo visivo, portando Celeste a confrontarsi con il suo passato e a usare il suo dono per cambiare il corso della storia. La lotta per preservare l'emotività visiva della società si trasforma in una corsa contro il tempo, dove Celeste dovrà scoprire se l'umanità può essere salvata preservando la propria essenza.

Trama del Romanzo:

"Visioni Inafferrabili" accompagna i lettori in un vero e proprio viaggio attraverso la mente di Celeste, un personaggio ricco di sfumature e complessità. Mentre esplora il suo passato e naviga in un presente caotico, il romanzo alterna narrazioni tra flashback della sua adolescenza e la sua attuale vita di cavia e terapeuta. Attraverso le sfide professionali e i conflitti morali, Celeste si trova a riflettere sulla natura dell'emotività, sul consumo e sull'arte.

Il romanzo approfondisce anche le dinamiche della sua vita personale, comprese le relazioni con i clienti e i collaboratori, rivelando le complessità delle sue interazioni umane. La sua capacità di percepire virus visivi diventa non solo un dono, ma anche una maledizione che porta alla solitudine. La scrittura si sofferma su dettagli visivi, portando il lettore a vivere esperienze sensoriali al limite, descrivendo scene di euforia e crollo emotivo legate ai virus visivi.

Mentre Celeste si adatta al suo ruolo cruciale nella ricerca, le sue scelte etiche vengono messe alla prova. Il romanzo termina con un climax drammatico: Celeste scopre un piano oscuro che la coinvolge personalmente e deve decidere se sacrificare la propria sicurezza per cercare un futuro più luminoso per tutti. La battaglia per la salvezza emotiva dell’umanità non è solo una questione di scienza, ma un viaggio di scoperta di sé, amore e resistenza alla commercializzazione dell’esperienza umana. In questo modo, "Visioni Inafferrabili" diventa una meditazione profonda sulla fragilità e la forza dell'emotività visiva e sulla necessità di preservarla in un mondo dominato dalla tecnologia.

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DI GIORGIO VIALI

In un mondo in cui la realtà visiva è soggetta a manipolazioni e virus visivi - piccole sequenze video capace di alterare emozioni e stati d'animo - Celeste, una giovane terapeuta specializzata nella riabilitazione di sex worker, scopre di avere capacità straordinarie nel percepire e analizzare queste infezioni visive. Dopo un evento traumatico vissuto durante l’adolescenza, in cui un binge-watching di contenuti pornografici la porta a un coma psicologico, Celeste diventa una sorta di "cavia perfetta" per l'industria che cerca di sviluppare vaccini visivi per contrastare queste nuove forme di virus. Il suo compito è selezionare e testare vaccini non commerciali per garantire la sicurezza di chi ne è ignaro.

La storia si sviluppa attraverso le esperienze di Celeste mentre affronta la sua vita personale e professionale. Quando una corporazione oscura inizia a utilizzare le sue capacità per fini commerciali e politicamente discutibili, Celeste deve confrontarsi con le sue etiche e la sua privacy. Lo sviluppo di nuovi virus e vaccini visivi diventa il fulcro della trama, portando Celeste a una serie di eventi carichi di tensione tra scienza, capitalismo e l'esperienza umana dell’emotività visiva.

Personaggi Celeste - Protagonista del romanzo. Una giovane donna di circa 28 anni, dalla bellezza eterea con lunghi capelli neri e occhi penetranti che rivelano una profondità di emozioni vissute. Indossa abiti comodi ma eleganti: maglioni oversize e pantaloni ampi, preferendo colori neutri per non attirare l'attenzione. Sente un forte bisogno di riservatezza e si protegge dietro una facciata di normalità, mentre dentro di sé vive una continua lotta tra la sua missione e i dilemmi morali che affronta.

Dr. Marco - Un genetista visivo e esperto in virus visivi che collabora con Celeste. È un uomo di circa 35 anni, con un aspetto carismatico ma inquietante, sempre vestito con camici bianchi impeccabili. La sua passione per la scienza lo porta a sperimentare senza scrupoli, in cerca della perfezione nei vaccini. Ha un comportamento ambiguo, oscillando tra l’essere un alleato e un antagonista.

Elena - Una sex worker che Celeste ha riabilitato. Di circa 25 anni, Elena ha un aspetto vivace e colorato, con tatuaggi che raccontano storie della sua vita. Indossa abiti eccentrici e contrastanti. È un personaggio positivo, che rappresenta la speranza e la resilienza. Mostra anche segni di vulnerabilità, rendendola una figura toccante e importante nella vita di Celeste.

Sentinelle Visive - Una rete misteriosa di individui che carica e seleziona contenuti visivi, agendo al di fuori della legalità e dell'etica. Mescolano stili di vita diversi, dai provocatori ai nostalgici, ognuno vestito in modo unico che riflette il loro background e la loro personalità. La loro esistenza oscura resta una minaccia persistente nella vita di Celeste.

Location Laboratorio Visivo Avanzato - Un ambiente futuristico e freddo, con pareti di vetro e schermi che proiettano clip visive in loop. I toni metallici e bianchi contribuiscono a un'atmosfera sterile. Qui, Celeste lavora nella selezione dei vaccini e nell'analisi delle clip infette.

Studio di Celeste - Un luogo caldo e accogliente, decorato con fotografie artistiche e piante. Qui riceve i suoi pazienti e i sex worker in riabilitazione. Il contrasto con il laboratorio professionale evidenzia il suo desiderio di umanità e connessione emotiva.

Cyber Café - Un ritrovo per giovani e professionisti che gb in un mondo virtuale. Gli arredi sono moderni, con tavoli alti e schermi che ospitano diversi tipi di contenuti. La musica elettronica e il brusio delle conversazioni rendono l’atmosfera vibrante e frenetica.

Cinema Retrospettivo - Una sala d’essai che trasmette film d'autore. Qui si svolge un episodio cruciale della storia, dove l’ultimo blackout di Celeste la porterà a comprendere ulteriormente e a stabilire limiti sui suoi test.

Costumi Celeste: Tessuti morbidi e fluidi in tonalità neutre - grigi, beige e blu pallido. La scelta di scarpe comode come stivaletti o sneakers riflette il suo approccio pratico alla vita quotidiana.

Dr. Marco: Camici bianchi impeccabili, all'occorrenza con cravatte eccentriche. Le sue camicie rivelano simboli visivi che suggeriscono il tema della manipolazione e del controllo.

Elena: Abiti ricchi di colori, spesso a strati, mescolando stili vintage e moderni, come leggings neri abbinati a bluse svasate. Ogni tatuaggio è esibito come una dichiarazione di libertà e unicità.

Sentinelle Visive: Un mix di stili stravaganti, tutti dotati di occhiali futuristici e accessori tecnologici. Alcuni indossano abiti neri per celare l'identità, mentre altri utilizzano colori vivaci per esprimere la loro ribellione.

Conclusione Il romanzo e il film "Virus Visivi" esploreranno questioni di etica, identità e la fragile natura dell'emozione umana in un'epoca dominata dalla tecnologia e dalla manipolazione visiva, con Celeste al centro di una narrazione ricca di tensione e introspezione.

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DI GIORGIO VIALI

Tre minuti di somministrazione visiva di centinaia di brevi clip, possibilmente infette, caricati e montati a casaccio su indicazione di sentinelle visive non formate. Una o più di queste clip potevano contenere Nuovi Virus Visivi: alcuni sviluppati organicamente, altri creati in laboratori avanzati di genetica visiva, appositamente costruiti e ordinati da grandi corporazioni per finalità commerciali e, più raramente, socio-politiche.

Subito dopo la somministrazione delle clip infette, sarebbe seguita l'iniezione di alcuni nuovi vaccini in fase di preparazione. La somministrazione poteva non essere indolore, nemmeno per Celeste. Poteva comportare, nel caso in cui i vaccini visivi non fossero efficaci, una sorta di blackout neurologico di qualche minuto, di qualche ora o addirittura di più. Celeste era la Cavia Perfetta. In altre persone, la somministrazione dei virus avrebbe comportato un danno psichico permanente, anche in caso di somministrazione efficace.

I vaccini visivi che Celeste aiutava a selezionare seguivano un percorso metodologico, procedurale e sistemico di tipo omeopatico. Questo prevedeva l'iniezione di micro contenuti visivi infetti, permettendo all'organismo di riconoscere e neutralizzare gli elementi infetti senza danni permanenti all'emotività visiva personale. Ciò che, invece, i vaccini prodotti in serie dalle case farmaceutiche visive non facevano: pur rendendo inoffensivo il virus visivo, distruggevano una parte, più o meno consistente, dell'emotività organica visiva personale.

Se si fosse cercato il nome di Celeste online, si sarebbero trovate poche e semplici informazioni: un paio di foto recenti, dalle quali era stata rimossa, tramite software professionali, ogni traccia emotiva o psicosocioattitudinale. L'analisi comportamentale e psicosociale aveva fatto passi da gigante, e una semplice fotografia genuina sarebbe stata sufficiente per costruire un profilo identitario dettagliato e incisivo. Si trovava, inoltre, una descrizione anonima della sua professione. Su alcune fonti online attendibili si leggeva: "Terapeuta specializzata in disturbi sessuali avanzati", insieme a informazioni su come contattarla. Celeste, in realtà, era molto ben conosciuta nell'ambito specifico in cui operava; si occupava di riabilitazione di sex worker, maschi e femmine, che, dopo mesi o anni di lavoro online, avevano problemi relazionali o sessuali, di varia gravità, sia individuali che di coppia.

Online si trovavano anche poche informazioni sulla sua formazione: aveva frequentato il liceo e poi aveva sostenuto qualche anno di università, studiando filosofia, ma aveva abbandonato. L’aspetto meno conosciuto, anzi completamente e volutamente nascosto, era che Celeste aveva sviluppato delle abilità particolari in ambito visivo e virus visivi, rendendola una sorta di sensitiva. Questo la rendeva idonea a essere utilizzata come cavia per testare i virus e i vaccini.

Negli ultimi anni, la proliferazione di virus e influenze visive si era sviluppata notevolmente, soprattutto dopo che l'intelligenza artificiale visiva aveva imparato a realizzare contenuti visivi perfettamente analogici. Con pochi clic, chiunque poteva creare contenuti alimentati da emozioni richiamate in modo dettagliato, portando alla generazione di visivi di ogni genere e finalità.

Celeste aveva avuto, in giovanissima età, un'esperienza di binge-watching estrema di contenuti pornografici, a cui si era esposta incoscientemente per oltre 24 ore, durante l'assenza di suo padre per motivi lavorativi. Era rimasta "fuori uso" per una settimana, durante la quale era andata in una sorta di coma psicologico. Il suo corpo non aveva subito alcun problema, e nessuna delle sue funzioni fisiche era stata compromessa. Poi era tornata, senza che nessuno riuscisse a capire cosa fosse successo o cosa avesse determinato il recupero delle sue funzioni psichiche. Questo evento, tuttavia, l'aveva segnata profondamente e, col tempo, aveva realizzato di possedere sensibilità visive avanzate, che la rendevano una sensitiva in campo patologico, di marketing e socio-politico.

Essendo ben conosciuta in questo ambito, conduceva comunque una vita abbastanza riservata perché le grandi corporazioni e i clienti commerciali sapevano che non collaborava a progetti commerciali. Celeste, per motivi etici o estetici, collaborava solo con pochi enti e organismi privati che si occupavano di ricerca visiva, sia per indagare nuove epidemie visive, sia per obiettivi curativi, come lo sviluppo di vaccini non commerciali e gratuiti. Selezionava con attenzione e cura questi enti, collaborando solo quando la sua presenza e le sue abilità si rivelavano necessarie.

Era conosciuta anche in alcuni ambiti di ricerca universitaria, con cui collaborava esclusivamente per la formazione di studenti e docenti. Non lavorava in alcun modo con la stampa e nessuno in questo ambito la conosceva. Teneva molto alla sua privacy, collaborando soltanto con enti e organismi che garantissero metodi e modi di assoluta riservatezza; in questi ambiti, nessuno aveva accesso a informazioni su chi fosse effettivamente.

Le capacità che Celeste aveva sviluppato a seguito dell'episodio adolescenziale, ma soprattutto grazie al continuo processo di apprendimento e esposizione visiva da autodidatta (data l'assenza di scuole e percorsi formativi specifici), le permettevano di percepire la presenza di un virus, la sua potenza, se fosse stato creato in laboratorio (di origine umana) oppure se si fosse sviluppato organicamente e casualmente. Aveva anche la capacità di comprendere se un vaccino potesse contrastare virus specifici e se fosse puro oppure progettato per includere effetti collaterali, come avveniva nei vaccini commerciali.

Da questo punto di vista, era un elemento passivo, una sorta di cartina di tornasole. Sebbene non fosse attivamente coinvolta nella creazione di contenuti, possedeva un'abilità o un dono passivo in caso di esposizione. Online, operava con il nome di SubCeleste, una sintesi di "submissive" e "Celeste".

Dopo l'evento adolescenziale, si era verificato un altro episodio, che ricordava bene: un mini blackout durante la visione di un film di Lars von Trier, "Le Onde del destino", in una retrospettiva cinematografica. Era stata costretta ad abbandonare la proiezione, con grande disappunto e incomprensione da parte di un'amica con cui era andata al cinema. Erano seguiti altri episodi finché non aveva iniziato a sviluppare la capacità di isolare le clip e le esperienze emotive che innescavano quei blackout. Poi, una volta trovata una metodologia, la sua conoscenza e abilità si erano sviluppate in modo costante e approfondito.

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ALCUNI CONTENUTI DI QUESTA PAGINA WEB SONO IL RISULTATO DI INTERAZIONI O IBRIDAZIONI TRA INTELLIGENZA ARTIFICIALE ED AUTORE.

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SALA D'ATTESA

La sala d'attesa si presenta come un'ode all'essenziale, un ambiente musulmano dalla rigorosa estetica minimalista, un luogo dove il silenzio e la contemplazione si intrecciano in un abbraccio avvolgente. I muri bianchi, privi di decorazioni, si ergono come un rettangolo vuoto, riecheggiando un senso di purezza quasi clinica. La luce morbida e diffusa, che filtra attraverso ampie finestre senza tende, riflette un'atmosfera serena, eliminando ombre e contrasti per lasciar spazio a una luminosità pacifica.

Sparsi lungo il pavimento di un bianco lucido e uniforme, delle eleganti sedie in plastica brillano come bianche nuvole, creando un contrappunto sobrio e funzionale al contesto. Le loro linee curve, senza fronzoli, sembrano invitare non solo alla seduta, ma anche a una riflessione interiore. In questo spazio, il rumore si riduce a un leggero fruscio di vestiti e occasionali colpi di tosse, che risuonano dolcemente sotto il soffitto alto e spoglio.

Al centro di questa scena, Celeste incarna l’essenza di questo momento sospeso. La giovane, vestita in un abito sobrio che si mimetizza quasi con l’ambiente, è il fulcro di una narrazione silenziosa. La sua parrucca, un biondo luminoso, cade in morbide onde sulle spalle, mentre i suoi occhi, di un colore intenso e ipnotico, sembrano brillare di una luce interiore. Seduta con le spalle diritte e le mani adagiate sulle gambe, comunica un attesa serena, come se ogni istante fosse un respiro profondo.

Persa nei suoi pensieri, Celeste fissa un punto invisibile davanti a sé. Il ticchettio dell’orologio sulla parete diventa una melodia ripetitiva, scandendo un ritmo che la accompagna nella sua introspezione. Nella sua mente, un leggero nervosismo danza con la calma meditativa che le consente di assaporare la sua attesa. Le linee nette e pulite dell’ambiente la circondano come un abbraccio rassicurante, e il mondo esterno si dissolve in una nebulosa lontana.

Chiudendo gli occhi, si lascia trasportare dalla dolce atmosfera che aleggia attorno a lei. Le onde del mare, lontane e delicate, sembrano rispondere al suo stato d'animo, evocando ricordi di quando, da bambina, suo padre le avvicinava l'orecchio a una grande conchiglia per ascoltare melodie leggere che preparavano al sonno. Le acque del mare che echeggiano in lontananza, un panorama che riflette la straordinaria profondità dei suoi pensieri.

Il sole sta per tramontare, il cielo si sfuma in tonalità sempre nuove, mentre la sabbia sotto i piedi di Celeste non è più così calda, rendendo ogni passo verso un'ipotetica riva un’esperienza piacevole. La natura, in quel momento di contemplazione, si mostra nella sua essenzialità, creando uno spazio in cui l’essere umano può riconnettersi con il suo io interiore, assaporando un flusso diverso, più lento. Non c'è spazio per pensieri superflui; qui, tutto è un viaggio sensoriale che invita alla meditazione profonda.

E in questa suggestiva cornice che trascende tempo e spazio, la sala d'attesa emerge come un microcosmo. Gli ambienti diversi si fondono in armonia: la sala Acqua, con il suo richiamo all’azzurro del mare, e la sala Sabbia, che propone abiti dalle tonalità neutre, riflettono un’intimità profonda. Nella sala Natura, i grandi monoliti di roccia di design offrono un sfondo suggestivo che accompagna le riflessioni di Celeste, promettendo di portarla oltre il velo dell’ordinario. La sua attesa diventa così un atto di contemplazione, un momento di calma prima di una rivelazione visiva che sembra danzare nell’aria fresca e profumata di pulito.

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