MICRO FILM

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MICRO FILM

SOTTOCOSTO -LIETO FINE - GIORGIO VIALI

MICRO FILM CINEMA

Il panorama attuale del cinema sembra muoversi lungo un filo sottile tra la compressione e l'espansione della narrazione. Da un lato, la crescente popolarità di contenuti brevi, come quelli su piattaforme come TikTok e YouTube, segna una chiara preferenza del pubblico per la fruizione rapida e immediata, adattandosi così alle abitudini di vita moderne dove il tempo è un lusso raro. Questo fenomeno ha spinto i produttori a investire sempre di più nella realizzazione di cortometraggi, particolarmente nella fascia di mercato orientale, dove i brevi video riescono a catturare l'attenzione di un pubblico in movimento, trasformando la periferia della produzione cinematografica in un'area altamente redditizia.

Dall'altro lato, si assiste a un'inversione di tendenza, con film che si allungano sempre più, superando le tre ore di durata. Questo cambiamento potrebbe sembrare paradossale in un'epoca di contenuti rapidi, ma riflette una volontà di esplorazione narrativa più profonda e complessa. La domanda sorge spontanea: siamo di fronte a un tentativo di affermazione del cinema tradizionale di fronte alla concorrenza delle serie TV e dei formati brevi? O piuttosto a una nuova fase evolutiva del linguaggio cinematografico, in cui i registi cercano di sfruttare lunghe narrazioni per sviluppare trame intricate e personaggi sfaccettati?

La risposta potrebbe risiedere nel desiderio di alcuni autori di spingersi oltre i confini convenzionali, di utilizzare il tempo come un elemento narrativo potente e di ricercare maggiore libertà creativa. Le lunghe durate possono permettere una maggiore profondità di esplorazione tematica e caratteriale, assecondando così le ambizioni artistiche di chi lavora nel cinema. In questo contesto, diventa evidente che il cinema non sta semplicemente subendo l'influenza dei mezzi digitali e delle nuove preferenze del pubblico, ma sta anche cercando di ridefinire se stesso, confrontandosi con le nuove modalità di consumo e proponendo nuove esperienze di visione.

In definitiva, il cinema contemporaneo sembra trovarsi in un momento di trasformazione, intrappolato tra l'esigenza di adattarsi a un pubblico frenetico e il desiderio di abbracciare forme narrative sempre più ambiziose e articolate. L'evoluzione di questo settore sarà interessante da osservare, poiché determinerà come i film continueranno a dialogare con le nuove piattaforme e a rispondere alle mutanti aspettative degli spettatori.

Il fenomeno dei micro-film è un riflesso inquietante e affascinante di una società in continua evoluzione, in cui il tempo e l'attenzione si sono trasformati in risorse sempre più scarse. In un'epoca in cui la fruizione dei contenuti audiovisivi avviene principalmente attraverso dispositivi portatili e piattaforme social, i film si accorciano, si condensano, e si adattano come mai prima d'ora alle esigenze di una cultura del sollievo immediato. Essi si presentano come piccole pillole visive, brevi racconti che devono catturare l'attenzione in un batter d'occhio e mantenere l'interesse in una corsa contro il tempo e l'oversaturation di stimoli.

L'aumento della produzione di questi micro-film rivela una trasformazione nei paradigmi narrativi e comunicativi. Non più spazi scenici imponenti e trame articolate, ma narrazioni sinteticamente espressive, un compendio di emozioni e significati racchiusi in pochi secondi di celluloide virtuale. La semplificazione, apparentemente un atto di riduzionismo, si trasforma in una forma d'arte unica: è l'essenza dell'esperienza umana distillata, il ritratto della condizione contemporanea che, bloccata tra il desiderio di connessione e l'apatia del sovraccarico informativo, si adatta a questo nuovo modo di raccontare.

Questi micro-film, espressione di una fruizione istantanea e divorante, non possono però essere letti esclusivamente come una mera risposta al contesto tecnologico. Essi incarnano una riflessione profonda sui valori della società contemporanea, sull'importanza della velocità e della concisione, ma anche sull'ossessione del "like", del consenso immediato. La narrazione diventa così un interrogativo senza risposta: quale significato può emergere da un racconto che è già concluso prima ancora che possa essere compreso? I messaggi che si concentrano nell'istante, nel qui e ora, chiedono ai loro fruitori di abbracciare la superficialità, limitando il tempo di introspezione e sperimentazione.

D'altro canto, osservando l'altra estremità del cambiamento, assistiamo a un'interessante paradossalità: mentre si intensifica la produzione di micro-film, si assiste anche a un'espansione delle narrazioni tradizionali, lungometraggi e serie che si dedicano a sviluppare trame sempre più complesse. Questa dualità riflette una tensione intrinseca, un dialogo continuo tra il desiderio di consumi rapidi e una ricerca di contenuti significativi che sfidano il tempo. Le storie lunghe, elaborate e articolate offrono al pubblico un'esperienza riflessiva, la possibilità di immergersi in universi narrativi ampi e dettagliati, di esplorare con calma le sfumature dell'essere umano.

Si prospetta quindi la questione: quale futuro aspetta il cinema in questa polarità? Saranno i micro-film destinati a dominare il panorama, trasformando l'arte della narrazione in un frullato di attimi? O, al contrario, riuscirà l'arte cinematografica a preservare e valorizzare le forme lunghe e profonde di racconto, rimanendo un baluardo di autenticità in un'epoca di frammentazione?

La risposta non è semplice e, tuttavia, è in questo dilemma che risiede la ricchezza dell'esperienza cinematografica contemporanea. Come rifugiati di un tempo sospeso, i micro-film ci invitano a riflettere sulla natura del nostro tempo e sulla qualità del nostro sguardo. La scelta che abbiamo di fronte è quella di trovare un equilibrio tra la brevità e la complessità, tra la superficialità e la profondità, per esplorare le molteplici possibilità narrative che si presentano in questa era di rapide trasformazioni.

Da un lato, i film si fanno sempre più piccoli – brevi o brevissimi – per adattarsi ai nuovi contenitori: non più le sale cinematografiche tradizionali, ma neanche gli schermi domestici attraverso i quali si accede ai contenuti degli streamers, ma quelli che si definiscono i social: Instagram, ma ancor più TikTok e soprattutto YouTube, che recenti indagini di mercato segnalano come la piattaforma più frequentata dai giovani e dai consumatori di video di qualunque natura e durata.

La conferma proviene indirettamente anche dai racconti di un produttore cinese, incontrato in uno dei tanti utili viaggi esplorativi che si fanno ogni anno, dai quali si evince che i maggiori profitti delle case di produzione in attività fra Pechino e Hong Kong provengano ormai dalla realizzazioni di brevissimi cortometraggi (di durata limitata e budget ridotti), offerti su Internet per pochi centesimi alle moltitudini di persone che giornalmente trascorrono lunghi periodi di tempo negli spostamenti casa-lavoro con gli occhi incollati agli schermi dei cellulari. Se questi micro-film – che non si vedranno probabilmente mai in un festival di cinema – rappresentano la novità più significativa e insospettata dell’evoluzione della specie, all’altro capo della trasformazione assistiamo invece all’espansione della durata e delle convenzioni narrative tradizionali.

Di quest’ultima variazione morfologica avevamo già iniziato a prendere coscienza, perché non sfugge a nessuno che i film si stiano facendo sempre più lunghi, raggiungendo e talvolta superando le tre ore. Gli esempi di questa vera e propria escalation temporale sono sempre più numerosi, al punto da indurre a ritenere che non siamo più di fronte a semplici eccezioni (peraltro sempre esistite: si pensi a Via col vento e al Giorno più lungo, per fare solo due esempi), ma all’avvio di un processo destinato a imporre un nuovo parametro spettacolare. In questa sede non è tanto interessante discutere se tutto ciò sia la conseguenza dell’influenza stilistica e narrativa esercitata dalle serie televisive, massicciamente proposte dagli streamers e altrettanto massicciamente consumate dagli spettatori domestici, o di un tentativo da parte dei produttori cinematografici di contrastarne la concorrenza tentando un disperato ricorso alle stesse armi. Interessa invece rilevare come un numero crescente di autori cinematografici si lascino tentare – non tanto o non solo per ragioni economiche – dalle lusinghe che la sperimentazione di un nuovo formato offre alle loro possibilità creative.

GIORGIO VIALI

AUTORE, FOTOGRAFO, FILMMAKER, VIDEOMAKER, SCENEGGIATORE - ROMANZO, DRAMMA, PSICODRAMMA, RACCONTO, FOTORACCONTO, FOTOROMANZO, MELODRAMMA - TESTI IBRIDI, IBRIDAZIONI - FOTORITRATTO, FOTOSERVIZIO, VIDEAZIONI - CINEMA, TEATRO, PERFORMANCE, SOCIAL MEDIA.

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LOOP VISIVO

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LOOP VISIVO

SOTTOCOSTO - LIETO FINE - GIORGIO VIALI

La comparazione tra i loop degli anni settanta, in particolare quelli creati da Shaun Costello, e i reel su Instagram e i video verticali su TikTok, può essere approfondita sotto vari aspetti, come l'estetica, il formato, la fruizione e le implicazioni filosofiche.

Estetica Loop degli anni Settanta (Shaun Costello):

Formato e Stile: I loop, come quelli di Shaun Costello, erano caratterizzati da una produzione artigianale e da una forte componente di sperimentazione estetica. Spesso erano girati in pellicola e presentavano un'estetica visiva che rifletteva la cultura del tempo, con un uso di colori saturi e forme geometriche che richiamavano il movimento psichedelico e la cultura underground. Contenuti: Traevano ispirazione da film erotici e arte visiva; erano pensati per essere ripetuti, creando un effetto ipnotico. L’enfasi era sull’atto, la sensualità e la ripetizione, spesso con una narrazione minimale. Reel e TikTok:

Formato e Stile: Questi video sono creati principalmente per essere fruibili in un formato verticale su dispositivi mobili, il che favorisce una rapida successione di immagini e contenuti. L'estetica è generalmente molto più raffinata e curata rispetto agli anni settanta, con un’abbondanza di effetti visivi e filtri digitali. Contenuti: Si va da contenuti di intrattenimento a clip virali, tutorial e sketch comici. L'aspetto narrativo è spesso più centrale, e c'è una maggiore varietà di stili. I contenuti sono progettati per essere consumati in modo rapido e per attirare l'attenzione immediatamente. Filosofia della Fruiizone Loop degli anni Settanta:

Ritmo e Ripetizione: L’idea di ripetizione nei loop di Costello e di altri è collegata a una sorta di meditazione visiva. La ripetizione invita lo spettatore a immergersi nel momento, offrendo una riflessione sul desiderio e l'ossessione. Arte vs. Intrattenimento: Questi lavori erano spesso considerati un ponte tra arte e pornografia, dove l’atto di guardare diventa un’esperienza estetica e intellettuale più che semplicemente un consumo di intrattenimento. Reel e TikTok:

Instantaneità e Scarcity: La fruizione di reel e video TikTok è caratterizzata da un ritmo accelerato e dalla necessità di catturare l’attenzione in pochi secondi. Il consumatore è portato a navigare velocemente tra i contenuti, creando una sorta di cultura della superficialità. Community e Viralità: La creazione e la condivisione virale promuovono l’idea di comunità e di interazione, ma talvolta a scapito della profondità. La pressione per la produzione continua e il successo immediato può trasformare il creatore in un “performer” piuttosto che in un artista. Considerazioni Conclusive In sintesi, sebbene i loop degli anni settanta e i video su piattaforme moderne come Instagram e TikTok condividano alcune similitudini nella loro brevità e nella potenziale per l'espressione di contenuti sensuali, ci sono differenze significative nelle loro realizzazioni estetiche e nel loro impatto filosofico. I loop di Costello rappresentano un periodo in cui la pornografia e l'arte si mescolavano, invitando a una riflessione più profonda, mentre i video moderni tendono a privilegiare la velocità, la viralità e l'intrattenimento istantaneo, a volte a scapito della sostanza.

Questo confronto mette in evidenza come l'evoluzione dei media e delle pratiche di consumo riflette le mutevoli dinamiche culturali e sociali, rivelando la complessità della relazione tra arte, desiderio e tecnologia.

GIORGIO VIALI

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SOTTOCOSTO

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SOTTOCOSTO

LIETO FINE

GIORGIO VIALI

Scrivi un testo per convincere una produttrice cinematografica a produrre una serie televisiva in formato verticale, girato con i cellulari, a basso costo prendendo spunto dalle riflessioni di albero barbera riportate di seguito. La serie dovrebbe andare controcorrente, quindi non essere un micro film nè una serie d'autore con grandi budget. Una serie fatta di lunghe riprese che segua un personaggio anche nel suo vagabondare in una metropoli. La serie in oggetto dovrebbe avere una protagonista femminile. La protagonista sarà Irene. Il titolo della serie dovrebbe essere "servizio urbano" perchè rimanda ad un muoversi nella metropoli che diventa comunque un servizio alla comunità. La protagonista femminile è una scrittrice ed è appena uscita da una fase di scrittura in cui ha scritto una storia su una giovane donna che ha una doppia vita: da una parte imprenditrice di un'agenzia di sex performer, dall'altra attivista politica di estrema sinistra. Ecco le riflessioni di alberto barbera; i film si fanno sempre più piccoli – brevi o brevissimi – per adattarsi ai nuovi contenitori: non più le sale cinematografiche tradizionali, ma neanche gli schermi domestici attraverso i quali si accede ai contenuti degli streamers, ma quelli che si definiscono i social: Instagram, ma ancor più TikTok e soprattutto YouTube, che recenti indagini di mercato segnalano come la piattaforma più frequentata dai giovani e dai consumatori di video di qualunque natura e durata.

La conferma proviene indirettamente anche dai racconti di un produttore cinese, incontrato in uno dei tanti utili viaggi esplorativi che si fanno ogni anno, dai quali si evince che i maggiori profitti delle case di produzione in attività fra Pechino e Hong Kong provengano ormai dalla realizzazioni di brevissimi cortometraggi (di durata limitata e budget ridotti), offerti su Internet per pochi centesimi alle moltitudini di persone che giornalmente trascorrono lunghi periodi di tempo negli spostamenti casa-lavoro con gli occhi incollati agli schermi dei cellulari. Se questi micro-film – che non si vedranno probabilmente mai in un festival di cinema – rappresentano la novità più significativa e insospettata dell’evoluzione della specie, all’altro capo della trasformazione assistiamo invece all’espansione della durata e delle convenzioni narrative tradizionali.

Di quest’ultima variazione morfologica avevamo già iniziato a prendere coscienza, perché non sfugge a nessuno che i film si stiano facendo sempre più lunghi, raggiungendo e talvolta superando le tre ore. Gli esempi di questa vera e propria escalation temporale sono sempre più numerosi, al punto da indurre a ritenere che non siamo più di fronte a semplici eccezioni (peraltro sempre esistite: si pensi a Via col vento e al Giorno più lungo, per fare solo due esempi), ma all’avvio di un processo destinato a imporre un nuovo parametro spettacolare. In questa sede non è tanto interessante discutere se tutto ciò sia la conseguenza dell’influenza stilistica e narrativa esercitata dalle serie televisive, massicciamente proposte dagli streamers e altrettanto massicciamente consumate dagli spettatori domestici, o di un tentativo da parte dei produttori cinematografici di contrastarne la concorrenza tentando un disperato ricorso alle stesse armi. Interessa invece rilevare come un numero crescente di autori cinematografici si lascino tentare – non tanto o non solo per ragioni economiche – dalle lusinghe che la sperimentazione di un nuovo formato offre alle loro possibilità creative.

GIORGIO VIALI

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HANDSHAKE

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HAND SHAKE DI GIORGIO VIALI

TITOLO: HAND SHAKE

DI GIORGIO VIALI

SCENEGGIATURA

AUTORE: GIORGIO VIALI

DATA: 04/08/2024

Il film è ambientato nel futuro. La protagonista è una giovane donna che ha una vita normale e un lavoro normale. In questa società del futuro, gli esseri umani vivono da tempo indefinito in totale isolamento, senza alcun contatto fisico diretto. Ognuno ha un proprio mondo, e le relazioni interpersonali dirette sono state eliminate, per motivi di igiene, di sicurezza e salute. La mancanza di interazioni ha portato le persone a dimenticare come gestire la presenza altrui, a non riconoscere più gli odori e a perdere ogni abilità legata al contatto umano.

Questo isolamento ha determinato inavvertitamente un aumento drammatico dei suicidi. I governi, rendendosi conto che la solitudine è alla base di questa tragedia, hanno deciso di avviare programmi di rieducazione alla socialità.

Il film inizia con un comunicato trasmesso sui device personali di tutti gli esseri umani, in cui si annuncia la partenza di questo progetto e si informa la popolazione che ci sarà una selezione di persone che inizieranno questo progetto.

Il programma prevede delle fasi. Si inizia con un semplice esercizio: trascorrere alcuni minuti in una stanza con un altro individuo, senza alcun contatto fisico. Man mano che si progredisce, si introduce la presenza di più persone e si passa a esercizi di comunicazione, dall’ascolto al dialogo, fino a confrontarsi con un pubblico. Infine, verrà affrontata la fase del contatto fisico. Fino ad arrivare a saper gestire un rapporto sessuale completo.

La protagonista riceve la notifica di essere stata selezionata. Inizia così il suo percorso di rieducazione. Al secondo giorno ha una reazione inaspettata e intensa alla rieducazione. Il film segue le varie fasi di rieducazione e finisce con la protagonista che fà l'amore con un altro essere umano.

AMBIENTAZIONE: Futuro prossimo, in una società tecnologicamente avanzata ma socialmente impoverita.

SCENA 1: IL COMUNICATO

INT. APPARTAMENTO DI ALICE - GIORNO

La camera è disordinata, segno di una vita di routine e solitudine. ALICE (30 anni, capelli castani, occhi espressivi) è seduta alla sua scrivania, immersa nel lavoro su un dispositivo olografico.

Un BIP interrompe il silenzio. Lo schermo olografico lampeggia con un messaggio governativo. Il testo si ingrandisce e si legge:

"CITTADINI, A PARTIRE DA OGGI, LANCEREMO UN PROGRAMMA DI RIEDUCAZIONE ALLA SOCIALITÀ. SIETE STATI SELEZIONATI PER PARTECIPARE."

Le parole risuonano nella stanza, mentre la faccia di Alice si illumina e si oscura, un misto di curiosità e paura.

SCENA 2: LA SELEZIONE

INT. CENTRO DI RIEDUCAZIONE - GIORNO

Alice entra in un ambiente sterile, con pareti bianche e luci al neon. Un gruppo di TEDOFORI in tute bianche la accoglie, spiegando le fasi del programma. Alice è nervosa, stringendo forte il suo dispositivo.

TEDOFORO 1 (serio) Il primo esercizio sarà semplice. Dovrete trascorrere cinque minuti in una stanza con un altro partecipante. Non è previsto alcun contatto fisico.

Alice osserva gli altri partecipanti, ognuno visibilmente teso e ansioso. La situazione è estranea a tutti.

SCENA 3: IL PRIMO INCONTRO

INT. STANZA DELLA RIEDUCAZIONE - MOMENTI DOPO

Alice entra nella stanza e trova LORENZO (32 anni, barba curata, sguardo intenso). I due si osservano, imbarazzati.

ALICE (non sa cosa dire) Ciao…

Il silenzio è palpabile. L’atmosfera è surreale; entrambi si muovono come ombre.

LORENZO (ridacchiando nervosamente) Non mi aspettavo di dover stare in compagnia…

Il tempo scorre lentamente mentre cercano di parlare. Minuto dopo minuto, iniziano a condividere pensieri su come affrontano l’isolamento.

SCENA 4: LA REAZIONE IMPROVVISATA

INT. APPARTAMENTO DI ALICE - NOTTE

Alice torna a casa, le emozioni la sopraffanno. Ogni interazione, ogni risata, ogni parola con Lorenzo risuona nella sua testa. Comincia a piangere.

La voce del TEDOFORO riecheggia nella sua mente.

TEDOFORO La socialità è essenziale per l'equilibrio umano.

Sente un vuoto e qualcosa di nuovo, una connessione che non sperava di provare mai più.

SCENA 5: FASE 2 - IL GRUPPO

INT. STANZA DEL GRUPPO - GIORNO

Ora, Alice e Lorenzo sono in un gruppo di dieci persone. Ridono e giocano a un gioco di ruolo. Alice si sente incredibilmente viva. Le interazioni diventano più intense e profonde.

Ma, nel mezzo di una discussione, una partecipante, MIA (28 anni, capelli lunghi, energica), non riesce a gestire l’ansia e scoppia a piangere.

SCENA 6: L'INTENSITÀ DELLA CONNESSIONE

INT. STANZA DEL GRUPPO - GIORNO SUCCESSIVO

La dinamica del gruppo è cambiata. I partecipanti condividono esperienze di vita, raccontando storie personali. Alice e Lorenzo si avvicinano sempre di più.

L’atmosfera è intima, e Alice si sente a casa. Ma la paura di avvicinarsi la paralizza. Scruta Lorenzo.

ALICE (semplice) È strano… non so come vivere tutto questo.

LORENZO (sorridendo) Non siamo soli. Siamo qui insieme.

SCENA 7: FASE 3 - IL CONTATTO FISICO

INT. STANZA DELLA RIEDUCAZIONE - GIORNO

Dopo settimane, il TEDOFORO annuncia l'ultima fase del programma. L'esercizio è chiaro: contatto fisico.

Alice si ferma a riflettere, ma Lorenzo la prende per mano, in modo morbido.

LORENZO (dolcemente) Non è più solo paura.

Alice respira profondamente e chiude gli occhi. La sua anima grida di gioia mista a paura. I due si avvicinano, il cuore che batte all’unisono.

SCENA 8: L'AFFETTO TATTILE

INT. STANZA PRIVATA - SERA

La scena è intima. Lorenzo e Alice sono sdraiati l'uno accanto all'altra, e si abbracciano. È il primo contatto fisico in anni.

ALICE (quieta) È bello…

LORENZO (tenero) Non è finita. È solo l'inizio.

SCENA 9: L'ATTO FINALE

INT. APPARTAMENTO DI ALICE - NOTTE

Alice e Lorenzo sono a casa sua. La tensione è palpabile. Si guardano negli occhi, entrambi consapevoli di ciò che sta per accadere.

Si avvicinano.

Con cautela, iniziano ad esplorare il corpo dell'altro. La scena è dolce e profonda, captando ogni emozione. Si sovrappongono, come due anime finalmente unite.

SCENA 10: RINASCITA

INT. APPARTAMENTO DI ALICE - ALBA

Alice si sveglia avvolta nei bracci di Lorenzo. La luce dell'alba filtra attraverso la finestra. Sorride, un nuovo inizio.

VOICEOVER ALICE (serena) La solitudine non era l'unica realtà. Ho ritrovato il mondo che avevo dimenticato.

Il film si chiude con la visione di Alice e Lorenzo, che si alzano per affrontare una nuova vita insieme, mano nella mano.

TITOLO: HAND SHAKE

DI GIORGIO VIALI

SCENEGGIATURA: BOZZA DUE

AUTORE: GIORGIO VIALI

DATA: 04/08/2024

GIORGIO VIALI

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MICRO POTERE

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MICRO POTERE

SOTTOCOSTO - LIETO FINE - GIORGIO VIALI

MICRO POTERE - SPUNTI

IBRIDAZIONI – MATERIALI

Materiali per una Sceneggiatura

AUTORE: GIORGIO VIALI

DATA: 03/04/2024

GIORGIO VIALI

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TITOLO: MICRO POTERE

La storia segue Alice, una giovane donna che lavora per un'azienda, responsabile della sorveglianza delle sex workers che lavorano nelle chat live. Da casa, controlla i canali live dei sex workers, monitorando i loro movimenti e inviando avvertimenti in caso di inattività.

Dopo alcuni mesi di lavoro, Alice inizia a rendersi conto del potere che ha tra le mani. Decide di sfruttare la sua posizione per ricattare alcune sex workers che non rispettano le regole dell'azienda. Le minaccia di segnalazioni o di perdere il lavoro, a meno che non accettino le sue richieste.

Alice va oltre, creando una sua chat live segreta in cui alcune sex workers lavorano gratuitamente per evitare di perdere il lavoro sui loro canali principali. Inizia anche a pretendere delle performance live private da alcune di loro, minacciando di far trapelare informazioni sensibili sul loro conto.

La situazione si complica quando Alice inizia a coinvolgere direttamente se stessa nelle performance live, spingendo i limiti del ricatto e dell'abuso di potere. Si ritrova intrappolata in un circolo vizioso di manipolazioni e segreti, mettendo sempre più a rischio la sua stessa reputazione e la sua integrità.

Il film esplora il tema della manipolazione, del potere e dell'etica nel mondo del lavoro online, mettendo in luce le conseguenze devastanti di abusi di potere e ricatti. Alla fine, Alice dovrà affrontare le conseguenze delle sue azioni e decidere se vale davvero la pena sacrificare la sua moralità per il potere e il controllo.

VARIAZIONE

In un futuro non troppo lontano, la giovane Sydney è assunta da un'azienda che si occupa di sorvegliare le sex workers che lavorano nelle chat live. Sydney trascorre le sue giornate in solitudine dietro ai monitor, controllando attentamente i canali live e inviando avvertimenti ai sex workers che non rispettano le regole.

Dopo alcuni mesi di lavoro, Sydney si rende conto del potere che ha in mano e decide di sfruttarlo a proprio vantaggio. Inizia a ricattare alcune sex workers che non rispettano le regole, chiedendo loro delle performance in una chat live alternativa che lei ha creato.

Le sex workers, spaventate dalla possibilità di perdere il lavoro sul loro principale canale live, si piegano al ricatto di Sydney e iniziano a lavorare gratuitamente per lei. Ma Sydney non si accontenta e si spinge oltre, pretendendo delle performance live anche per sé stessa.

A poco a poco, Sydney inizia a perdere il controllo della situazione e si trova invischiata in una rete di ricatti, bugie e manipolazioni. Con il passare del tempo, la sua ossessione per il potere e la sua sete di dominio la spingono sempre più in profondità in una spirale di depravazione e pazzia.

Il film segue il percorso oscuro di Sydney, tra desiderio di controllo e auto-distruzione, mettendo in luce i pericoli del potere e dell'oppressione nella società moderna. Quanto lontano sei disposto a spingerti per raggiungere il successo e la gratificazione personale?

VARIAZIONE

INT. HOME OFFICE - DAY

We see our protagonist, LISA (30s), sitting in front of a series of monitors displaying live channels of various sex workers. She diligently monitors their activity, checking for any period of inactivity. When she detects one, she sends out a warning.

LISA (to herself) Another warning sent.

Over time, Lisa starts to feel a sense of power in her position. She begins to manipulate some of the sex workers by threatening to report them if they don't comply with her demands.

One day, Lisa decides to take it a step further. She blackmails a few sex workers into performing live shows in a chat room she created. They comply out of fear of losing their jobs on their main channel.

As Lisa's control grows, she forms her own live chat where some sex workers work for free to avoid being reported. She enjoys the thrill of being in control and starts demanding live performances for herself from the sex workers she manages to manipulate.

Things take a dark turn when Lisa crosses a line and demands more than just performances from the sex workers. One night, she convinces a sex worker, EMMA, to meet her in person for a private session.

INT. HOTEL ROOM - NIGHT

Lisa and Emma are in a private hotel room, with a camera recording their every move. Lisa's power trip has gone too far, and she has put both their lives in danger.

As the night unfolds, Lisa's actions come back to haunt her. She realizes the extent of her manipulation and the harm she has caused to the sex workers she was supposed to be monitoring.

In a moment of clarity, Lisa decides to make things right. She shuts down her live chat and reports herself to the authorities. She faces the consequences of her actions, but in doing so, she learns the true meaning of power and responsibility.

IBRIDAZIONI – MATERIALI

Materiali per una Sceneggiatura

AUTORE: GIORGIO VIALI

DATA: 03/04/2024

LIETO FINE

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IMMAGINE PER LIETO FINE

GIORGIO VIALI

LIETO FINE

TESTI, SCENEGGIATURE, SPUNTI

di GIORGIO VIALI

LIETO FINE DI GIORGIO VIALI - 2024

GIORGIO VIALI

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EURIDICE STREAM

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EURIDICE STREAM

SOTTOCOSTO - LIETO FINE - GIORGIO VIALI

EURIDICE AND SODERBERGH

IBRIDAZIONI DI GIORGIO VIALI

Esamina i film scritti da Steven Soderbergh ed elabora una sceneggiatura, come se l'avesse scritta Steven Soderbergh, che abbia questa trama: la protagonista è una giovane donna di 24 anni che si chiama Euridice. Euridice lavora come guardia di sorveglianza in una azienda privata. Euridice ama e convive con un giovane personal trainer che si chiama Orfeo. Orfeo ha un bellissimo fisico e viso ed ha 23 anni. Vivono entrambi in una grande metropoli moderna asettica e impersonale. Un giorno Orfeo lascia la casa comune ed euridice inizia a cercarlo. Una amica di Euridice viene a sapere che Orfeo ha iniziato a lavorare in una chat live e si esibisce in performance pornografiche con una giovane ragazza dal nome Aristea. Euridice per amore decide di entrare anche lei nel mondo delle Chat Live per poter incontrare il suo Orfeo. Dopo mesi di attività online finalmente ha la possibilità di incontrare orfeo. Ma orfeo si è completamente dimenticato di lei e ad Euridice resta solo la possibilità di fare l'amore con orfeo per un'ultima volta.

Titolo: "L'Ultima Performance"

di GIORGIO VIALI

INT. UFFICIO - GIORNO

Euridice, una giovane donna di 24 anni, si siede davanti a una serie di monitor sul suo posto di lavoro come guardia di sorveglianza in un'azienda privata. L'atmosfera è fredda e impersonale. Euridice osserva il flusso di persone che si muovono meccanicamente attraverso il grande edificio.

INT. APPARTAMENTO - GIORNO

Euridice rientra a casa, un modesto appartamento in un edificio anonimo. Il suo viso è pieno di speranza mentre cerca Orfeo, il suo compagno che vive insieme a lei. Ma Orfeo è sparito, lasciando solo poche tracce del loro amore passato.

INT. CAFETERIA - GIORNO

Euridice ha un incontro con la sua amica più cara, Iris. Euridice confida a Iris la sua preoccupazione per Orfeo e il suo recente coinvolgimento nella chat live con una ragazza chiamata Aristea. Euridice decide che non può permettere che il loro amore svanisca, quindi decide di infiltrarsi nel mondo delle chat live per ritrovare Orfeo.

INT. APPARTAMENTO - NOTTE

Euridice si siede davanti al suo computer, pronta ad immergersi in una realtà virtuale oscura e sconosciuta. Inizia a creare un profilo online con un alias, "Ninfa24", e si prepara ad esibirsi attraverso la webcam.

INT. SET DELLA CHAT LIVE - GIORNO

Euridice, ormai trasformata in Ninfa24, si esibisce con passione e determinazione. Attraverso le performance online, incontra diverse persone che cercano una connessione, ma il suo unico obiettivo è ritrovare Orfeo.

INT. CAMERA DA LETTO - NOTTE

Euridice si sta preparando per un incontro speciale. Ha scoperto che Orfeo si esibirà in una chat live in cui potrebbe finalmente rivelare la sua identità. Euridice è piena di emozioni contrastanti, ma il desiderio di vedere Orfeo ancora una volta supera ogni dubbio.

INT. SET DELLA CHAT LIVE - NOTTE

Euridice, ancora come Ninfa24, si piazza di fronte alla webcam, emettendo sensualità e passione come mai prima d'ora. Sentimenti di amore e speranza si mescolano nel suo sguardo mentre cerca disperatamente Orfeo tra gli spettatori.

La chat live raggiunge il momento clou quando Euridice finalmente vede Orfeo sullo schermo. Ma la felicità iniziale si trasforma in amarezza quando si rende conto che Orfeo non ha idea di chi sia lei. La sua memoria di Euridice sembra svanita nel nulla.

Euridice è sconvolta, ma decide di prendere l'unica possibilità che le resta: fare l'amore con Orfeo per l'ultima volta. In uno studio riservato, Euridice e Orfeo si trovano faccia a faccia per la prima volta dopo mesi. L'intimità e la passione sono presenti, ma è una scena dolorosa che rappresenta l'addio al loro amore perduto.

INT. VISTA PANORAMICA - GIORNO

Euridice si trova sul tetto di un grattacielo, osservando la grande metropoli moderna e asettica che li ha separati. Le lacrime le rigano il viso mentre accarezza una foto di Orfeo. È arrivato il momento per Euridice di lasciare alle spalle la sua avventura nella chat live, ma il ricordo di Orfeo rimarrà per sempre nel suo cuore.

IBRIDAZIONI DI GIORGIO VIALI

GIORGIO VIALI

AUTORE, FOTOGRAFO, FILMMAKER, VIDEOMAKER, SCENEGGIATORE - ROMANZO, DRAMMA, PSICODRAMMA, RACCONTO, FOTORACCONTO, FOTOROMANZO, MELODRAMMA - TESTI IBRIDI, IBRIDAZIONI - FOTORITRATTO, FOTOSERVIZIO, VIDEAZIONI - CINEMA, TEATRO, PERFORMANCE, SOCIAL MEDIA.

INDIPENDENTE PRECARIO - VICENZA

CONTATTI: GIORGIOVIALI@GMAIL.COM

INSTAGRAM: GIORGIOVIALI

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SOCIAL MEDIA

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SOCIAL MEDIA

GIORGIO VIALI - SOTTOCOSTO - LIETO FINE

PRIMI SPUNTI

Scrivi la trama di un film drammatico. In una società distopica molte persone non compaiono personalmente nei loro profili sui social media. Perchè non pensano di avere un aspetto adeguato o per voler apparire più belli. Queste persone pagano altre persone per impersonificare sui social loro stessi. La protagonista viene pagata per impersonificare una persona sconosciuta. La protagonista non ha un suo profilo sui social media. Riceve indicazioni e istruzioni ogni giorno su cosa fare, dove andare e cosa postare. Viene pagata.

"Imperfetto Riflesso"

Trama:

In una futuristica società distopica, governata dalla perfezione e dall'ossessione per l'apparenza sui social media, la protagonista, Emily, è una giovane donna senza un proprio profilo sui social media. Vive una vita solitaria, senza amici né una reale identità virtuale.

Il mondo intorno a lei è dominato da persone che non si ritengono abbastanza belle o in grado di soddisfare gli elevati standard estetici richiesti, e quindi pagano per avere dei "rappresentanti" sui social media. Emily viene reclutata per impersonare una giovane donna sconosciuta, Alyssa, sulla base delle somiglianze fisiche tra loro.

All'inizio, Emily è scettica riguardo a questa nuova professione, ma la necessità di sbarcare il lunario la spinge ad accettare. Viene comunicata con un anonimo mandante tramite messaggi criptati e riceve giornalmente istruzioni su cosa fare, dove andare e cosa postare sui social media, imitando quelle che sarebbero state le scelte di Alyssa.

Nel corso del tempo, Emily comincia a capire meglio la folle realtà in cui è immersa. Attraverso la sua impersonificazione virtuale di Alyssa, Emily conosce persone, esplora luoghi e crea connessioni emotive con il mondo che la circonda. Scopre che molte delle persone che rappresenta, come Alyssa, vivono nell'ombra della perfezione virtuale per colpa della loro insicurezza e paure.

Man mano che Emily inizia a immergersi nel personaggio di Alyssa, l'autenticità della sua vita reale inizia a svanire. Emily si rende conto che il suo lavoro di impersonificazione le sta rubando la vera felicità e l'identità, ma è troppo dipendente dal denaro che guadagna per trovare il coraggio di smettere.

Tuttavia, quando Emily scopre che Alyssa sta per sposarsi e che riceverà una somma enorme per consegnare il controllo del suo profilo sui social media a qualcun altro, la protagonista si confronta con le sue priorità. Si rende conto che un ricco profilo sui social media non può sostituire una vita autentica e significativa.

Con il sostegno di un amico reale che ha conosciuto attraverso un incontro casuale con un estraneo su cui Emily è stata incaricata di postare, decide di mettere fine all'inganno e di rivelare al mondo la verità dietro l'apparenza perfetta.

Nel corso di una diretta sui social media, Emily rivela di essere l'erede di Alyssa, la persona reale dietro il profilo virtuale. Spiega le lacrime, le gioie e le sfide che ha affrontato e smaschera l'ossessione per la perfezione e l'apparenza sulle piattaforme sociali. Il suo gesto di ribellione aiuta a scuotere la società distopica e a far riflettere le persone sul valore della loro identità autentica.

Alla fine, Emily decide di abbandonare completamente i social media e di vivere la sua vita secondo i suoi termini. Inizia a costruire autentiche amicizie, a perseguire le sue passioni e a trovare la felicità al di fuori del caos virtuale.

"Imperfetto Riflesso" è una commovente storia che riflette sugli effetti negativi dell'iperconnettività e l'ossessione per l'apparenza, incoraggiando spettatori e spettatrici a cercare la verità e significato nelle relazioni reali e non solo virtuali.)

GIORGIO VIALI

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ALTERAZIONI

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GIORGIO VIALI

INNESTI DI RICORDI

VIXOGRAMMI, VIXOGRAMMA

Questa iniezione permette di innestare ricordi specifici nella mente delle persone, in modo che vengano percepiti come parte della loro realtà. I ricordi innestati sono temporanei e si riferiscono a fatti appena accaduti. A differenza di altre opere di fantascienza come Matrix o Existenz, non si tratta di uno stato di elaborazione mentale mentre il corpo è inattivo o di un mondo immaginativo e protetto durante il sonno. Inoltre, a differenza di Blade Runner 2049, i ricordi possono essere innestati non solo nei replicanti, ma anche nelle persone comuni. Ci sono persone che creano questi ricordi in un ambiente digitale e virtuale, e i ricordi possono essere innestati in qualsiasi momento, non necessariamente durante il momento della creazione. Non si tratta di un'alterazione visiva forzata come in Anon o di un mondo del videogioco come in Nirvana. I ricordi innestati nella mente delle persone sono percepiti come reali, ma non rappresentano una realtà parallela o un mondo dei sogni. Potremmo trarre l'idea del "ricordo dentro il ricordo" da Inception. In definitiva, questa rappresentazione semiologica e interpretativa della distopia e della fantascienza prevede una combinazione di fattori biologici concreti (l'iniezione) e fattori virtuali e visivi o visionari. Tuttavia, l'iniezione è limitata, può essere utilizzata solo una volta su un solo individuo.

Questo nuovo prodotto ha suscitato pertanto un ampio dibattito etico e legale. Da un lato, vi è chi sostiene che l'uso di questi Ricordi sia un'invasione della sfera personale e mentale delle persone, nonché una manipolazione dei loro ricordi e percezioni. Dall'altro lato, ci sono coloro che vedono grandi benefici nella possibilità di utilizzare questa tecnologia per scopi formativi, terapeutici e di intrattenimento. Dal punto di vista dell'industria dell'intrattenimento, l'utilizzo dei Ricordi può portare a nuove dimensioni nell'esperienza dei fruitori, consentendo loro di vivere storie attraverso i ricordi innestati, immergendosi completamente nel mondo creato dagli autori. Questo apre la strada a una maggiore connessione emozionale e coinvolgimento del pubblico.

Tuttavia, occorre considerare le implicazioni legali e etiche di questo sviluppo tecnologico. Ad esempio, l'uso dei Ricordi per fini criminali potrebbe avere conseguenze devastanti. Inoltre, la possibilità di manipolare i ricordi può sollevare domande sulla libertà individuale e sull'autenticità delle esperienze umane. La questione dei diritti d'autore potrebbe anche sorgere nell'industria dell'intrattenimento, poiché i Ricordi possono essere costruiti utilizzando personaggi e situazioni protetti da copyright.

È quindi necessario istituire regole rigorose e normative che regolamentino l'uso di questa tecnologia. Monitoraggio e controllo accurati devono essere implementati per garantire che i Ricordi siano utilizzati in modo responsabile e nel rispetto dei diritti delle persone.

In conclusione, l'utilizzo di Ricordi artificiali iniettati nella mente delle persone apre scenari interessanti e potenzialmente benefici nel campo della selezione del personale, della formazione, della terapia e dell'intrattenimento. Tuttavia, deve essere affrontato con attenzione per evitare abusi e garantire la protezione dei diritti e della sfera individuale delle persone.

In un contesto distopico, la protagonista si trova di fronte a una sfida enorme. Deve costruire dei Ricordi per contrastare un Gruppo di attivisti politici che sta utilizzando la tecnologia per destabilizzare la Società. Per fare ciò, la protagonista si reca al laboratorio dove i Ricordi vengono creati. Qui, insieme a un team di esperti, sviluppa una serie di eventi che la portano a scoprire l'identità e la posizione dei membri del Gruppo.

Una volta che i Ricordi sono pronti, la protagonista si sottopone all'iniezione, inglobando nella sua mente i Ricordi appositamente creati. Ora, con i nuovi Ricordi, la protagonista può rivivere esperienze specifiche, che le permettono di ottenere nuove informazioni e indizi per contrastare il Gruppo.

Attraverso questa serie di esperienze simulate, la protagonista si avvicina sempre di più alla verità e riesce a scoprire i piani del Gruppo di attivisti politici. Utilizzando i Ricordi come arma, riesce a mettere in atto strategie contro di loro e a neutralizzare la loro minaccia.

Tuttavia, durante questa missione, la protagonista deve affrontare un conflitto interiore. I Ricordi che si è iniettata, pur avendo una durata limitata, lasciano un segno indelebile nella sua mente. Si chiede se i Ricordi alterati stiano influenzando la sua percezione della realtà e se riuscirà mai a distinguere ciò che è vero da ciò che è stato iniettato nella sua mente. Questo conflitto interiore aumenta la tensione e la suspense della storia, mettendo in discussione la stessa identità della protagonista.

Mentre combatte contro il Gruppo di attivisti politici, la protagonista si trova coinvolta in un mondo di manipolazione e inganni, in cui i confini tra realtà e illusioni diventano sempre più labili. Riuscirà a trovare un equilibrio tra i Ricordi artificiali e la sua vera identità? E, alla fine, sarà in grado di fermare il Gruppo e ripristinare l'ordine nella Società?

La storia si sviluppa in un'imponente lotta per la verità e la libertà, in cui i confini della realtà vengono messi in discussione e i Ricordi diventano uno strumento duplice, sia arma che vulnerabilità. La protagonista, costretta ad affrontare la sua stessa mente manipolata, diventa un simbolo di speranza e coraggio in un mondo distorto e controllato dalla tecnologia dei Ricordi.

GIORGIO VIALI

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ALTERAZIONI

FINO ALLA FINE

SPUNTI PER UNA RIELABORAZIONE

GIORGIO VIALI

Questo film del 1999, diretto da Wim Wenders, si intitola "Fino alla fine del mondo" ed è ambientato in un contesto futuristico in cui un satellite minaccia la Terra. La trama ruota attorno all'incontro di Claire e Trevor (Sam Farber), che iniziano una storia d'amore nonostante l'uomo sia coinvolto in una fuga misteriosa. Trevor è il figlio di Henry, inventore di una telecamera speciale per non vedenti, e sua madre Edith è non vedente. Nel corso del film, i protagonisti attraversano diverse città come Lisbona, Mosca e Tokio, mentre sono inseguiti dagli agenti dei servizi segreti. Arrivati in Australia, dove vivono nascosti Henry e sua moglie, scoprono una crisi globale delle macchine e consegnano la telecamera all'inventore. Tuttavia, l'idea di Henry di modificare la macchina per materializzare i sogni e far emergere le pulsioni nascoste dell'animo umano porta alla morte di Edith. Claire e Trevor si offrono come cavia per un nuovo esperimento, finendo per cadere in una dipendenza dai loro sogni. Wim Wenders ha lavorato a questo film per molto tempo, fin dal 1977, e si sforza di creare un linguaggio visivo che eleva le immagini oniriche a un livello pittorico. Il risultato è descritto come altamente suggestivo e drammatico, anche se alcune critiche sostengono che sia eccessivamente intellettuale. La trama si sviluppa in quattro continenti e include elementi di road movie, thriller e fantascienza, con riferimenti a registi come Fritz Lang, Jacques Tourneur, Ingmar Bergman e Yasujirō Ozu, anche attraverso l'utilizzo di attori simbolo del loro cinema. Inizialmente, il ruolo interpretato da William Hurt era stato pensato per Sam Shepard.

GIORGIO VIALI

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