IBRIDAZIONI

IBRIDAZIONI

In un contesto distopico, la protagonista si trova di fronte a una sfida enorme. Deve costruire dei Ricordi per contrastare un Gruppo di attivisti politici che sta utilizzando la tecnologia per destabilizzare la Società. Per fare ciò, la protagonista si reca al laboratorio dove i Ricordi vengono creati. Qui, insieme a un team di esperti, sviluppa una serie di eventi che la portano a scoprire l'identità e la posizione dei membri del Gruppo.

Una volta che i Ricordi sono pronti, la protagonista si sottopone all'iniezione, inglobando nella sua mente i Ricordi appositamente creati. Ora, con i nuovi Ricordi, la protagonista può rivivere esperienze specifiche, che le permettono di ottenere nuove informazioni e indizi per contrastare il Gruppo.

Attraverso questa serie di esperienze simulate, la protagonista si avvicina sempre di più alla verità e riesce a scoprire i piani del Gruppo di attivisti politici. Utilizzando i Ricordi come arma, riesce a mettere in atto strategie contro di loro e a neutralizzare la loro minaccia.

Tuttavia, durante questa missione, la protagonista deve affrontare un conflitto interiore. I Ricordi che si è iniettata, pur avendo una durata limitata, lasciano un segno indelebile nella sua mente. Si chiede se i Ricordi alterati stiano influenzando la sua percezione della realtà e se riuscirà mai a distinguere ciò che è vero da ciò che è stato iniettato nella sua mente. Questo conflitto interiore aumenta la tensione e la suspense della storia, mettendo in discussione la stessa identità della protagonista.

Mentre combatte contro il Gruppo di attivisti politici, la protagonista si trova coinvolta in un mondo di manipolazione e inganni, in cui i confini tra realtà e illusioni diventano sempre più labili. Riuscirà a trovare un equilibrio tra i Ricordi artificiali e la sua vera identità? E, alla fine, sarà in grado di fermare il Gruppo e ripristinare l'ordine nella Società?

La storia si sviluppa in un'imponente lotta per la verità e la libertà, in cui i confini della realtà vengono messi in discussione e i Ricordi diventano uno strumento duplice, sia arma che vulnerabilità. La protagonista, costretta ad affrontare la sua stessa mente manipolata, diventa un simbolo di speranza e coraggio in un mondo distorto e controllato dalla tecnologia dei Ricordi.

Giorgio Viali - Testi Alterati

MATERIALI D'ARCHIVIO

GIORGIO VIALI

GIORGIO VIALI - AUTORE, SCENEGGIATORE, FOTOGRAFO, FILMMAKER - SCENEGGIATURA, DRAMMATURGIA, DRAMMATURGO - TESTI IBRIDI, IBRIDAZIONI, INTELLIGENZA ARTIFICIALE - CINEMA, TEATRO, SOCIAL MEDIA - STREAMER, PERFORMANCE, PERFORMER.

DISCLAIMER - AVVERTENZA

ALCUNI CONTENUTI DI QUESTA PAGINA WEB SONO IL RISULTATO DI INTERAZIONI O IBRIDAZIONI TRA INTELLIGENZA ARTIFICIALE ED AUTORE.

ALCUNI CONTENUTI DI QUESTA PAGINA QUINDI POTREBBERO NON ESSERE ACCURATI O VERITIERI.

SI CONSIGLIA QUINDI DI USARE CAUTELA E DI VERIFICARE LE INFORMAZIONI PRESENTI.

GIORGIO VIALI

Giorgio Viali, Filmmaker, Fotografo, Sceneggiatore - Vicenza

Uno dei più interessanti registi e videomaker indipendenti nel panorama del cinema urbano underground è sicuramente Giorgio Viali. Filmmaker precario, data la mancanza di un supporto finanziario stabile o di uno studio cinematografico, ma è proprio questa situazione che gli permette di esprimere la sua creatività in maniera autentica e senza vincoli. Giorgio Viali, con un budget limitato, si avventura nelle strade della città e ambienta scene e visioni in parcheggi sotterranei, sottopassaggi e zone urbane dimenticate o anonime. Questi luoghi, spesso trascurati, diventano il set perfetto per i suoi film che si immergono nella realtà più grezza e autentica delle metropoli.

Ciò che più colpisce nei lavori di Giorgio Viali è la sua attenzione alle protagoniste femminili. Scritte e interpretate con cura, queste figure sono donne dalla personalità complessa e profonda, che affrontano i loro demoni interiori e le sfide della vita in una società frenetica e spesso alienante. Sono donne forti e allo stesso tempo sensibili e deboli, capaci di trasformare ambienti banali in spazi di libertà e di rinascita.

Le sceneggiature di Giorgio Viali sono spesso caratterizzate da dialoghi minimalisti e situazioni che sfuggono agli schemi tradizionali del cinema. Il suo approccio sperimentale si manifesta nella struttura narrativa non lineare, nell'uso audace della fotografia e nella colonna sonora. Il risultato finale sono film viscerali e coinvolgenti, capaci di toccare le corde più profonde dell'anima dello spettatore.

Giorgio Viali ha guadagnato una certa fama nella comunità underground, con alcune delle sue opere presentate in piccoli cinema d'arte. La sua dedizione alla sua arte è palpabile in ogni suo film, e la sua maestria nel creare atmosfere uniche e coinvolgenti è sempre più riconosciuta e apprezzata.

Con il suo cinema urbano underground, riesce a comunicare sensazioni profonde e ad esplorare tematiche sociali importanti, mettendo al centro protagoniste femminili coraggiose. Il suo talento nel raccontare storie "al confine" e il suo stile sperimentale si confrontano quotidianamente con le sfide e gli ostacoli che la Società odierna presenta.

MATERIALI D'ARCHIVIO

GIORGIO VIALI

GIORGIO VIALI - AUTORE, SCENEGGIATORE, FOTOGRAFO, FILMMAKER - SCENEGGIATURA, DRAMMATURGIA, DRAMMATURGO - TESTI IBRIDI, IBRIDAZIONI, INTELLIGENZA ARTIFICIALE - CINEMA, TEATRO, SOCIAL MEDIA - STREAMER, PERFORMANCE, PERFORMER.

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DIALOGO

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DIALOGO

SOTTOCOSTO DI GIORGIO VIALI

IBRIDAZIONI

Dalila: (entra nella stanzetta, si sistema i capelli biondi) Ehi Clara, sei pronta per il nostro show di domani? Non vedo l’ora!

Clara: (siede su una sedia con un libro in mano, alza gli occhi) Ciao Dalila! Sì, sono pronta. Ho pensato a un paio di idee per le scene, ma voglio che il tutto sia molto simbolico.

Dalila: (ridacchia) Simbolico? Dimmi di più! Io pensavo solo di vestirmi da bionda stupida e divertirci un po’... tipo che io non so niente di niente!

Clara: (sorridendo) Perfetto! Il contrasto tra il tuo personaggio e il mio funzionerà alla grande. Io posso essere l’intellettuale, la tua guida in questo mondo... un po’ come un film di Fellini, dove il sogno incontra la realtà.

Dalila: (annuisce) Ok, quindi io sarò la bionda ignorante che fa domande stupide, mentre tu rispondi in modo molto complicato e filosofico. Potremmo anche aggiungere qualche citazione!

Clara: Esatto, potremmo intrecciare frasi come "La vita è come un film, ma senza un copione", e tu potresti rispondere "Che significa? Io voglio solo divertirti!"

Dalila: (si sistema le unghie) E per quanto riguarda i costumi? Io pensavo a qualcosa di super sexy e da bambola. Un vestito rosa, magari, con delle calze a rete.

Clara: Perfetto! Io invece potrei indossare qualcosa di più scuro, tipo una camicia bianca con un blazer, per sembrare seria e intellettuale. Magari anche un paio di occhiali da lettura!

Dalila: (ride) Sì! Gli occhiali da lettura! E poi, quando parli, puoi fare delle smorfie serie mentre io sbatto le palpebre con l’aria da stupida!

Clara: (annuisce) E potremmo costruire la tensione nelle scene! Potresti far finta di essere confusa dai miei discorsi e io cercherò di spiegarti cose sempre più astruse.

Dalila: (facendo un gesto teatrale) “Ma perché il cielo è blu, Clara? Non lo capisco!” E tu: “Perché l’assoluto è una costruzione sociale!”

Clara: (ride) Esatto! E poi, potremmo anche rompere la quarta parete, interagendo con il pubblico e chiedendo le loro opinioni su queste ‘questioni esistenziali’.

Dalila: (entusiasta) Mi piace! Dobbiamo farlo divertente, ma anche un po’ provocatorio. Sarà un bel mix!

Clara: (guardando l'orologio) Dobbiamo solo assicurarci di provare tutto prima di andare in live. La chimica deve essere perfetta!

Dalila: (sorridendo) Sì, voglio che il pubblico si diverta tanto quanto noi! Chissà, magari riusciremo a farli pensare un po'!

Clara: Ecco, questa è la nostra missione. Siamo pronte a sfidare le aspettative!

Dalila: (facendo un gesto di approvazione) Non vedo l’ora, Clara! Sarà epico!

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IMMAGINO PERSONAGGI e TRAMA. Poi PRODUCO dei CONTENITORI dove esporre questi ELEMENTI. Ed ELABORO VARIAZIONI. Questa PRODUZIONE è un SERVIZIO. PRODUCO STRUTTURE MEDIATICHE per forzare INTERAZIONI. O MICRO INTERAZIONI INTERAZIONI FOTOGRAFICHE, CINEMATOGRAFICE, DI PERFORMANCE.

LE STORIE E LE SITUAZIONI sono IBRIDATE Nel senso che lo sviluppo può essere realizzato con INTERAZIONI con l'INTELLIGENZA ARTIFICIALE

GIORGIO VIALI

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DIALOGO

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DIALOGO

SOTTOCOSTO DI GIORGIO VIALI

La stanzetta era spoglia: due sedie di plastica, un tavolo di metallo pieghevole, un’unica finestra che dava su un cortile interno grigio. Dalila, bionda platino, con un vestito rosa shocking che accentuava le sue curve perfette, si aggiustava un ciuffo di capelli. Clara, invece, era un turbine di nero: capelli corti, trucco intenso, vestito lungo e nero con stampe di Fellini.

Dalila: (voce dolce e un po’ svampita) Allora, Clara, per questa live… come la mettiamo? Io pensavo… un po’ di divertimento innocente, sai? Un po’ di "bambola sexy" contro… "intellettuale oscura"?

Clara: (voce roca e un po’ teatrale) Innocente? Dalila, mia cara, l'innocenza è una maschera, un velo che nasconde la verità. La nostra performance non deve essere innocente, ma una decostruzione del concetto stesso di innocenza. Penso a una contrapposizione di archetipi. Tu, la bambola perfetta, la quintessenza dell'oggetto del desiderio, totalmente priva di autocoscienza. Io, la sua oscura antagonista, la mente che analizza, demistifica, distrugge. Capisci?

Dalila: (incrollabilmente dolce) Mmmh… Quindi io faccio la stupida? Tipo… "Oh, Clara, che cos'è la filosofia esistenzialista?" E tu mi spieghi cose complicate con parole… strane?

Clara: (sorride, un sorriso enigmatico) Esatto. La tua ignoranza sarà la mia tela. Io dipingerò su di essa i concetti più complessi, trasformando la tua bellezza superficiale in una metafora della vacuità del sistema. La tua sensualità, in un'allegoria del consumismo. Vestirai qualcosa di molto, molto… "bambola". Pensa a qualcosa di rosa shocking, o di bianco candido. Niente di elaborato, la semplicità deve essere la chiave.

Dalila: (guardando le sue unghie lunghe) Rosa shocking mi piace. E tu? Cosa indossi? Qualcosa di… dark, immagino?

Clara: (si guarda le mani, ornate da anelli importanti) Nero, ovviamente. Magari un abito lungo, qualcosa di elegante ma inquietante. Potrei usare qualche accessorio simbolico… una maschera, un libro, qualcosa che rappresenti la mia alterità. La chiave è il contrasto. La tua innocenza infantile contro la mia complessità disturbata.

Dalila: Perfetto! E le interazioni? Tipo… io ti chiedo cosa significa il nichilismo, tu mi rispondi con una lezione di filosofia e poi… ci baciamo? O no?

Clara: (riflette per un momento) Il bacio può essere un elemento interessante. Un atto di contaminazione, di unione tra due mondi opposti. Ma non deve essere un bacio appassionato, bensì un gesto freddo, quasi meccanico, un'unione fisica che enfatizzi la disparità intellettuale e il nostro rapporto conflittuale. Pensiamo a un bacio quasi violento, una dichiarazione di dominio, che sia un segno di possesso, non di amore.

Dalila: (con sguardo pensativo) Un bacio… violento. Mi piace. Allora, siamo d'accordo. Io, bambola rosa sciocca. Tu, intellettuale dark e disturbata. E un bacio violento. Perfetto! Pronta a diventare virali!

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GIORGIO VIALI

AUTORE . VICENZA

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SOTTOCOSTO

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Trama:

Dalila è una giovane donna bionda e affascinante, intrappolata in un ciclo di dipendenza da droga e pornografia. Fuggita da una vita di stenti e delusioni, ha trovato una fuga temporanea nel mondo delle esibizioni online, dove la sua bellezza attira innumerevoli spettatori disposti a pagare per godere della sua presenza. Ogni sessione di esibizione diventa una lotta tra il desiderio di libertà e la schiavitù che la dipendenza le impone, mentre le sue giornate scorrono in un turbine di euforia e disperazione.

Durante una delle sue sere in solitudine immersa nella sua routine abituale, incontra Marco, un giovane personal trainer carismatico, pieno di energie e sogni. La loro connessione sembra immediata, entrambi nascosti dietro le loro maschere di perfezione e successo, ma entrambi profondamente segnati da dipendenze segrete. Dalila, affascinata dalla naivete e dalla determinazione di Marco, lo seduce. All'inizio, Marco la vede come una musa ispiratrice, ma presto diventa un complice, trascinato nel vortice del suo mondo oscuro.

Dalila sfrutta la vulnerabilità di Marco, spingendolo a esplorare i confini della sua sessualità e della sua dipendenza. Lo invita a unirsi a lei durante le sue sessioni live, promettendo esperienze indimenticabili e la possibilità di guadagnare insieme. Ma ogni esibizione diventa un'opportunità per Dalila per avere il pieno controllo su di lui, mentre Marco si lascia trascinare in un gioco pericoloso.

Le sessioni live di Dalila sono cariche di intensità e sensualità, in cui si rivela in modo crudo e autentico. Viene descritta con dettagli vividi mentre si esibisce, dando forma a fantasie in cui il suo corpo diventa un campo di battaglia tra il piacere e la sottomissione, ma anche il dolore e la solitudine. Marco, inizialmente esitante, si ritrova lentamente a partecipare, abbandonandosi ai suoi desideri più profondi. Ogni performance diventa una fusione di tensione sessuale e vulnerabilità, rendendo il confine tra amore e sfruttamento sempre più labile.

Con il passare del tempo, la dipendenza da droga e pornografia di entrambi cresce, trasformando la loro relazione in una prigione piuttosto che in una fuga. Dalila, intrappolata nelle sue paure, inizia a perdere il controllo della situazione, mentre Marco si dibatte tra il desiderio di salvarla e la sua crescente incapacità di resistere alla tossicità della loro connessione.

In un climax drammatico, la loro storia raggiunge un punto di rottura: la scelta tra la redenzione e la distruzione. Mentre entrambi affrontano le conseguenze delle loro azioni e delle loro dipendenze, si trovano a dover scegliere tra seguirlo verso un futuro incerto o lasciarselo alle spalle.

"Ombre di un Desiderio" è un romanzo che esplora le profondità del bisogno umano, la fragilità dei legami e la lotta per la libertà in un mondo intriso di oscurità e desiderio. Un viaggio tra amori tossici, dipendenze e la ricerca disperata di una luce in fondo al tunnel.

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ELEMENTI DI BASE

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SOTTOCOSTO

DI GIORGIO VIALI

Produco ELEMENTI DI BASE per lo sviluppo di CONTENUTI VISIVI. Produco CONTENITORI per questi ELEMENTI.

Prima di tutto IMMAGINO delle STORIE O SITUAZIONI. IMMAGINO PERSONAGGI e TRAMA. Poi PRODUCO dei CONTENITORI dove esporre questi ELEMENTI. Ed ELABORO VARIAZIONI. Questa PRODUZIONE è un SERVIZIO. PRODUCO STRUTTURE MEDIATICHE per forzare INTERAZIONI. O MICRO INTERAZIONI INTERAZIONI FOTOGRAFICHE, CINEMATOGRAFICE, DI PERFORMANCE.

LE STORIE E LE SITUAZIONI sono IBRIDATE Nel senso che lo sviluppo può essere realizzato con INTERAZIONI con l'INTELLIGENZA ARTIFICIALE

GIORGIO VIALI

AUTORE, FOTOGRAFO, VIDEOMAKER

PRECARIO - VICENZA

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NORDEST #VENETO #CASTING #MOSTRADELCINEMA #VENEZIA82 #CINEMA #ONTOLOGIAVISIVA #SPERIMENTAZIONE #IBRIDAZIONI #CINEMASPERIMENTALE #ARTE #VIDEOARTE #VIDEO #PRODUZIONECINEMATOGRAFICA #ZEROBUDGET #CASTINGCINEMA #SCENEGGIATURA #SCENEGGIATORE #SCENEGGIATRICE #CONTROVISIONI #MONOTEATRO #ATTRICE #ATTORE #COMPARSE #VICENZA #VERONA #PADOVA #TREVISO #VENEZIA #MESTRE #DOCUMENTARIO #CINEMASOCIALE #SERVIZIOURBANO #EURIDICESTREAM #DRAMMA #MELODRAMMA #SOTTOCOSTO #USOIMPROPRIO #CORPO #CORPOSOCIALE #SOCIALMEDIA

MASCHIO

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MASCHIO

SINOSSI di "MASCHIO"

PROGETTO IBRIDO SOCIALE (FOTO E VIDEO)

AUTORE: GIORGIO VIALI

DATA: 03 SETTEMBRE 2024

CONTATTI: giorgioviali@gmail.com

In un presente distopico il machismo riemerge con forza, e un oscuro gruppo di uomini e donne si erge per proclamare un nuovo Vangelo maschilista, sotto l'egida di una ideologia che promette di preservare l'identità maschile e femminile da un presunto degrado devastante imminente. Con un messaggio provocatorio, sostengono che sia essenziale per entrambi i sessi intraprendere un percorso di intensa esplorazione dei propri istinti animali, altrimenti il rischio è di perdere totalmente l'identità sociale, politica e umana.

La protagonista, una giovane donna curiosa e appassionata, si imbatte in questo fenomeno online attraverso una serie estreme di performance che la affascinano e inquietano. Intrigata, discute con una sua amica, cercando di discernere la verità dietro questa nuova ideologia. È semplicemente un'eco di antichi ideali patriarcali o rappresenta invece una via di liberazione tanto per gli uomini quanto per le donne?

"Maschiatura" segue il viaggio della protagonista nel cuore di un dibattito complesso, portandola a interrogarsi sul significato di identità di genere, relazioni e potere. Con una narrazione avvincente ed emozionante, il film invita gli spettatori a riflettere su questioni di ego, desideri e l'urgente bisogno di una nuova intimità che possa superare i limiti della tradizione e dell'oppressione. In questo viaggio di scoperta, Laura dovrà affrontare le sue convinzioni e trovare un equilibrio tra le contraddizioni di un'ideologia tanto affascinante quanto minacciosa.

MASCHIATURA. Il Titolo del Progetto è un termine tecnico meccanico che indica la filettatura operata con strumenti che si chiamano Maschi che servono a intagliare filetti Femmina.

SINOSSI di "MASCHIATURA"

AUTORE: GIORGIO VIALI

DATA: 03 SETTEMBRE 2024

CONTATTI: giorgioviali@gmail.com

GIORGIO VIALI

AUTORE, FOTOGRAFO, FILMMAKER, VIDEOMAKER, SCENEGGIATORE - ROMANZO, DRAMMA, PSICODRAMMA, RACCONTO, FOTORACCONTO, FOTOROMANZO, MELODRAMMA - TESTI IBRIDI, IBRIDAZIONI - FOTORITRATTO, FOTOSERVIZIO, VIDEAZIONI - CINEMA, TEATRO, PERFORMANCE, SOCIAL MEDIA.

INDIPENDENTE PRECARIO - VICENZA

CONTATTI: GIORGIOVIALI@GMAIL.COM

INSTAGRAM: GIORGIOVIALI

CINEMA #CASTING #SERVIZIOURBANO #CINEMASOCIALE #LIETOFINE #GIORGIOVIALI #VENETOFILM #MEDIAMETROPOLI #VICENZA #PADOVA #VERONA #TREVISO #CONTROVISIONE #CORPOSOCIALE #USOIMPROPRIO #MONOTEATRO #MONOLOGO #FOTOGRAFIA #SOCIALMEDIA #SOTTOCOSTO #SOCIOLOGIA #TEATRO #EURIDICESTREAM #PERSEFONE #ORFEO #ANTISTATO

ATTI OSCENI

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ATTI OSCENI

SINOSSI di “ATTI OSCENI”

PROGETTO IBRIDO SOCIALE (FOTOGRAFIA E VIDEO)

AUTORE: GIORGIO VIALI

DATA: 03 SETTEMBRE 2024

CONTATTI: giorgioviali@gmail.com

Sinossi di "ATTI OSCENI"

In un universo dove le leggi soffocano l’espressione individuale, "ATTI OSCENI" esplora l’audace battaglia di un gruppo di attivisti contro un Codice Penale che condanna severamente gli atti osceni in pubblico. La protagonista, una giovane attivista carismatica e appassionata, si trova a dover affrontare non solo i limiti della legge, ma anche i confini della libertà di espressione e del corpo. La sua missione è quella di sensibilizzare l’opinione pubblica e ottenere la rimozione di una norma che considera antiquata e oppressiva.

Con dialoghi avvincenti e brainstorming creativo, il gruppo discute le modalità di un gesto eclatante in grado di scuotere le coscienze. Ogni membro deve confrontarsi con le proprie paure e le condizionamenti sociali mentre selezionano i performers perfetti per il loro atto provocatorio. Le prove si trasformano in un vero e proprio spettacolo, dove teatro e attivismo si intrecciano in un’avventura ricca di tensione e introspezione.

Mentre il progetto prende forma, le giovani idealiste esplorano i confini sfumati tra arte e ribellione, affrontando le conseguenze delle loro azioni. "ATTI OSCENI" diventa così non solo una sfida alla censura, ma anche un viaggio di crescita personale, dove ogni personaggio ridefinisce il significato di "osceno" e rivendica il corpo come potente strumento di protesta sociale.

In questo potente manifesto per l’arte come forma di ribellione, "ATTI OSCENI" invita il pubblico a riflettere su temi cruciali come la libertà personale, la censura e le molteplici arti del provocatorio, in una società che spesso fatica a trovare un equilibrio tra ordine e libertà. Una narrazione tesa, personaggi profondamente umani e la pulsante energia di un movimento in crescita caratterizzano questo film, proponendo un raro e audace inno al cambiamento sociale.

Art. 527 del Codice Penale

Chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti osceni è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 30.000. Si applica la pena della reclusione da quattro mesi a quattro anni e sei mesi se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano. La dottrina distingue tra atti assolutamente osceni, se l'oscenità è indubitabile, e atti relativamente osceni, che dipendono da condizioni o circostanze di fatto esterne.

SINOSSI di “ATTI OSCENI”

PROGETTO IBRIDO SOCIALE (FOTOGRAFIA E VIDEO)

AUTORE: GIORGIO VIALI

DATA: 03 SETTEMBRE 2024

CONTATTI: giorgioviali@gmail.com

GIORGIO VIALI

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INDIPENDENTE PRECARIO - VICENZA

CONTATTI: GIORGIOVIALI@GMAIL.COM

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MICRO FILM

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MICRO FILM

SOTTOCOSTO -LIETO FINE - GIORGIO VIALI

MICRO FILM CINEMA

Il panorama attuale del cinema sembra muoversi lungo un filo sottile tra la compressione e l'espansione della narrazione. Da un lato, la crescente popolarità di contenuti brevi, come quelli su piattaforme come TikTok e YouTube, segna una chiara preferenza del pubblico per la fruizione rapida e immediata, adattandosi così alle abitudini di vita moderne dove il tempo è un lusso raro. Questo fenomeno ha spinto i produttori a investire sempre di più nella realizzazione di cortometraggi, particolarmente nella fascia di mercato orientale, dove i brevi video riescono a catturare l'attenzione di un pubblico in movimento, trasformando la periferia della produzione cinematografica in un'area altamente redditizia.

Dall'altro lato, si assiste a un'inversione di tendenza, con film che si allungano sempre più, superando le tre ore di durata. Questo cambiamento potrebbe sembrare paradossale in un'epoca di contenuti rapidi, ma riflette una volontà di esplorazione narrativa più profonda e complessa. La domanda sorge spontanea: siamo di fronte a un tentativo di affermazione del cinema tradizionale di fronte alla concorrenza delle serie TV e dei formati brevi? O piuttosto a una nuova fase evolutiva del linguaggio cinematografico, in cui i registi cercano di sfruttare lunghe narrazioni per sviluppare trame intricate e personaggi sfaccettati?

La risposta potrebbe risiedere nel desiderio di alcuni autori di spingersi oltre i confini convenzionali, di utilizzare il tempo come un elemento narrativo potente e di ricercare maggiore libertà creativa. Le lunghe durate possono permettere una maggiore profondità di esplorazione tematica e caratteriale, assecondando così le ambizioni artistiche di chi lavora nel cinema. In questo contesto, diventa evidente che il cinema non sta semplicemente subendo l'influenza dei mezzi digitali e delle nuove preferenze del pubblico, ma sta anche cercando di ridefinire se stesso, confrontandosi con le nuove modalità di consumo e proponendo nuove esperienze di visione.

In definitiva, il cinema contemporaneo sembra trovarsi in un momento di trasformazione, intrappolato tra l'esigenza di adattarsi a un pubblico frenetico e il desiderio di abbracciare forme narrative sempre più ambiziose e articolate. L'evoluzione di questo settore sarà interessante da osservare, poiché determinerà come i film continueranno a dialogare con le nuove piattaforme e a rispondere alle mutanti aspettative degli spettatori.

Il fenomeno dei micro-film è un riflesso inquietante e affascinante di una società in continua evoluzione, in cui il tempo e l'attenzione si sono trasformati in risorse sempre più scarse. In un'epoca in cui la fruizione dei contenuti audiovisivi avviene principalmente attraverso dispositivi portatili e piattaforme social, i film si accorciano, si condensano, e si adattano come mai prima d'ora alle esigenze di una cultura del sollievo immediato. Essi si presentano come piccole pillole visive, brevi racconti che devono catturare l'attenzione in un batter d'occhio e mantenere l'interesse in una corsa contro il tempo e l'oversaturation di stimoli.

L'aumento della produzione di questi micro-film rivela una trasformazione nei paradigmi narrativi e comunicativi. Non più spazi scenici imponenti e trame articolate, ma narrazioni sinteticamente espressive, un compendio di emozioni e significati racchiusi in pochi secondi di celluloide virtuale. La semplificazione, apparentemente un atto di riduzionismo, si trasforma in una forma d'arte unica: è l'essenza dell'esperienza umana distillata, il ritratto della condizione contemporanea che, bloccata tra il desiderio di connessione e l'apatia del sovraccarico informativo, si adatta a questo nuovo modo di raccontare.

Questi micro-film, espressione di una fruizione istantanea e divorante, non possono però essere letti esclusivamente come una mera risposta al contesto tecnologico. Essi incarnano una riflessione profonda sui valori della società contemporanea, sull'importanza della velocità e della concisione, ma anche sull'ossessione del "like", del consenso immediato. La narrazione diventa così un interrogativo senza risposta: quale significato può emergere da un racconto che è già concluso prima ancora che possa essere compreso? I messaggi che si concentrano nell'istante, nel qui e ora, chiedono ai loro fruitori di abbracciare la superficialità, limitando il tempo di introspezione e sperimentazione.

D'altro canto, osservando l'altra estremità del cambiamento, assistiamo a un'interessante paradossalità: mentre si intensifica la produzione di micro-film, si assiste anche a un'espansione delle narrazioni tradizionali, lungometraggi e serie che si dedicano a sviluppare trame sempre più complesse. Questa dualità riflette una tensione intrinseca, un dialogo continuo tra il desiderio di consumi rapidi e una ricerca di contenuti significativi che sfidano il tempo. Le storie lunghe, elaborate e articolate offrono al pubblico un'esperienza riflessiva, la possibilità di immergersi in universi narrativi ampi e dettagliati, di esplorare con calma le sfumature dell'essere umano.

Si prospetta quindi la questione: quale futuro aspetta il cinema in questa polarità? Saranno i micro-film destinati a dominare il panorama, trasformando l'arte della narrazione in un frullato di attimi? O, al contrario, riuscirà l'arte cinematografica a preservare e valorizzare le forme lunghe e profonde di racconto, rimanendo un baluardo di autenticità in un'epoca di frammentazione?

La risposta non è semplice e, tuttavia, è in questo dilemma che risiede la ricchezza dell'esperienza cinematografica contemporanea. Come rifugiati di un tempo sospeso, i micro-film ci invitano a riflettere sulla natura del nostro tempo e sulla qualità del nostro sguardo. La scelta che abbiamo di fronte è quella di trovare un equilibrio tra la brevità e la complessità, tra la superficialità e la profondità, per esplorare le molteplici possibilità narrative che si presentano in questa era di rapide trasformazioni.

Da un lato, i film si fanno sempre più piccoli – brevi o brevissimi – per adattarsi ai nuovi contenitori: non più le sale cinematografiche tradizionali, ma neanche gli schermi domestici attraverso i quali si accede ai contenuti degli streamers, ma quelli che si definiscono i social: Instagram, ma ancor più TikTok e soprattutto YouTube, che recenti indagini di mercato segnalano come la piattaforma più frequentata dai giovani e dai consumatori di video di qualunque natura e durata.

La conferma proviene indirettamente anche dai racconti di un produttore cinese, incontrato in uno dei tanti utili viaggi esplorativi che si fanno ogni anno, dai quali si evince che i maggiori profitti delle case di produzione in attività fra Pechino e Hong Kong provengano ormai dalla realizzazioni di brevissimi cortometraggi (di durata limitata e budget ridotti), offerti su Internet per pochi centesimi alle moltitudini di persone che giornalmente trascorrono lunghi periodi di tempo negli spostamenti casa-lavoro con gli occhi incollati agli schermi dei cellulari. Se questi micro-film – che non si vedranno probabilmente mai in un festival di cinema – rappresentano la novità più significativa e insospettata dell’evoluzione della specie, all’altro capo della trasformazione assistiamo invece all’espansione della durata e delle convenzioni narrative tradizionali.

Di quest’ultima variazione morfologica avevamo già iniziato a prendere coscienza, perché non sfugge a nessuno che i film si stiano facendo sempre più lunghi, raggiungendo e talvolta superando le tre ore. Gli esempi di questa vera e propria escalation temporale sono sempre più numerosi, al punto da indurre a ritenere che non siamo più di fronte a semplici eccezioni (peraltro sempre esistite: si pensi a Via col vento e al Giorno più lungo, per fare solo due esempi), ma all’avvio di un processo destinato a imporre un nuovo parametro spettacolare. In questa sede non è tanto interessante discutere se tutto ciò sia la conseguenza dell’influenza stilistica e narrativa esercitata dalle serie televisive, massicciamente proposte dagli streamers e altrettanto massicciamente consumate dagli spettatori domestici, o di un tentativo da parte dei produttori cinematografici di contrastarne la concorrenza tentando un disperato ricorso alle stesse armi. Interessa invece rilevare come un numero crescente di autori cinematografici si lascino tentare – non tanto o non solo per ragioni economiche – dalle lusinghe che la sperimentazione di un nuovo formato offre alle loro possibilità creative.

GIORGIO VIALI

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LOOP VISIVO

SOTTOCOSTO - LIETO FINE - GIORGIO VIALI

La comparazione tra i loop degli anni settanta, in particolare quelli creati da Shaun Costello, e i reel su Instagram e i video verticali su TikTok, può essere approfondita sotto vari aspetti, come l'estetica, il formato, la fruizione e le implicazioni filosofiche.

Estetica Loop degli anni Settanta (Shaun Costello):

Formato e Stile: I loop, come quelli di Shaun Costello, erano caratterizzati da una produzione artigianale e da una forte componente di sperimentazione estetica. Spesso erano girati in pellicola e presentavano un'estetica visiva che rifletteva la cultura del tempo, con un uso di colori saturi e forme geometriche che richiamavano il movimento psichedelico e la cultura underground. Contenuti: Traevano ispirazione da film erotici e arte visiva; erano pensati per essere ripetuti, creando un effetto ipnotico. L’enfasi era sull’atto, la sensualità e la ripetizione, spesso con una narrazione minimale. Reel e TikTok:

Formato e Stile: Questi video sono creati principalmente per essere fruibili in un formato verticale su dispositivi mobili, il che favorisce una rapida successione di immagini e contenuti. L'estetica è generalmente molto più raffinata e curata rispetto agli anni settanta, con un’abbondanza di effetti visivi e filtri digitali. Contenuti: Si va da contenuti di intrattenimento a clip virali, tutorial e sketch comici. L'aspetto narrativo è spesso più centrale, e c'è una maggiore varietà di stili. I contenuti sono progettati per essere consumati in modo rapido e per attirare l'attenzione immediatamente. Filosofia della Fruiizone Loop degli anni Settanta:

Ritmo e Ripetizione: L’idea di ripetizione nei loop di Costello e di altri è collegata a una sorta di meditazione visiva. La ripetizione invita lo spettatore a immergersi nel momento, offrendo una riflessione sul desiderio e l'ossessione. Arte vs. Intrattenimento: Questi lavori erano spesso considerati un ponte tra arte e pornografia, dove l’atto di guardare diventa un’esperienza estetica e intellettuale più che semplicemente un consumo di intrattenimento. Reel e TikTok:

Instantaneità e Scarcity: La fruizione di reel e video TikTok è caratterizzata da un ritmo accelerato e dalla necessità di catturare l’attenzione in pochi secondi. Il consumatore è portato a navigare velocemente tra i contenuti, creando una sorta di cultura della superficialità. Community e Viralità: La creazione e la condivisione virale promuovono l’idea di comunità e di interazione, ma talvolta a scapito della profondità. La pressione per la produzione continua e il successo immediato può trasformare il creatore in un “performer” piuttosto che in un artista. Considerazioni Conclusive In sintesi, sebbene i loop degli anni settanta e i video su piattaforme moderne come Instagram e TikTok condividano alcune similitudini nella loro brevità e nella potenziale per l'espressione di contenuti sensuali, ci sono differenze significative nelle loro realizzazioni estetiche e nel loro impatto filosofico. I loop di Costello rappresentano un periodo in cui la pornografia e l'arte si mescolavano, invitando a una riflessione più profonda, mentre i video moderni tendono a privilegiare la velocità, la viralità e l'intrattenimento istantaneo, a volte a scapito della sostanza.

Questo confronto mette in evidenza come l'evoluzione dei media e delle pratiche di consumo riflette le mutevoli dinamiche culturali e sociali, rivelando la complessità della relazione tra arte, desiderio e tecnologia.

GIORGIO VIALI

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